Il maestro e Margherita torneranno sul grande schermo, parola di Baz Luhrmann. Il regista australiano si è assicurato i diritti del capolavoro scritto da Michail Bulgakov all’inizio del XX secolo
Baz Luhrmann non si ferma più. Dopo l’annuncio sull’inizio dei lavori al progetto ancora senza titolo dedicato alla vita di Elvis con Austin Butler e Tom Hanks, è ufficiale l’arrivo di un ulteriore e più ambizioso progetto per il grande schermo: Il maestro e Margherita di Michail Bulgakov.
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— Baz Luhrmann (@bazluhrmann) December 11, 2019
Il romanzo del celebre scrittore russo è considerato uno dei grandi capolavori della letteratura del secolo scorso, non solo russa, ma mondiale. Scritto e riscritto fra la fine degli anni ’20 e i primi anni ’40, Il maestro e Margherita vede la luce soltanto dopo la morte dell’autore, nel 1967. Con quest’opera Bulgakov ha ispirato grandi autori di tutto il secolo scorso e non solo.
Il romanzo, che oggi con una terminologia impropria potremmo definire una “dark comedy”, è ambientato fra la Russia Sovietica degli anni ’30 e la Gerusalemme di Ponzio Pilato del 33 a.C., racconta la storia di un maestro decaduto e rinchiuso in manicomio dopo il fallimento della sua opera agli occhi della critica, del suo amore clandestino per Margherita Nikolaevna e del misterioso esperto di magia nera Woland grazie al quale otterrà il riscatto. Un romanzo aspramente ostacolato dalla censura sovietica, anche dopo la sua pubblicazione e che restituisce ai lettori un piccolo quadro di quella che è stato vivere l’arte nella Russia sovietica di Stalin.
Baz Lurhamann, stando a quanto riporta Deadline, si è assicurato i diritti dell’opera di Bulgakov insieme alla produttrice russa Svetlana Migunova-Dali e alla produttrice americana Grace Loh. Quest’ultima, insieme allo stesso Luhrmann e a Natalia Rogal, sarà producer del film. Inoltre, sono già stati resi noti i produttori esecutivi: Michael Lang, Nevin Shalit, Andrew Fourman, Ellen Goldsmith Vein e Lindsey Williams del Gotham Group.
“Ho avuto una connessione incredibile con la storia de Il maestro e Margherita e da tempo cercavo di ottenere i diritti di questo straordinario libro. Sono entusiasta di avere l’opportunità di fare un’interpretazione di questa opera rivoluzionaria“. Queste le parole che Luhrmann ha dichiarato alla notizia, ma anche le due produttrici, Migunova-Dali e Loh, si sono dette entusiaste: “È un sogno poter collaborare con Baz (Luhrmann ndr.) a Il maestro e Margherita. Le parole di Bulgakov sono oggi intense come quasi un secolo fa e non possiamo immaginare un regista più brillante e visionario per portare questa storia così potente al pubblico di tutto il mondo“.
Forse è ancora presto per lanciarsi in commenti. Non si può, però, non sottolineare il grande pericolo che corre Luhrmann nel lanciarsi in una simile impresa. Soprattutto considerando l’altro grande banco di prova a cui ha deciso di sottoporsi portando sul grande schermo il mito di Elvis. La scelta del masterpiece russo non è certo la più comoda e gran parte della critica, da sempre combattuta davanti alle sue opere, lo sta già attendendo al varco, pronta a battersi per lui o contro di lui: sarà gloria eterna o fallimento?