Ho conosciuto Olga quindici anni fa, un incontro fortunato che mi ha permesso di pubblicare ai tempi di Cinemovie.INFO molte delle sue eleganti e ricercate recensioni, critiche cinematografiche mai banali o sguaiate, talmente interessanti e accorte da gratificarmi ad ogni suo invio alla nostra vecchia casella di posta.
L’arrivo di una recensione di Olga era per me, ragazzo avido di cinema, qualcosa di speciale, da gustarmi in anteprima rispetto ai lettori.
Olga, dopo Paolo, è stata la prima persona che ho cercato di contattare quando il folle ed ambizioso progetto di MadMass.it iniziava a prendere forma, perché lei più di chiunque altro io abbia mai conosciuto possiede lo spirito critico, il gusto e la rara classe nella stesura di recensioni cinematografiche.
Olga, appassionata di cinema fin da bambina quando ad ogni nuova uscita correva nelle sale guidata ed accompagnata dal padre, nel 2014 ha scritto un libro prezioso, Le Recensioni di Olga, che racchiude molte (ma non tutte!) recensioni scritte durante un arco di dieci anni.
Le Recensioni di Olga è un invito alla riflessione sulla violenza che prende spunto dai film recensiti, apparsi sugli schermi agli inizi del nuovo millennio.
Ben cento le recensioni presenti nella rassegna, che si presenta come una guida utile per approfondire il tema della violenza e capire se essa sia l’unico strumento o meno per raggiungere il potere, a qualsiasi livello e a qualunque costo.
Istinti primordiali di conservazione, di affermazione, di orgoglio, di conquista, di difesa, generano la violenza che ci vede quotidianamente attori attivi o passivi.
Crash – Contatto Fisico (2005), Il Nastro Bianco (2009), Il Nemico alle Porte (2001), Il Pianista (2002), Il Segreto di Vera Drake (2004), In the Cut (2004), Le Chiavi di Casa (2004), Lars e una ragazza tutta sua (2007), Le Vite degli Altri (2007), Mare Dentro (2004), Match Point (2006), Milk (2009), Monster (2004), Nella Valle di Elah (2007), One Hour Photo (2002), Onora il Padre e la Madre (2008), Parla con Lei (2002), Piccoli Affari Sporchi (2003), Prendimi l’Anima (2003), Quando sei nato non puoi più nasconderti (2005), Sogni e Delitti (2008), The Reader (2009), Tutti i Santi Giorni (2012), Viaggio a Kandahar (2001): sono davvero tante le bellissime recensioni di Olga che mi riaffiorano in mente dopo averne letto poche righe, a testimonianza di una rara maestria nello scrivere e nel trasmettere pensieri ed emozioni.
Difficile sceglierne una preferita, direi forse Mare Dentro e Le Vite degli Altri. E con una citazione di Olga tratta dalla sua recensione di Mare Dentro mi piace chiudere questo post dedicato al suo amore sconfinato per il cinema, consigliandovi infine caldamente di leggere Le recensioni di Olga, volume che potere acquistare su IlMioLibro.
Avere il Mare dentro significa essere più liberi, curiosi, aperti alle esperienze, ma radicati negli affetti. Quella massa liquida infinita, dinamica, di colori stupefacenti a seconda della luce, è una radice che ti fa dire “Sono una persona di mare”. Si tratta di un’appartenenza che dura una vita, anche se impari ad amare profili dolci o aguzzi di colline e di monti. Il mare è anche un nemico insidioso, un amante che può tradirti in un attimo e, come ti ha dato la vita da spirito libero, può togliertela nella maniera più cruda. (Olga Di Comite, Mare Dentro)