Life in 24 Frames a Second recensione documentario di Saw Tiong Guan con Lav Diaz, John Woo, Anurag Kashyap e Rithy Panh al Far East Film Festival 23
Cosa fare quando il proprio documentario rischia di non vedere la luce a causa del fallimento della società che lo sta post-producendo? Per informazioni chiedere a Saw Tiong Guan, regista malaysiano che ha visto per un attimo naufragare il suo Life in 24 Frames a Second a causa della pandemia e ha deciso di puntare tutto sul fai-da-te. D’altronde un’opera che racchiude le interviste di maestri del cinema orientale non poteva essere abbandonata senza tentare il tutto per tutto.
Lav Diaz, John Woo, Anurag Kashyap, Rithy Pan hanno acquisito uno status cinematografico di altissimo livello, valicando i confini di Filippine Hong Kong, India e Cambogia e imponendosi all’attenzione del pubblico e della critica di tutto il mondo. Non è solo una questione di premi conquistati e kermesse visitate, ma più che altro di spaccati completamente diversi dalle industrie dell’immagine che siamo abituati a frequentare. A parlare, per una volta, non sono i loro film ma le storie personali fatte di difficoltà estreme e per certi versi inconcepibili in questo angolo di mondo.
E’ possibile immaginare il cinema e la vita come due comparti distinti e separati? Le sfumature e i contesti sono necessariamente diversi, ma la risposta è univoca: la materia che viene filmata dalla macchina da presa viene sempre rubata in un modo o nell’altro dalla quotidianità. Si fa cinema per sopravvivere, per esorcizzare gli stenti e le angherie della vita e per combattere il sentore di morte che aleggia più cupo in alcune zone del mondo. Ecco allora spiegata l’ostinazione di un avvocato con la passione per il cinema nel portare a termine la propria missione, senza nessun interesse economico – tutti gli incassi generati dal film verranno devoluti devoluti a enti di beneficenza per bambini – e con il solo ausilio delle proprie forze: seguire il cinema fino alle sue diverse fonti con pazienza e ammirazione per comprenderne l’essenza.
Life in 24 Frames a Second, presentato in anteprima mondiale al Far East Film Festival 23, esplora le origin stories di autori che con la macchina da presa hanno stretto un legame che va oltre la mera professione, trasformandolo nella vita stessa.