L’11 giugno 1993 usciva nelle sale americane Jurassic Park, il film che ci ha fatto sognare e che ha acceso la passione per i dinosauri in tutti i bambini e gli adolescenti
Gli anni Novanta sono stati tempestati da bambini e adolescenti che volevano diventare paleontologi. Questa tendenza è da associare ad una pellicola che ha segnato il cinema degli anni Novanta, diventando un cult assoluto: Jurassic Park.
Diretto da Steven Spielberg nel 1993, è tratto dall’omonimo romanzo di Michael Crichton. I diritti del romanzo furono acquistati da Spielberg nel 1990, ancora prima che venisse pubblicato, e Crichton fu assunto per collaborare all’adattamento dell’opera, considerata come la prima pellicola ad alto budget a fare uso di CGI.
Jurassic Park racconta la storia di John Hammond (Richard Attenborough), un miliardario eccentrico che ha costruito un parco divertimenti popolato da veri dinosauri. Prima della sua inaugurazione, invita il paleontologo Alan Grant (Sam Neill) e la paleobotanica Ellie Sattler (Laura Dern) a visitare il parco. Ai tre si aggiungono anche i due nipotini di Hammond, Tim e Lex e il matematico Ian Malcolm (Jeff Goldblum).
I dinosauri sono stati ricreati grazie alla tecnologia della clonazione, dopo il ritrovamento del DNA di un dinosauro in una zanzara intrappolata nell’ambra; poiché il DNA non era completo, è stato terminato con del DNA di un rospo. Tutti i dinosauri del parco sono femmine, per evitarne la riproduzione, e si trovano in recinti elettrificati.
Durante un giro di esplorazione tramite delle jeep, gli ospiti si trovano intrappolati nel parco a causa della tempesta e vi è anche un collasso del sistema di sicurezza. Ciò avviene perché Dennis Nedry (Wayne Knight), collaboratore di Hammond, si è fatto corrompere da un rivale dell’imprenditore per rubare gli embrioni dei dinosauri. Col sistema di sicurezza in tilt, i protagonisti si ritroveranno soli su un’isola popolata da dinosauri.
La sceneggiatura è stata scritta con l’autore del romanzo, pur alleggerendola di molto, con diversi tagli delle parti più violente, oltre a un grosso cambiamento nel carattere dei personaggi. Uno degli elementi più apprezzati è sicuramente l’uso degli effetti speciali e la creazione di soggetti animatronici, coadiuvati dalla tecnica della computer-generated imagery della Industrial Light & Magic di George Lucas.
Il primo Jurassic Park ha incassato 920 milioni di dollari, diventando la pellicola di maggiore successo del 1993 e il migliore incasso della storia del cinema (record poi superato nel 1997 da Titanic e oggi da Avatar, Avengers: Endgame e altre pellicole).
La produzione del film è stata seguita anche dal paleontologo Jack Horner, che aiutò Spielberg a realizzare una pellicola più fedele possibile per quanto riguardava la natura dei dinosauri, avvicinandoli più alla rappresentazione di animali che di mostri.
È obbligatorio fare una menzione speciale alla colonna sonora, curata dall’immenso John Williams, nel suo sodalizio storico con Spielberg. Il tema principale è stato creato proprio per esprimere felicità, eccitazione e stupore di fronte alla maestosa presenza dei dinosauri.
Con l’uscita di Jurassic Park si è creata una vera e propria “dinomania”: tantissimi i gadget sui dinosauri, i bambini volevano diventare paleontologi e moltissime pellicole, per lo più di serie B, cercarono di emularne il successo.
Ma Jurassic Park non è solo un film per ragazzi o una pellicola ad alto budget: sono tanti i temi importanti trattati, come il controllo sulla natura e la potenzialità della scienza, ma anche il bisogno intrinseco dell’uomo di dominare la natura e piegarla per i propri bisogni.
Hammond non è un semplice miliardario che crea un parco, ma rompe le regole della natura e riporta in vita i dinosauri, esseri che non sono mai vissuti insieme all’uomo, portando il caos. Come abbiamo visto nel corso del film e dei sequel, questo apparente equilibrio non può sussistere e la natura si ribella all’uomo, dimostrando la sua superiorità.
L’obiettivo di Crichton, meno visibile nella trasposizione cinematografica, è quello di collegare le sue conoscenze scientifiche coi temi di attualità, ovvero il bisogno dell’uomo di rompere le regole del sistema. Per questo Jurassic Park non è solo un blockbuster che ha avvicinato il pubblico all’affascinante mondo dei dinosauri, ma anche una critica verso la società e alla filosofia egocentrica dell’essere umano.
Alcune curiosità sul film
- Jurassic Park è solo il primo film di una trilogia (anche se gli altri due film non ottennero lo stesso successo). È in sviluppo anche un’altra trilogia, iniziata nel 2015, che racconta di Isla Nubar 22 anni dopo il primo film, con protagonista Chris Pratt;
- 3 premi Oscar: miglior sonoro, miglior montaggio sonoro e migliori effetti speciali;
- In quel periodo Spielberg avrebbe dovuto girare Schindler’s List, un film che aveva a cuore da tempo, ma la Universal gli impose di girare prima Jurassic Park, considerato un prodotto più commerciale. Entrambi i film uscirono nel 1993;
- Il ruggito del T-Rex è stato prodotto mescolando i ruggiti di tre animali diversi: una tigre, un elefante e un alligatore;
- Inizialmente per il ruolo di Alan Grant erano stati pensati gli attori William Hurt e Harrison Ford, mentre per quello di John Hammond era stato pensato Sean Connery;
- Uno studio della Murdoch University ha dimostrato come il DNA possa sopravvivere per un massimo di 6,8 milioni di anni: ciò renderebbe impossibile la tecnica usata nel film per riportare in vita i dinosauri.
Jurassic Park compie oggi 27 anni e noi lo amiamo ancora come se fosse il primo giorno.