La donna per me recensione film di Marco Martani con Andrea Arcangeli, Alessandra Mastronardi, Stefano Fresi, Cristiano Caccamo e Eduardo Scarpetta
La donna per me sarà disponibile dal 23 maggio su Sky Cinema e in streaming su NOW, film commedia diretto da Marco Martani, con Andrea Arcangeli e Alessandra Mastronardi e che vede il debutto, come attore, di Francesco Gabbani. Nel cast è presente anche Eduardo Scarpetta, reduce dalla vittoria come Miglior attore non protagonista ai David di Donatello.
Film – come dice la sceneggiatrice Eleonora Ceci – di tono “universale”, basato sui sentimenti e girato interamente nella splendida Spoleto, città natale di Martani.
Andrea (Andrea Arcangeli), alla soglia delle nozze con Laura (Alessandra Mastronardi), viene assalito da dubbi e incertezze, da quella voglia che ognuno di noi prima o poi si è trovato a sentire propria, di voler assaporare ogni piacere e sfumatura che la vita può offrire, prima di mettere la testa a posto. Saremmo felici oggi se non avessimo lasciato il primo amore? Oppure, oltre tutte le esperienze, vorremmo tornare indietro e riprendere quella strada che allora ci sembrava banale o troppo semplice?
Il protagonista, si ritrova così catapultato in una serie di “vite a catena” in cui però a mancargli è sempre lei, Laura, la donna da cui voleva fuggire. Gli escamotage surreali usati dal regista e basati sul loop temporale riescono a immergerci in dinamiche di coppia quotidiane e incredibilmente vere, grazie a quei piccoli dettagli all’interno di ogni singola situazione, che salvano la storia dall’apparire un semplice gioco delle parti.
Arcangeli non ci delude, vero e coerente in ogni ruolo, mantiene intatta l’ingenuità e la trasparenza del personaggio iniziale, incarnando allo stesso tempo, le vesti più disparate.
In conferenza stampa ha detto di essere stato incantato dalla sceneggiatura, letta d’un fiato in treno nell’arco di un’ora e mezza. A volte i ruoli si cuciono addosso all’attore e nel caso di Arcangeli, quegli abiti gli calzano a pennello. Mastronardi, a sua volta, appare naturale e autentica, l’amica che tutti vorremmo accanto non solo nei giorni migliori.
In situazioni rocambolesche in cui l’assurdo è usato come strumento di racconto, ci si ritrova in eventi più che umani, in cui i personaggi restano coerentemente sempre gli stessi, con i loro travagli e le loro speranze. La donna per me, dunque, è una commedia divertente e solo in apparenza leggera, che apre spunti di riflessione sulle famose occasioni perdute della nostra vita, ma anche su sentimenti dolorosi, come un rapporto con un padre fatto di assenze e incontri mancati e di amori che ci troviamo un bel giorno a non riconoscere più.
Come afferma lo stesso regista, egli si è servito di quei sentimenti universali per fare in modo che, soprattutto in un momento storico come l’attuale, si possa uscire dal cinema con un senso di liberazione e un po’ più in pace con il mondo. Il film ha, inoltre, richiami al concetto di Multiverso in stile Marvel e questa eco viene confermata dallo stesso Martani, che ricorda la cessione dei diritti del film La donna per me ai fratelli Antony e Joe Russo di Avengers che ne faranno una serie Netflix, e sembra cosa certa che ci stiano lavorando anche il team di Stranger Things.
Un esperimento, dunque, riuscito e credibile, con quel tocco di magia che non deve mancare a tutte le storie d’amore che si rispettino.