La Llorona: Le lacrime del male

La Llorona – Le lacrime del male recensione

La Llorona – Le lacrime del male recensione dell’horror di Michael Chaves con Linda Cardellini, Raymond Cruz, Marisol Ramirez, Patricia Velasquez e Sean Patrick Thomas

Il sesto film dell’universo narrativo di The Conjuring è La LLorona – Le lacrime del male, prodotto da James Wan, niente meno che il creatore di questa saga narrativa horror. La Llorona è diretto da Michael Chaves, e vede come protagonisti Linda Cardellini, Marisol Ramirez e Raymond Cruz.

Nel 1973, a Los Angeles, l’assistente sociale Anna Tate-Garcia (Linda Cardellini), rimasta vedova del marito poliziotto ucciso in servizio, fatica a conciliare le esigenze di un lavoro impegnativo con quelle di famiglia, che la vedono molto presa a occuparsi dei suoi due figli piccoli Chris e Samantha. Per ragioni lavorative, Anna è costretta a separare Patricia (Marisol Ramirez), una donna ispanica, dai suoi due figli, che per motivi misteriosi la donna teneva rinchiusi in uno stanzino.

La Llorona - Le lacrime del male
La Llorona

Quando l’oscura verità verrà a galla, Anna si renderà conto che adesso sono i suoi figli a essere in pericolo, eletti come preda da uno spirito vendicativo, la Llorona, che fu una donna che nel 1673 in Messico, dopo aver scoperto che il marito la tradiva, aveva ucciso i suoi due figli per punirlo del tradimento e poi si era tolta la vita diventando però maledetta per sempre, un fantasma carico di odio e di rimpianto.

L’opera presenta un simpatico riferimento a Scooby Doo, infatti vediamo la figlia di Anna vedere in televisione quel cartone. Proprio Scooby Doo è stato riadattato cinematograficamente con due film che vedono, nei panni di Velma, niente meno che Linda Cardellini. Ora Linda la vediamo fisicamente più scarna, non le mancano comunque ancora una volta la grinta e le buonissime doti recitative.

La Llorona - Le lacrime del male
Jaynee-Lynne Kinchen
Sean Patrick Thomas e Linda Cardellini
Sean Patrick Thomas e Linda Cardellini

La Llorona cerca di esasperare in particolar modo il makeup attraverso il suo villain, una scelta tutto sommato azzeccata, visto che si affina bene con il contesto narrativo in cui è inserito. Questa pellicola in fondo non rimane fine a sé stessa, questo perché tutto ruota attorno alla redenzione. Grazie a questa tematica, infatti, il film non risulta essere un classico horror stereotipato.

Nel corso del film vedremo i personaggi fare i conti con se stessi e lo stesso spirito sembra essere dominato dal conflitto tra redenzione e peccato, in fondo sa di aver sbagliato in passato e, non a caso, è di lacrima facile. Nonostante questo, però, sa anche di aver intrapreso oramai la strada del peccato senza via di fuga. Un messaggio che comunque è più implicito (se non sintomatico per dirla in termini Bordwelliani) nei confronti del mostro.

La Llorona - Le lacrime del male
Tony Amendola e Linda Cardellini

Guardando La Llorona dal punto di vista strettamente horror, il risultato è senza ombra di dubbio positivo, dato che riesce ad essere sia inquietante che pauroso. Nota di merito va anche al regista, che non a caso è stato confermato per The Conjuring 3.

Il gioco però non vale la candela dal punto di vista della sceneggiatura, che risulta ripetitiva senza presentare di conseguenza grandi svolte narrative nei personaggi. Per di più, il film non sembra essere ambientato nel 1973, dato che l’epoca passata non ha minimamente personalità.

In conclusione, La Llorona porta a casa il risultato grazie ad un’opera fatta per intrattenere e per impaurire gli spettatori – di certo è l’obiettivo che la produzione si è imposta fin dall’inizio – tuttavia, con una cura più dettagliata sulla trama, sarebbe uscito un film ancora più meritevole.

Sintesi

Grazie al suo fattore horror ben gestito, La Llorona - Le lacrime del male porta a casa il risultato. Dal punto di vista della sceneggiatura, tuttavia, il gioco non vale la candela, risultando ripetitiva senza presentare grandi svolte narrative nei personaggi.

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