Jeanne du Barry - La favorita del re

Jeanne du Barry La favorita del re recensione film di Maïwenn con Johnny Depp [Cannes 76]

In diretta e in anteprima dal Festival di Cannes 2023 il film d'apertura: Jeanne du Barry - La favorita del re, la recensione del film di Maïwenn con Johnny Depp

Jeanne du Barry – La favorita del re recensione film di Maïwenn con Maïwenn, Johnny Depp, Pierre Richard, Benjamin Lavernhe, Louis Garrel, Pascal Greggory, Melvil Poupaud, India Hair e Noémie Lvovsky

Jeanne Du Barry: una fanfiction ambientata a Versailles

È difficile non pensare al film Marie Antoniette (2006) di Sofia Coppola guardando Jeanne du Barry di Maïwenn, il film francese a cui è toccato il compito di aprire la 76esima edizione del Festival di Cannes.

Entrambe le pellicole sono infatti ambientate nella Versailles di re Luigi XV, entrambe vogliono mettere al centro una figura femminile di spicco a corte in quel preciso momento storico, tentando di farne un ritratto fuori dagli stereotipi in cui la storia e la leggenda hanno incasellato la principessa straniera e la cortigiana venuta dal volgo. Inoltre la loro traiettoria ha un’inevitabile punto d’arrivo: la ghigliottina. Tuttavia i due titoli sono accomunati anche dalla scelta delle loro realizzatrici – due donne registe – di fermare la narrazione ben prima che l’ombra lunga della ghigliottina sfiori il collo delle protagoniste.

Marie Antoniette e Jeanne du Barry raccontano entrambi un apparente equilibrio aristocratico inconsapevole del tramonto della propria era, visto attraverso gli occhi di due donne considerate le outsider di corte e oggetto di pettegolezzi, invidia e astio.

Jeanne du Barry però sta dall’altra parte della barricata, raccontando la biografia della cortigiana e apertamente parteggiando per la favorita del re ormai anziano. Pur sfuggendo e smorzando la tanto chiacchierata rivalità con la delfina di Francia, la giovanissima e ingenua Marie Antoniette, decide immediatamente da che parte stare.

Maïwenn e Johnny Depp
Maïwenn e Johnny Depp (Credits: Why Not Productions/France 2 Cinéma/Le Pacte)
Jeanne du Barry La favorita del re recensione film di Maïwenn con Johnny Depp
Jeanne du Barry – La favorita del re di Maïwenn con Maïwenn, Johnny Depp, Pierre Richard, Benjamin Lavernhe e Louis Garrel (Credits: Why Not Productions/France 2 Cinéma/Le Pacte)

La storia ufficiale ci ha raccontato la contessa du Barry come una donna seducente, una cortigiana scandalosa e una versata politicante. La maestria nell’ammaliare re Luigi XV e garantirsi un posto a corte, anche se per un breve periodo, l’ha resa un’icona. Magari anche macchiavellica, ma pur sempre un’icona, che è riuscita a scalzare chi si trovava a Versailles per mero diritto di nascita e la trattava come un’intrusa.

Alla base del film di Maïwenn – prodotto tra gli altri anche dai fratelli Dardenne – c’è la voglia di ribaltare i presupposti stessi di questa figura storica, accordandole il beneficio del dubbio concesso alla rivale. Perché Marie Antoniette può essere considerata giovane ingenua finita senza alcuna consapevolezza in una situazione più grande di lei e la contessa du Barry deve essere necessariamente un personaggio machiavellico? Maïwenn è appassionatamente innamorata del personaggio e mira a conquistarci.

I problemi cominciano però sin da subito, con la presenza della regista Maïwenn in altri due ruoli chiave; quello di sceneggiatrice e quello di attrice protagonista, proprio nel ruolo di Jeanne. Le va riconosciuto l’ardire, la spudoratezza di costruire un personaggio del genere e poi mettersi nei suoi panni. Forse la decisione stessa è un testamento alla somiglianza tra la favorita e la regista franco-algerina.

Il problema è che Maïwenn non ha la sensibilità di Sofia Coppola regista, né la sottile eleganza di certe sceneggiature nel raccontare queste donne circondate dal privilegio ma comunque prigioniere di una società misogina. Se messa a fianco alla sceneggiatura de Il corsetto dell’imperatrice di Marie Kreutzer (visto l’anno passato in Croisette), l’intera operazione appare per quello che è: una fanfiction, lo scritto amatoriale di un appassionato di un personaggio reale o fittizio che sia volto a soddisfare voglie o fantasie che le fonti ufficiali hanno disatteso.

Maïwenn vuole convincerci della bontà del personaggio che interpreta, perciò commette l’errore peggiore di tutti: non le consente di avere difetti, di sbagliare. Alla scrittura Maïwenn è così trasparente nei suoi intenti da imbarazzare un po’.

Maïwenn e Johnny Depp
Maïwenn e Johnny Depp (Credits: Why Not Productions/France 2 Cinéma/Le Pacte)
Jeanne du Barry La favorita del re recensione film di Maïwenn con Johnny Depp
Jeanne du Barry – La favorita del re di Maïwenn con Maïwenn, Johnny Depp, Pierre Richard, Benjamin Lavernhe e Louis Garrel (Credits: Why Not Productions/France 2 Cinéma/Le Pacte)

L’amore tra un re anziano e una favorita figlia di una cuoca e con un passato nei bordelli parigini ha una disparità tale di potere che il delicato sentimento d’innamoramento ritratto da questo film non è semplicemente credibile. Colpisce come tutta la pellicola ruoti attorno alla contessa du Barry che dice ai suoi amanti che non sa cosa sia l’amore, ma di certo non è quello che loro le stanno dando. Sembra la risposta che la sceneggiatrice e regista ha per il suo pubblico: la relazione tra il re e la favorita è fatta di momenti di divertito scandalo, di passaggi di malinconica tenerezza, ma di fatto questa relazione è più idealizzata che esplorata.

Nonostante la produzione di livello e piena di sfarzo (costumi elaborati, riprese realizzate nella stessa reggia di Versailles) lo stile incredibilmente diretto ed esplicito della regia di Maïwenn finisce per sottolineare ancora di più una certa superficialità del film. Tuttavia questa mancanza di contrasto, questa capacità di scivolare oltre qualsiasi cosa succeda – anche un paio di scene e dialoghi davvero imbarazzanti – è la vera forza di un film con aspirazioni autoriali ma che prenderà per il verso giusto anche il pubblico generalista.

Senza dimenticare la presenza di Johnny Depp, che aiuterà enormemente il film a ottenere una visibilità altrimenti insperabile per un progetto francese di questo tipo. La star ne ricava altrettanto se non di più.

Il suo Luigi XV è un personaggio che funziona il giusto, senza però impressionare: un re malinconico, trattenuto, stanco delle convenzioni di corte che hanno plasmato la sua vita. Fa sorridere vedere come Depp si trattenga dal fare Depp, ma appena la storia gli dia uno spiraglio si rilassi in scene puntate sulla commedia e sul grottesco. Il suo accento americano e la sua scarsa regalità fanno però dubitare fortemente che uno degli ottimi interpreti francesi in ruoli di contorno avrebbe potuto fare lo stesso, se non meglio.

Jeanne du Barry La favorita del re recensione film di Maïwenn con Johnny Depp
Jeanne du Barry La favorita del re, il poster (Credits: Why Not Productions/France 2 Cinéma/Le Pacte)

Sintesi

Di aperture francesi non all’altezza il Festival di Cannes ne ha affrontate molte. Jeanne Du Barry quantomeno si lascia vedere con una certa scioltezza, ma è tutto fuorché un ritratto interessante del personaggio che mette al centro. Maïwenn non sembra aver capito che idealizzare un personaggio, limandolo di tutti i suoi lati oscuri, è il modo peggiore per rendergli omaggio con un film.

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