Io e Lulù recensione film di Channing Tatum e Reid Carolin con Channing Tatum, Q’Orianka Kilcher, Jane Adams, Kevin Nash e Nicole LaLiberte
Tiriamo un sospiro di sollievo. Nel film Io e Lulù, il cane (Lulù), non muore.
Channing Tatum dopo la brillante carriera da attore e scrittore, si cimenta nella sua prima opera da regista con il film Io e Lulù (Dog), diretta a quattro mani con Reid Carolin: amici e soci della Free Association. Si tratta di un road movie dove i protagonisti sono il ranger mutilato di guerra Briggs (Channing Tatum) e il pastore belga Lulù diretti verso il funerale del loro migliore amico in Arizona.
Io e Lulù però è molto di più di un film sull’amicizia fra uomo e animale, è soprattutto un film sulla difficoltà di gestione delle proprie emozioni, specialmente quelle dovute a eventi che non possiamo controllare come la morte o un trauma irreparabile.
Channing Tatum è la colonna portante della pellicola non solo perché la dirige e interpreta ma perché essa è dedicata alla sua Lulù venuta a mancare nel 2018. L’ispirazione quindi nasce, oltre che dall’esperienza di Tatum, anche dal documentario HBO War Dog: A Soldier’s Best Friend di Deborah Scranton, con l’attore come produttore esecutivo.
Una volta poste le basi, Channing Tatum e Reid Carolin hanno lavorato alla sceneggiatura aggiungendo elementi tipici del road movie e della commedia ispirandosi ai propri viaggi più strampalati come l’incontro con i coltivatori di marijuana o l’inganno del veterano cieco nell’hotel a cinque stelle.
Un debutto alla regia significativo per entrambi ha fatto in modo che tutto fosse scelto e pensato meticolosamente, come la complessa scelta del Malinois che interpretasse proprio Lulù. Il casting è stato affidato alla Instinct Animals for Film di Andrew Simpson che ha visionato oltre 150 cani per poi fare prepararli alla messa in scena.
L’intenzione della pellicola è far emergere proprio la figura del cane e per quanto sia più semplice avere un addestratore fuori campo che fa in modo che il cane faccia una cosa specifica, Tatum e Carolin hanno lavorato ogni giorno per mesi al fine di rendere il tutto più naturale possibile e potersi permettere dunque anche inquadrature larghe così far interagire Lulù e Tatum senza limiti.
Io e Lulù è una commedia molto tenera, non brillante né imprevedibile ma che ci lascia con gli occhi a cuore davanti allo schermo nel vedere come due caratteri apparentemente in conflitto, percorrendo la costa del Pacifico a bordo di una Bronco blu dell’84, si riscoprono più simili e uniti che mai. L’esordio alla regia di Channing Tatum è un buon punto di partenza per lavorare anche a storie più complesse.