La Compagnia FuoriTempoMassimo presenta Ipotesi di Omicidio, testo e regia di Massimo Izzo, che debutta il 22 Novembre presso il Teatro Petrolini di Roma.
“Ipotesi di omicidio parla di una serata trasgressiva tra sei persone – spiega il regista – tre coppie, di cui due si conoscono benissimo e la terza invece sono dei perfetti sconosciuti, che hanno deciso di dare una svolta alla loro vita anonima e per niente passionale dettata dal dramma della morte di un figlio, e dunque decidono di trasgredire per cercare di ritrovare se stessi. Lo spettacolo inizia con il risveglio del giorno dopo, con un dialogo tra marito e moglie in cui lui si sente terribilmente in colpa e lei invece è felice di quello che ha fatto. Il tutto viene interrotto dalla visita di un ispettore che dichiara che una delle tre coppie in questione è sparita, e che sembra sia stata denunciata la loro morte alle cinque di mattina… orario in cui presumibilmente i due erano ancora vivi e vegeti nella casa.”
Dove sono finiti Fabio e Silvia? Da quel momento quella che doveva essere una semplice serata trasgressiva di manage a sei si trasforma in un vero e proprio giallo.
Abbiamo intervistato due degli interpreti principali dello spettacolo, Alessandro Serra e Davide Giacinti, rivolgendogli alcune domande.
Da quanto tempo sei attore?
Alessandro – Da quando sono nato.
Davide – Attore? Diciamo che avrei voluto che fosse il mio lavoro, ma quando ho capito che non paga ho scelto un altro mestiere (ride); diciamo che sto sul palco da quando avevo 12 anni, iniziando come tanti con l’oratorio, poi diplomandomi in una scuola di Ostia, e poi iniziando a fare spettacoli (sei o sette all’anno).
Parlaci del tuo personaggio in quest’opera e di cosa avete in comune.
Alessandro – Il mio personaggio incarna me in una vita precedente.
Davide – Il mio personaggio si chiama Fabio ed è un personaggio sempre allegro, che ha voglia di divertirsi, che cerca di prendere tutto sempre alla leggera… in questo momento della storia è affascinato da questo gioco di coppie e non vede l’ora di farlo. Per quanto mi riguarda posso vedermi simile a lui per quanto riguarda l’essere giocoso e la voglia di ridere, scherzare e fare esperienze nuove… certamente non lo scambio di coppia, però!
Perché consiglieresti al pubblico di venire a vedere il vostro spettacolo?
Alessandro – Un cast fantastico, un intreccio di situazioni piccanti che terranno lo spettatore inchiodato alla poltrona, la bellezza delle attrici, l’originalità della storia sempre ad alta tensione. Credo che basti, no?
Davide – Lo consiglio perché… ci sono tanti colpi di scena; e lo spettatore fino all’ultimo non sa come andrà a finire, non riesci proprio ad intuirlo! E te lo dico perché io questo spettacolo l’ho visto per la prima volta da spettatore. E tu, da pubblico, fai una serie di ipotesi che ti si smontano a mano a mano che va avanti la commedia.
Abbiamo domandato anche al regista di definire in poche parole il suo spettacolo.
“E’ un thriller, anzi, diciamo piuttosto un giallo alla Agatha Christie” dice Massimo Izzo “con questo ispettore che interroga e cerca di mettere in tutti i modi possibili in fallo i personaggi (…) In più c’è questa vena erotica che trovo molto affascinante.”
Ovviamente, con l’arrivo dell’Ispettore con la sua rivelazione nessuno dei personaggi si fiderà più dell’altro, e tante saranno le domande che affolleranno la mente dei protagonisti, ma prima tra tutte: il delitto perfetto esiste davvero?