Les miens recensione film di Roschdy Zem con Sami Bouajila, Roschdy Zem, Meriem Serbah, Maïwenn, Rachid Bouchareb, Abel Jafrei e Nina Zem
Al suo sesto film da regista, Roschdy Zem costruisce un’affascinante commedia, in cui vengono indagate le contraddizioni della famiglia. Senza risultare presuntuoso negli intenti, il regista di origini marocchine trova con Les miens un fecondo ibrido tra commedia e dramma, utilizzando un particolare evento come perno drammaturgico della vicenda.
Un grave incidente trasformerà la personalità di un componente della famiglia, che inizierà a squarciarne pian piano i numerosi veli di ipocrisia. Nella gestione di questo espediente narrativo, Zem manifesta un’invidiabile varietà di registri, passando senza soluzione di continuità dal dramma alla commedia comica. In realtà Le miens non passa da frivola commedia brillante a dramma impegnato, ma si trasforma in una commedia ricca di significati. Il messaggio del film non è né particolarmente profondo né tantomeno originale ma, grazie all’efficacia delle interpretazioni e soprattutto alla bontà della caratterizzazione dei personaggi, l’opera ottiene un coinvolgimento emotivo utile a seguirne l’evoluzione con crescente interesse.
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In effetti, sembra banale, ma quello dell’intrattenimento emotivo è da sempre un terreno scivoloso per un autore: siamo abituati a considerare il cinema leggero come un prodotto culturalmente inferiore rispetto a quello impegnato e, tale pregiudizio, alberga anche negli stessi autori. È consuetudine trovarsi davanti a opere cinematografiche in cui, l’esigenza di conquistare la medaglietta di “cinema d’autore”, rischia di soppiantare totalmente il necessario ritorno emotivo che un film dovrebbe garantire. Questo Les miens non ha paura di emozionare con efficacia e semplicità, non teme di perdere la sopracitata medaglietta culturale, perché non si è mai messo in fila per ottenerla. Il risultato è semplicemente un film piacevole, che fa riflettere senza particolare impegno, ma soprattutto emoziona svolgendo con intelligenza quei banali compiti, troppe spesso sottovalutati: scrivere con chiarezza i personaggi, farli interagire attraverso dinamiche credibili, muovendosi tra commedia e dramma per far rendere frizzante l’immedesimazione nei protagonisti.
È evidente che, quando questi elementi si amalgamano ad un particolare approfondimento dei temi, si è di fronte ad un capolavoro, tuttavia, cosa scegliereste tra una pellicola coinvolgente ma superficiale e una noiosa ma culturalmente complessa? Noi non abbiamo dubbi e scegliamo l’agrodolce divertimento di Les miens.
