C’è qualcosa di strano a Centreville: un giorno, la cittadina è tormentata da continui black-out; il giorno dopo, il sole e la luna sembrano comportarsi in modo imprevedibile; infine, il locale ristorante diventa teatro di un orribile delitto.
I tre poliziotti locali si interrogano sui colpevoli: in un paese di 738 abitanti, l’ipotesi più accreditata è che si tratti di animali selvatici. L’ufficiale Peterson (Adam Driver) ha un’idea più specifica: ‘Zombie… Non Morti… Spettri!’.
Jim Jarmusch non è estraneo all’applicare il suo personale stile a film di genere (dal western di Dead Man al gangster-movie-con-samurai di Ghost Dog), e questa volta ha deciso di affrontare uno zombie movie: I morti non muoiono (The Dead Don’t Die).
Diversamente dalla precedente incursione del regista nel mondo del sovrannaturale, il vampiresco Solo gli amanti sopravvivono (Only lovers left alive), I morti non muoiono è una commedia che mette insieme ‘un cast che farà risvegliare i morti’: con un tocco già in partenza deliziosamente metanarrativo, si tratta per la maggior parte di professionisti con i quali Jarmusch ha lavorato in passato, talvolta anche remoto, come se i personaggi dei suoi precedenti film non volessero saperne di restare morti, e decidessero di tornare in vita tramite gli attori che li interpretarono.
Vedremo quindi sullo schermo i fedelissimi Bill Murray (Broken Flowers e svariate altre collaborazioni) nel ruolo del capo della polizia, Tilda Swinton (Solo gli amanti sopravvivono, The Limits of Control, eccetera) in quello dell’agente di onoranze funebri e appassionata di katane ‘Zelda Winston’, e l’eremita Tom Waits (Daunbailò, Taxisti di notte), che si sente quasi non-morto da sempre. Inoltre, il già citato Adam Driver (che passa da Paterson a Peterson), Chloë Sevigny (Broken Flowers), Iggy Pop (Dead Man, Coffee and Cigarettes), Steve Buscemi, RZA, Rosie Perez, Sara Drivers, Carol Kane.
C’è comunque spazio per nuovi collaboratori di tutto rispetto, quali Danny Glover, Caleb Landry Jones e Selena Gomez.
I morti non muoiono è sì una commedia, ma non manca un sottotesto serio: Jarmusch dichiara che la sua ispirazione è La notte dei morti viventi di George Romero, che era permeato da uno spirito di denuncia sociale. Da un lato scopriamo che l’inspiegabile apocalisse zombie è legata ad un disastro ambientale provocato dall’uomo, dall’altro si mette in evidenza come, anche dopo la morte, le persone continuino a perseguire le stesse fissazioni e dipendenze di quando erano vivi, si tratti di social media, caffeina o Chardonnay.
Prodotto da Focus Features e distribuito da Universal Pictures, I morti non muoiono, dopo aver debuttato al Festival di Cannes, arriva nei nostri cinema il 13 giugno.
*Sponsorizzato da Universal Pictures