L’inganno perfetto recensione del film di Bill Condon con Ian McKellen, Helen Mirren, Russell Tovey, Jim Carter, Stella Stocker e Celine Buckens
Fino a dove può spingersi l’uomo per portare a termine i suoi obiettivi? Quanto è disposto a mentire? Quanto è disposto a credere? Queste le domande alla base de L’inganno perfetto (The Good Liar), film di Bill Condon con protagonisti l’accoppiata vincente formata da Ian McKellen e Helen Mirren.
Il film è un prodotto “antico”. Ha una costruzione degli eventi cara a un cinema che (sfortunatamente) sta sparendo dagli schermi. Un cinema dove la violenza c’è, ma non è spettacolarizzata. Dove i colpi di scena ti prendono effettivamente alla sprovvista. Dove a essere ingannato è prima di tutto lo spettatore. Ma il film ha quel sapore “anticato” anche grazie a due mattatori del cinema come Ian McKellen e Helen Mirren, tutt’altro che “attempati vecchietti” nel portare su schermo questi due personaggi. Entrambi riescono a reggere il peso dell’intera pellicola con la classe e l’eleganza tipicamente inglese che li contraddistingue da sempre, ma che aumenta esponenzialmente con l’amalgamarsi delle due performance attoriali. Entrambi riescono a far sentire prepotentemente l’evoluzione dei loro personaggi, in questo vorticoso gioco di inganni e segreti che sembra non avere fine.
L’inganno perfetto, però, non è poi così perfetto. Nonostante le strabilianti prove attoriali di McKellen e della Mirren, il film ha qualche difetto tecnico sparso qua e là per la pellicola. Oltre a delle sbavature in fase di ideazione e montaggio, la regia non spicca mai per scelte particolarmente peculiari. Condon non si è sforzato più di tanto nel trovare una “quadra stilistica”, probabilmente spinto più dalla voglia di raccontare la storia attraverso i personaggi che non attraverso la componente visiva.
Nonostante ciò, il film riesce comunque a reggere abbastanza bene il peso della vicenda che si incarica di raccontare. Anche se non vengono fornite troppe informazioni per “anticipare” gli eventi, il risvolto finale colpisce con forza e il film si trasforma in qualcosa che non ci saremmo mai aspettati.