Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person

Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person recensione film di Ariane Louis-Seize [Venezia 80]

Un film che attraverso l'horror narra la vita dei giovani del nostro tempo.

Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person recensione film di Ariane Louis-Seize con Sara Montpetit, Félix-Antoine Bénard, Steve Laplante, Sophie Cadieux, Arnaud Vachon e Marie Brassard.

Un'immagine di Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person (Credits: H264 Distribution, PR Factory).
Un’immagine di Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person (Credits: H264 Distribution, PR Factory).

 

I vampiri, sin dagli albori della storia del cinema, sono state figure molto gettonate e di assoluto fascino visivo, basti pensare ai film di grandi attori come Bela Lugosi o Christopher Lee in cui hanno impersonato Dracula, la celebre figura di fantasia proveniente dalla Transilvania.

Ancora oggi, grazie a film e serie televisive, il vampirismo rimane sulla cresta dell’onda, vedi la celebre saga di Twilight, con protagonisti Robert Pattinson e Kristen Stewart, che ha contribuito a rivitalizzare il genere horror in chiave romantica e adolescenziale, portandolo ad un nuovo livello di popolarità.

Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person, esordio alla regia di Ariane Louis-Seize, è stato presentato nell’edizione di Giornate degli Autori, Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di Venezia 80 e si inserisce in modo impeccabile nella crescente tendenza dell’horror adolescenziale.

Questo genere ha recentemente trovato uno dei suoi esempi più significativi nella straordinaria serie di successo di Netflix Mercoledì, creata da dal celebre regista Tim Burton, noto per la sua abilità nel raccontare la mostruosità in tutte le sue sfumature e che con i mostri ci ha costruito una carriera.

Il film racconta di Sasha, una giovane ragazza vampira che, stanca di vivere secondo i dettami della sua famiglia mostruosa, decide di dare una svolta alla sua vita grazie anche alla complicità di Paul, un ragazzo con manie suicide e incline alla depressione.

Il mondo esterno, tuttavia, non sembra manifestare un grande apprezzamento nei confronti della diversità e per la protagonista inizieranno una serie di disavventure, tutte concentrate in una notte, come nelle più classiche avventure per ragazzi.

Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person recensione film di Ariane Louis-Seize (Credits: H264 Distribution, PR Factory).
Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person recensione film di Ariane Louis-Seize (Credits: H264 Distribution, PR Factory)

Il film di Louis-Seize scorre bene e non presenta particolari difetti a livello tecnico. La regia pulita e la bravura di Sara Montpetit (già potuta apprezzare in Falcon Lake, presentato alla Quinzaine des cinéastes del 2022 ed uscito lo scorso giugno nelle sale italiane) sono senza alcun dubbio gli elementi di forza. Nonostante ciò, si avverte costantemente una forte ripetitività degli eventi, come se non riuscisse mai davvero a spiccare il volo e a imboccare una strada tutta sua. Troppe volte le situazioni risultano confuse e si risolvono in maniera poco chiara a causa di una scrittura imprecisa e dialoghi scontati, persino per genere teen.

Certamente, l’impegno della regista canadese emerge in modo evidente e il tentativo di riproporre i vampiri sotto una luce giovanile ha sicuramente una logica ben precisa: infatti non vi è nulla di male nello sfruttare l’onda lunga del successo di altri prodotti cinematografici o televisivi con temi analoghi. Tuttavia un lungometraggio deve avere più di un paio di punti di forza affinché possa essere considerato considerare quantomeno riuscito.

Gli omaggi a libri, film o serie vanno bene, ma solo se inseriti in un contesto congeniale, inseriti così giusto per far sobbalzare lo spettatore e catturare la sua attenzione altrimenti hanno poco senso, oltre ad essere per certi versi fastidiosi.

Nonostante ciò, non ci sentiamo di bocciare il film completamente. Elementi di interesse si intravedono nell’utilizzo della fotografia nelle sequenze notturne e nell’ironia contenuta nell’introduzione della storia, grazie anche ad una buona costruzione dell’antefatto. Come regista, Ariane Louis-Seize ha indubbiamente ancora margini di miglioramento potrà nuovamente stupire le platee dei festival cinematografici.

Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person (in originale Vampire Humaniste Cherche Suicidaire Consentant) è dunque un film tecnicamente valido, ma assai impreciso in fase di scrittura e ridondante in alcuni momenti.

Vale la pena evidenziare la straordinaria prova attoriale di Sara Montpetit, auspicando di poterla apprezzare ancora in futuri progetti cinematografici e televisivi. Il suo talento è veramente eccezionale, con uno sguardo che cattura l’attenzione.

 

Il teaser del film:

Sintesi

Nel film Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person emerge l’impegno della regista a reinterpretare i vampiri in chiave giovane. Nonostante l'impiego della fotografia nelle scene notturne, l'uso dell'ironia e l'eccezionale performance di Sara Montpetit, un film necessita di maggiori punti di forza.

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