Il “viaggio dell’eroe” è, in tutte le favole, quel percorso quasi obbligato che consente al protagonista di superare prove e confronti col mondo esterno per conquistare una nuova consapevolezza di sé… ma, dopo anni di principi senza macchia e senza paura ci chiediamo: è valido anche per la donna?
Disney propone la versione cinematografica del classico del balletto, reso celebre dalla musica di Tchaikovsky.
Lo Schiaccianoci e i Quattro regni viene definito un fantasy di formazione al femminile. E, in effetti, gli elementi ci sono tutti: Clara Stahlbaum (Mackenzie Foy), la nostra protagonista, perde la mamma e insieme ad essa la fiducia in sé stessa e la capacità di riconoscersi come donna.
Per ritrovarsi dovrà rispondere alla chiamata all’avventura che le verrà direttamente dal suo Mentore, il misterioso inventore alias padrino Drosselmeyer, che tesserà per lei una sorta di filo d’Arianna che le permetterà di “uscire da se stessa” e dal dolore e la solitudine nella quale si era rifugiata per riscoprire la fantasia ed il coraggio.
Certo del balletto originale e della storia di E. T. Hoffman Lo schiaccianoci e il re dei topi sono rimasti solo l’ispirazione ed i personaggi, con un ribaltamento piuttosto insolito di bene e male… parafrasando Shakespeare – ma vi avverto, potrei spoilerare – potrei dire che ne Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni “il bello è brutto e il brutto è bello”.