La volta buona

La volta buona recensione

La volta buona recensione film di Vincenzo Marra con Massimo Ghini, Francesco Montanari, Ramiro Garcia, Max Tortora e Gioia Spaziani

La volta buona, film drammatico scritto e diretto da Vincenzo Marra, racconta le vicende del lato oscuro del calcio seguendo la storia di Bartolomeo, un procuratore sportivo incapace di vivere una vita corretta e dai sani principi, lontano dal gioco d’azzardo e da affari fasulli, che lo portano a perdere i soldi e la famiglia; sempre alla ricerca della sua pepita d’oro, passa le giornate nei campetti della periferia di Roma sperando di trovare il nuovo Maradona, fino a che, un giorno, non riceve una telefonata dall’Uruguay da un vecchio socio in affari, Bruno, che gli segnala la presenza di Pablito, un ragazzino dalle capacità straordinarie. Per entrambi sembra essere la volta buona per dare una svolta alla propria vita, dato che Bartolomeo ha l’occasione di riprendersi tutto quello che ha perduto e Pablito può sperare in una vita migliore per sé e la sua famiglia.

Massimo Ghini e Ramiro Garcia
Massimo Ghini e Ramiro Garcia
Gioia Spaziani in La volta buona di Vincenzo Marra
Gioia Spaziani in La volta buona di Vincenzo Marra

La volta buona è un film con delle ottime basi, ma sviluppato in maniera non altrettanto ottima, purtroppo. Il cast è composto da attori del calibro di Massimo Ghini, Max Tortora, Francesco Montanari e Ramiro Tomas Garcia alle primissime armi nel ruolo di Pablito, che hanno saputo interpretare alla perfezione quel senso di frustrazione e tragicità che i personaggi si portano dietro durante il racconto.

Il tema affrontato ne La volta buona è molto importante perché rivela l’altra faccia della medaglia calcistica, quella in cui non si guadagnano milioni, ma anzi, si viene sfruttati senza nemmeno avere la certezza di raggiungere il successo e la tratta dei ragazzi a cui questo porta. Il regista ha affermato che la storia di Pablito non è molto lontana da quella del suo interprete Ramiro Tomas Garcia.

Massimo Ghini e Francesco Montanari
Massimo Ghini e Francesco Montanari
Gioia Spaziani in La volta buona di Vincenzo Marra
Gioia Spaziani

Ciò che delude è il modo in cui è stato affrontato l’argomento. La narrazione risulta estremamente diluita e carica di infinite inquadrature traballanti su paesaggi certe volte non proprio mozzafiato; anche le musiche che accompagnano alcuni passaggi sono davvero pesanti e ridondanti, talmente ingombranti nella loro ossessiva presenza da compromettere la piacevole fruizione dell’opera.

Inoltre, dopo quasi un’intera pellicola colma di pesantezza narrativa, il finale arriva all’improvviso, come una doccia gelata, e lascia lo spettatore incredulo e incapace di dargli un’interpretazione ben precisa.

Insomma, più che la volta buona sembra un’occasione mancata.

Sintesi

Il dramma scritto e diretto da Vincenzo Marra rivela l’altra faccia della medaglia calcistica, quella in cui non si guadagnano milioni, ma anzi, si viene sfruttati attraverso una vera e propria tratta di ragazzi che avranno tutt'altro che la certezza di raggiungere il successo. Pellicola dalle ottime basi, delude purtroppo nel suo sviluppo a causa di una narrazione estremamente diluita e pesante, di una colonna sonora ingombrante e di un finale di difficile interpretazione.

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