Stasera in TV: Il club degli imperatori recensione film di Michael Hoffman con Kevin Kline, Emile Hirsch, Paul Dano, Jesse Eisenberg e Patrick Dempsey
Bentornati nella rubrica settimanale che vi dà qualche spunto cinematografico direttamente dal nostro palinsesto televisivo. Il consiglio della settimana è un film emozionante e raro nel suo genere, Il club degli imperatori diretto da Michael Hoffman. La pellicola drammatica del 2002 andrà in onda stasera alle 21:10 su La 5. Nel cast Kevin Klein (William Hundert), Emile Hirsch (Sedgwick Bell), Embeth Davidtz (Elizabeth), Rob Morrow (James Ellerby), Edward Hermann (Woodbridge) e molti altri.
La storia si svolge nel college Saint Benedict, in Virginia. Il professore William Hundert è stimato ed apprezzato da tutti perché, oltre ad insegnare storia con enorme passione, cerca in ogni modo di dare buone lezioni di vita ai suoi allievi. Come ogni anno è determinato a portare avanti il suo compito di mentore, nel migliore dei modi. Ma l’arrivo dello studente Sedgwick Bell, indisciplinato ed irispettoso, causa qualche turbolenza nel percorso. Hundert, spaventanto all’idea che il ragazzo possa diventare un cattivo modello anche per i suoi compagni, cerca in ogni modo di correggere il suo atteggiamento e farlo appassionare allo studio. Tra il professore e l’alunno nascerà un rapporto “d’amore e d’odio” capace di far commettere qualche errore impulsivo perfino ad Hundert.
Il club degli imperatori è un’ottima opera cinematografica, gemma preziosa capace di insegnare, farci riflettere e farci commuovere (seppur con una “discrezione” tutta sua) come solo le migliori pellicole sanno fare. Kevin Kline si dimostra ammaliante ed autoritario nel suo ruolo di professore. Quel genere di professore che fa amare ed appasionare allo studio, che spinge a faticare non per lui, ma per se stessi. Che crede profondamente nell’importanza di tramandare ciò che ha studiato nel migliore dei modi, rendendo i ragazzi a cui insegna dei veri e propri uomini. Seppur totalmente opposto, dal punto di vista autoritario, alla figura del professor Keating (Robin Williams) ne L’attimo fuggente, sembra vagamente ricordarcelo in quell’atmosfera gentile e rassicurante che emana. In quel senso di fiducia estrema che trasmette.
La figura cardine del professore non è solo fulcro della storia ma diviene fulcro anche dei nostri cuori. Nella visione di un ragazzo strampalato, sofferente a leggi e regole, che si oppone alla figura buona di Hundert si sente una sorta di sofferenza interiore senza eguali. Ma allo stesso tempo, ci si rende conto dell’importanza e della verità di quello scontro, che rimarrà centrale nella vita di entrambi, difficile da dimenticare sia per l’uno sia per l’altro.
Il club degli imperatori è una battaglia a suon di conoscenza, gentilezza, ricerca di pace, errori commessi e rimpianti. Un dramma dai toni dolci e amari, capace di trattare con cura lo spettatore ed accompagnarlo nel viaggio narrativo che gli propone. Pellicola sicuramente da recuperare o da rivedere.
Valentina