La famiglia Addams arriva al cinema: la macabra recensione del film di Conrad Vernon e Greg Tiernan
Incredibile ma vero, l’amatissima famiglia Addams non ha mai avuto una sua versione cinematografica cartoon. Dopo il successo dei fumetti di Charles Addams degli anni 30, questa stravagante famiglia aveva visto la luce solo in una serie tv animata, così i registi Conrad Vernon e Greg Tiernan (Kung Fu Panda, Madagascar, Shrek) hanno, giustamente, deciso di adattare una storia animata per il grande schermo.
Assumersi il rischio di “toccare” gli Addams non è facile: una storia già conosciuta, amatissima e ben consolidata nell’immaginario collettivo. Eppure, l’esperimento è riuscito benissimo, adattando la vicenda agli ordinari problemi del 2019 e facendo chiarezza sull’incipit della storia. Ma da dove sono usciti Gomez e Morticia? E come sono finiti in quella casa?
La famiglia Addams si prepara alla cerimonia della Mazurka di Pugsley (Finn Wolfhard), una sorta di Bar Mitzvah che segna il rito di passaggio dalla fanciullezza all’età adulta. Contemporaneamente al di fuori della nebbia di casa Addams esiste un quartiere, forse più inquietante della loro stessa casa, dai colori pastello dove tutto è uguale e perfetto, vittima delle telecamere di un programma TV dove a governare è Margaux Needler (Allison Janney), una conduttrice televisiva con smanie di potere e voyeurismo che dovrà fare i conti con gli Addams.
Fin da subito riconosciamo i volti e le personalità di tutta la stravagante famiglia, ad occhi attenti però si notano anche delle piccole novità che danno al film personalità senza aver snaturato la storia.
Gomez (Oscar Isaac) non è più solo un uomo avvenente; è elegante nei modi e del vestire, educato e agile ma è paffutello e più basso di Morticia (Charlize Theron) rendendolo così molto più umano ma non a discapito della sua autorevolezza.
Mercoledì Addams (Chloë Grace Moretz), la sorella maggiore di Pugsley, è uno dei personaggi più amati e le sue battutacce macabre sono sulla bocca di tutti. Qui viene messa in discussione: innanzi tutto saltano all’occhio l’assenza delle sue tipiche trecce nero corvino, sostituite da dei simpaticissimi cappi da impiccagione, e poi la sua voglia, tipica di una qualsiasi adolescente, di conoscere il mondo.
Mercoledì inizia a incuriosirsi e anche a stancarsi di passare le giornate cercando di uccidere il piccolo Pugsley, la vita nella villa più macabra della città inizia a starle stretta finendo così a frequentare Parker (Elsie Fisher), una ragazza del quartiere, infelice e sola, vittima della madre che non poteva non essere proprio Margaux.
Il film rivive in tutti i suoi aspetti la storia originale. E’ un film dove si ride e si sorride, molto; ma è anche un film dove non puoi non fermarti a pensare se quello che vedi sia finzione o realtà.
La famiglia Addams riflette questo tempo, è un film sulla diversità, sull’accettazione e sul trovare il proprio posto nel mondo. Loro non si sentono mai a disagio, non pensando mai di essere sbagliati, sanno di essere diversi e non è mai un problema.
Il cast di voci italiane dà al film una marcia in più: Virginia Raffaele nei panni di Morticia, Pino Insegno è Gomez mentre i due piccoli Addams danno la voce due star del web, Eleonora Gaggero e Luciano Spinelli. Ma le vere chicche sono Loredana Bertè nei panni di Nonna Addams e un irriconoscibile Raoul Bova alias lo Zio Fester. I personaggi non sembrano mai i loro doppiatori e mantengono per tutto il tempo la loro forte identità.