Horizon - An American Saga - Capitolo 1

Horizon: An American Saga – Capitolo 1 recensione film di Kevin Costner

Kevin Costner dirige e interpreta il primo capitolo di una saga che riscopre l'essenza del western classico.

Horizon: An American Saga – Capitolo 1 recensione film di Kevin Costner con Kevin Costner, Sienna Miller, Abbey Lee, Jena Malone, Isabelle Fuhrman, Ella Hunt, Luke Wilson e Hayes Costner [Anteprima]

Horizon: An American Saga - Cap 1 (Credits: Warner Bros. Entertainment)
Horizon: An American Saga – Cap 1 (Credits: Warner Bros. Entertainment)

Al contrario di ciò che parrebbe suggerire il sentire comune, appare piuttosto complesso associare uno specifico periodo all’inizio della tanto declamata crisi del cinema. Procedendo a ritroso in quella che diviene di fatto una mera disamina commerciale dei botteghini, è facile accorgersi di come, in realtà, il rischio di imbattersi in un clamoroso fiasco abbia da sempre accompagnato l’industria della settima arte.

A prescindere da quelli che possono essere dei nobili e utopici ragionamenti sull’arte e la poetica del medium, generare, recuperare o alimentare tendenze e mode è di fatto il compito dei produttori cinematografici, anche e soprattutto si tratta di una forma d’arte nata in braccio al sistema capitalistico.

Naturalmente con questa generosa premessa non intendiamo affatto svuotare la settima arte della sua componente squisitamente artistica, poiché, in realtà, è proprio la convivenza tra industria e poesia che da sempre rappresenta la sfida più affascinante per autori, registi e produttori. Solitamente i primi ragionano sulla poesia, i secondi sulla forma e, infine, vi sono i freddi e calcolatori produttori, ai quali è affidato il compito di scommettere sul cavallo giusto e, dunque, comprendere quali siano le esigenze del pubblico all’interno di un determinato momento storico.

Ma cosa accade quando queste tre figure vengono incarnate da un solo essere umano? Beh, sono svariati gli esempi nel corso della storia del cinema e l’ultimo di questi risponde al nome di Kevin Costner. Dopo il vigoroso successo di critica e pubblico ottenuto con Yellowstone – dove Costner fungeva da protagonista e produttore esecutivo – il divo classe ’55 sceglie di imbarcarsi in un’epopea audiovisiva dal nome Horizon: An American Saga, il cui primo capitolo è da poco disponibile in sala. Un progetto a immagine e somiglianza del protagonista di The Untouchables, che diviene simultaneamente regista, attore, produttore e sceneggiatore.

Il risultato, almeno per quanto riguarda questa prima iterazione della saga, è un lungometraggio che opera su due terreni editoriali solitamente ben distinti, che in questo caso, tuttavia, si fondono in un’armoniosa distesa audiovisiva. Da una parte, c’è quell’indistinguibile sensazione di nostalgia per un genere che, volente o nolente, ha caratterizzato una lunga stagione della cinematografia statunitense – di cui questo progetto è innegabilmente una summa ideale in termini formali e contenutistici. Dall’altra, c’è il timido tentativo di innovare alcuni degli archetipi più cari al western.

Horizon: An American Saga - Cap 1 (Credits: Warner Bros. Entertainment)
Horizon: An American Saga – Cap 1 (Credits: Warner Bros. Entertainment)

Horizon: An American Saga – Capitolo 1 è un lungometraggio tanto difficile da contestare sul piano prettamente oggettivo – sempre che ve ne sia uno – quanto fastidiosamente ambiguo a livello squisitamente ideologico. Difatti, l’unica reale particella di modernità che tenta di penetrare negli interstizi di un tessuto drammaturgico a dir poco polveroso (seppur ben concepito) è rappresentata dallo sforzo – perché come tale appare – di revisionare il ruolo della donna all’interno del genere in questione.

Gli esiti di tale esperimento, seppur modesti, risultano ugualmente apprezzabili grazie a una rinnovata influenza esercitata dalle figure femminili nello sviluppo dei rapporti tra i personaggi. Il tutto, purtroppo, subisce una violenta battuta d’arresto proprio nel momento in cui Kevin Costner compare sullo schermo, con tutta la sua ingombrante e anacronistica aura da maschio alpha, fin troppo cara a quella proposta cinematografica che del patriarcato aveva fatto un vero e proprio requisito narrativo

Ci troviamo dunque di fronte a una creatura audiovisiva la cui natura oscilla costantemente tra il perpetuo citazionismo contenutistico e la titubante ricerca di una chiave di lettura in grado di rinfrescare i paradigmi di un genere sin troppo inflazionato. Tra le due tendenze, tuttavia, a trionfare è senza dubbio la prima, il che, nel caso in cui la saga (come speriamo) dovesse evolversi in tal senso, relegherebbe questo primo capitolo a una tanto legittima quanto superflua funzione introduttiva, che ne ha tragicamente disinnescato l’attrattiva agli occhi di uno spettatore contemporaneo.

Horizon: An American Saga - Cap 1 (Credits: Warner Bros. Entertainment)
Horizon: An American Saga – Cap 1 (Credits: Warner Bros. Entertainment)

Sintesi

L'irreprensibile componente tecnica e la capacità di fungere da prototipica sintesi di più di un secolo di genere western sembrerebbero non bastare a fornire a Horizon - An American Saga un ruolo ben definito nella cinematografia contemporanea. All'interno di essa, il progetto di Kevin Costner rappresenta un prodotto quantomeno ambiguo se osservato attraverso una lente contemporanea

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