La fracture – The Divide recensione film di Catherine Corsini con Valeria Bruni Tedeschi, Marina Foïs, Pio Marmaï, Aissatou Diallo Sagna e Caroline Estremo
La frattura è quella al braccio, di Valeria Bruni Tedeschi.
Dal particolare anatomico all’universale – sociale e politico – in Francia. La frattura infatti, è anche quella del sistema francese. Che fatica a rimarginarsi.
Con La fracture, Catherine Corsini porta in concorso a Cannes una intelligente commedia, che si drammatizza a ogni piè sospinto.
CANNES 74 PODCAST: Ascolta la recensione di La fracture di Catherine Corsini in diretta dal Festival di Cannes
In quasi totale unità di luogo (un ospedale parigino), che un po’ ha il sapore dell’esercizio di stile. Nel senso più (il ritmo è incalzante) e meno buono (un retrogusto teatrale, in una sceneggiatura che però non proviene da un testo per il teatro).
Lo spunto di partenza sono gli scontri a Parigi, tra la polizia e i gilet gialli. Poi, a cascata: i problemi del sistema sanitario, le disparità sociali, la divisiva presidenza Macron… Fino al privato molto traballante, di una coppia omosessuale della buona borghesia: Bruni Tedeschi e Marina Foïs.
Entrambe bravissime, come tutto il cast. L’italo francese, a fine Festival potrebbe anche andare a premio.
LEGGI ANCORA: Festival di Cannes 74: tutte le recensioni in diretta dal Festival