Le Mans ’66 – La grande sfida: recensione del film di James Mangold con Christian Bale, Matt Damon, Caitriona Balfe, Josh Lucas e Remo Girone
Nel corso della sua conferenza stampa in occasione della presentazione del film alla Casa del Cinema di Roma, James Mangold ha messo in chiaro un concetto: le corse automobilistiche posso essere estremamente noiose per i non-appassionati. Tanto il pubblico televisivo che guarda la corsa in TV quanto lo spettatore dal vivo dell’evento non possono infatti essere partecipi del vero ritmo che prova il pilota alla guida di una vettura per una distanza che oscilla tra il fisico e l’emotivo.
Vedere ma non toccare ed essere partecipe soltanto di una parte infinitesimale di tutto quello che poi confluisce in una gara professionistica ha rappresentato per il regista il velo da sollevare per liberare il potenziale di una materia narrativa con tanti punti di forza quanti ripidi precipizi. Non si può infatti parlare di una storia emotivamente forte tra due grandissimi piloti entrati nell’Olimpo delle corse senza mettere in mezzo ottani, carburatori, freni e aerodinamica.
Stranamente, visti i tempi, Mangold sceglie di puntare tutto sull’estetica per convincere il pubblico a guardare oltre le chiavi inglesi e i modellini ricostruiti a grandezza naturale ed entrare in comunione con l’essenza della corsa. Se la storia merita di essere raccontata, per essere compresa le immagini vibrano come il motore dei bolidi Ford e Ferrari che si danno concettualmente battaglia nel film.
Può capitare, però, che qualcuno non intercetti o ritenga sufficiente un impianto visivo per essere sedotto e si concentri principalmente sulla storia raccontata. C’è bisogno quindi di un’ancora forte, un catalizzatore per convincere chi guarda sulla forza di una sceneggiatura che tutto sommato non si sottrae da concetti come amore, amicizia e superamento dei limiti. Proprio per questo ci sono due interpreti formidabili come Christian Bale e Matt Damon, rispettivamente nei panni di Ken Miles e Carroll Shelby, ad assicurare allo spettatore che c’è qualcosa di speciale e non soltanto un classico racconto hollywoodiano.
Le Mans ’66 – La grande sfida è un film che merita di essere visto per l’attenzione con cui è stato prodotto e realizzato. All’interno del DCP riescono a coesistere cinema d’intrattenimento e cinema d’autore, narrazione classica ed estetica ricercata su livelli che si sfiorano e sovrappongono lasciando al fruitore il compito di scegliere fino a che punto spingersi lungo le oltre due ore di visione.