Dieci anni di Inception [Throwback Thursday]

10 anni fa usciva nelle sale americane uno dei film simbolo degli anni Duemila, Inception. Ricordiamo insieme uno dei film più “mindfuck” della storia

Era il 16 luglio del 2010 e nelle sale statunitensi arrivava uno dei film che ha fatto più discutere nel corso degli ultimi anni: Inception, scritto e diretto da Christopher Nolan, una delle opere più amate del grande regista. Per anni i fan si sono scervellati sul finale considerato criptico da molti, ma non solo, la pellicola è un continuo enigma in cui lo spettatore si trova invischiato dall’inizio alla fine.

Il protagonista è Dom Cobb (Leonardo DiCaprio), professionista specializzato nell’estrazione dei segreti dalle menti delle persone mentre queste dormono: infiltrandosi nei sogni, riesce ad innestare idee e a carpire i segreti delle sue vittime. Cobb viene assoldato da un magnate giapponese (Ken Watanabe) per innestare nel suo rivale, Fisher (Cillian Murphy), l’idea di distruggere il suo impero economico. In cambio del suo aiuto, il magnate gli promette di farlo tornare in America, da dove l’uomo è fuggito, perché accusato dell’omicidio della moglie (Marion Cotillard) anni prima.
Dom, insieme al socio Arthur (Joseph Gordon-Levitt), il falsario Eames (Tom Hardy), la studentessa di architettura Arianna (Ellen Page) e l’anestetista Yusuf (Dileep Rao), cercherà di realizzare l’innesto, ma per farlo dovrà calarsi fino al terzo livello del sogno.
Ogni membro della squadra è dotato di un totem, un oggetto che permette loro di rimanere ancorati alla realtà: quello di Dom è una trottola.
La missione sarà molto difficile, soprattutto per Dom, tormentato dal passato che riaffiora con le sembianze della moglie Mal, per la quale ancora prova sensi di colpa.

Joseph Gordon-Lewitt e Leonardo DiCaprio
Joseph Gordon-Lewitt e Leonardo DiCaprio

Inception ha una struttura che ricorda la scala di Penrose, nota anche come scala infinita o impossibile, a cui si ispirò anche l’artista Escher. La storia, infatti, è costruita su livelli e piani diversi su cui si muovono i protagonisti per scendere nella coscienza di Fisher ed innestare l’idea.

“Qual è il parassita più resistente? Un batterio, un virus, una tenia intestinale? Un’idea: resistente, altamente contagiosa; una volta che un’idea si è impossessata del cervello è quasi impossibile sradicarla; un’idea pienamente formata, pienamente compresa si avvinghia, qui, da qualche parte.”

È proprio questo lo snodo principale della pellicola: tutto ruota intorno ad un’idea che la squadra di Dom deve innestare in Fisher, un’idea che deve entrare nel suo subconscio e che deve apparire reale. Nolan è sempre stato affascinato dal mondo onirico e dalla forza delle emozioni prodotte durante questo stato. Inception si basa sull’idea che, nei sogni, tutto appaia reale e che nel subconscio siano nascosti i segreti più profondi.

Inception di Christopher Nolan
Inception di Christopher Nolan

L’ispirazione è venuta a Nolan nel 2000, mentre girava Memento, ma ha aspettato ben 10 anni per poterla sviluppare su pellicola. Tante le ispirazioni, tra cui il cult Matrix (1999) sul binomio realtà/sogno, ma anche gli scritti dell’argentino Borges e Paprika – Sognando un sogno, lungometraggio animato giapponese del 2006.

Inception è stato prodotto da Emma Thomas, affascinata da un progetto così complesso, originale e ambizioso, e girato tra Tokyo, Cardington, Parigi, Tangeri e Calgary, su un ostico rilievo montuoso che ha creato non pochi problemi alla troupe. Il mistero ha accompagnato la pellicola sin dalla sua lavorazione, con pochissimi copioni distribuiti agli attori ed un primissimo trailer piuttosto criptico e privo di rivelazioni di sorta sulla trama, proiettato durante Bastardi senza gloria di Tarantino.

Menzione speciale alla colonna sonora candidata all’Oscar di Hans Zimmer – soprattutto per il pezzo Time, tema portante della pellicola – che enfatizza il clima angosciante dei viaggi dei protagonisti nei vari livelli del sogno.

La mitica trottola di Inception
La mitica trottola di Inception

L’annosa questione: il finale di Inception

Il finale di Inception è stato tema di discussione per anni, in grado di instillare il seme del dubbio negli spettatori più infervorati.
Nella scena finale vediamo Cobb usare il suo totem, la trottola, per verificare di trovarsi nella realtà e non più in un sogno. Vediamo la trottola ruotare, ma Nolan ha deciso di non farci sapere se la trottola si fermerà o continuerà a girare, lasciando dunque in sospeso se  Cobb sia uscito dal sogno o viceversa sia ancora all’interno dello stesso. Un finale aperto che lascia decidere allo spettatore come finisce la storia.

Nolan non ha mai sciolto il dubbio rivelando il destino della trottola, ma nell’epilogo Cobb smette di seguirla per rispondere al richiamo dei figli, segno che non importa se la trottola continui a girare o meno, la cosa più importante è ciò che vogliamo realmente.

Inception decimo anniversario
Joseph Gordon-Lewitt

Inception: le curiosità sul film

  • Se uniamo tutte le iniziali dei sei personaggi principali (Dom, Robert, Eams, Arianne, Mal e Saito), si formerà la parola “Dreams”, ovvero “sogni”, tema portante del film;
  • Per il ruolo di Mal, poi andato a Marion Cotillard, era stata pensata Kate Winslet, la quale rifiutò, affermando di non sentire suo il ruolo;
  • La scelta del nome Arianna per il personaggio di Ellen Page è una chiara citazione al personaggio mitologico di Arianna, che aiutò Teseo ad uscire dal labirinto col suo filo;
  • Joseph Gordon-Lewitt non ha voluto controfigure, tranne per la scena del corridoio rotante, considerata troppo pericolosa da fare da solo da Nolan;
  • Inception ha vinto ben 4 Oscar: migliore fotografia, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro e migliori effetti speciali, su 8 nomination ottenute;
  • Le prime scelte per il ruolo di Cobb erano Brad Pitt e Will Smith;
  • Nell’edizione giapponese è stata posta una scritta in sovrimpressione per indicare a quale livello del sogno si trovano i protagonisti;
  • Il tema principale della colonna sonora di Zimmer è basata sull’inizio di Non, je ne regrette rien di Édith Piaf: la canzone viene percepita rallentata quando si è all’interno di un sogno.

Inception è uno dei film cardine degli anni Duemila, capace di fondere il thriller d’azione a temi riguardanti la coscienza e il tempo, caratteristiche tipiche del cinema di Nolan.

Buon decimo anniversario, Inception.

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