La strage delle coppiette recensione docuserie Sky Crime+Investigation sugli omicidi di Colonial Parkway in Virginia con Maureen O’Connell e Loni Coombs
Nel giorno di San Valentino arriva su Sky al canale 119 Crime+Investigation La strage delle coppiette, documentario in più episodi che cerca di far luce su uno dei crimini più efferati della storia della cronaca nera americana, gli omicidi di Colonial Parkway in Virginia.
Il Colonial Parkway è un tratto di strada lungo 23 miglia in Virginia che tra il 1986 e il 1989 è stato teatro di quattro duplici omicidi, dove persero la vita quattro giovani coppie di innamorati, soliti frequentare il vicolo buio e isolato per appartarsi in intimità. Quattro omicidi in quattro anni, e sebbene le scene del crimine fossero accumunate da somiglianze notevoli e inquietanti, nessuno è mai stato arrestato. In questo documentario a puntate Maureen O’Connell, ex agente speciale dell’FBI e Loni Coombs, un’ex procuratrice, tentano l’impossibile per dare finalmente giustizia alle povere vittime.
Il primo episodio di La strage delle coppiette è incentrato unicamente sulla ricostruzione, e sullo studio preciso e approfondito, del primo omicidio che ha visto coinvolta nella terribile faccenda una coppia omosessuale formata da due giovani ragazze di rispettivamente 27 e 21 anni, Cathy Thomas e Rebecca Dowski. Il 9 ottobre 1986 le due furono viste per l’ultima volta vive e i loro corpi senza vita vennero rinvenuti solo tre giorni dopo, mentre la loro auto, una Honda Civic, era stata spinta lungo un terrapieno al largo del Colonial Park.
L’intero episodio si snoda così tra interviste ai famigliari delle vittime, ricostruzioni in campo della scena del delitto e l’elaborazione di nuove piste ed ipotesi da parte di Coombs e O’Connell, motori portanti di queste nuove indagini. La narrazione è arricchita da una dovizia di dettagli salienti e utili alla comprensione della vicenda, in grado di donare allo spettatore elementi chiave per poter formulare ipotesi su quanto possa esser accaduto in quella notte di ottobre 1986.
Il resoconto che viene donato sulla vicenda è arricchito da testimonianze di persone e ufficiali che, al momento dell’accaduto lavorarono in prima linea per la risoluzione del caso. Significativa è la testimonianza di Steve Spingola, ex detective della omicidi, che spiega e presenta le principali piste prese in considerazione dalla polizia all’epoca, per poterle confrontare con quelle nuove emerse dai recenti studi.
Altre testimonianze molto importanti sono quelle delle famiglie delle vittime, che donano un ritratto profondo e sincero delle due ragazze.
Con il contributo di altre persone competenti in materia, come la criminologa forense Laura Pettler e Jim Clemente, ex profiler FBI, viene ricostruita la scena del crimine e la probabile dinamica del fatto, possibile anche grazie allo studio di foto dell’accaduto provenienti dai vari fascicoli dell’FBI. Spezzoni di giornali e titoli di articoli di cronaca sono mostrati per poter analizzare quanta importanza la stampa ha dato a quanto successo, evidenziandone gli errori principali che hanno reso impossibile il risolvimento del caso, sottolineato anche da agenti FBI come Irvin Wells, che si occupò della materia quasi vent’anni dopo i fatti.
Questa prima puntata è quindi caratterizzata da una narrazione solida ed articolata, donando un’analisi del caso ottima in grado di coinvolgere a pieno lo spettatore grazie alla presenza di materiale di repertorio arricchito da testimonianze essenziali e inedite. Le restanti si occuperanno dello studio dei seguenti omicidi e forse, dopo trent’anni, si potrà dare un volto al carnefice di questi terribili atti.