Il mio rapporto con Chucky e La Bambola Assassina si limita all’autentico terrore che a notte fonda e senza preavviso mi suscitò La Bambola Assassina 2, con Alex Vincent, Brad Dourif e la Christine Elise nota al grande pubblico come la bella e pazza Emily Valentine di Beverly Hills 90210.
Da allora, grande ammirazione a distanza per La Bambola Assassina – Child’s Play, che MGM e Orion riportano sul grande schermo con un reboot che non coinvolge il creatore Don Mancini, il produttore David Kirschner nè l’originale Chucky stesso, il veterano Brad Dourif che eppure un cameo l’avrebbe meritato. Sembra che i tre continueranno sul piccolo schermo le vicende del loro Chucky, nato nel 1988 con il primo Child’s Play diretto da Tom Holland, seguito da sei sequel tra il 1990 ed il 2017.
Diversa anche la origin story – altrimenti assecondando le nuove mode del momento si tratterebbe di remake e non di reboot – con La Bambola Assassina che non sarà più la reincarnazione di uno spietato serial killer a seguito di un rito vodoo, bensì una ipertecnologica bambola da compagnia che, a causa del software hackerato, dimostra di non aver limiti nell’apprendimento e di avere una irrefrenabile tendenza alla violenza.
Prodotto da David Katzenberg e Seth Grahame-Smith, già a segno con il remake di IT, horror dai più grandi incassi di sempre con 700 milioni di dollari, La Bambola Assassina – Child’s Play proverà a bissare il successo di Pennywise con Chucky, character che non è da meno.