Chissà se le feroci critiche ricevute da Denis Villeneuve per Blade Runner 2049 e da Rian Johnson per Star Wars sembreranno amichevoli rimbrotti, se davvero si materializzerà lo Star Trek diretto da Quentin Tarantino. Forse i Trekkers sono più abituati a voci diverse che si prendono cura della loro galassia? O il profilo di Tarantino è tale che nessuno si azzarderà a contestarlo? Ma se l’apparizione della prima parolaccia pronunciata in uno Star Trek lo scorso ottobre (nella serie Star Trek: Discovery) ha destato non poco scalpore, cosa succederà per un intero film che si preannuncia vietato ai minori?
La condizione posta dall’autore di Kill Bill per garantire la propria partecipazione al progetto è, appunto, la libertà di realizzare un film ‘rated R’, cioè, approssimativamente, vietato ai minori di 17 anni non accompagnati.
Sebbene l’idea originale per il film venga dallo stesso Tarantino, che l’ha proposta a J.J. Abrams e alla Paramount, Deadline dà la notizia che la sceneggiatura – a differenza delle altre opere del regista – verrà scritta da Mark L. Smith, autore di svariati horror e di The Revenant – comunque non uno scrittore di favole.
Permetteteci di rimanere scettici sulla realizzazione di questo progetto, almeno per quanto riguarda la permanenza di Quentin al posto di comando.
In ogni caso, Tarantino deve ancora girare il suo nono film (sull’estate del 1969 e i delitti di Charles Manson), e ricordiamo la promessa/minaccia di limitare la propria carriera a dieci film (e Death Proof? E un quarto di Four Rooms? Contano?).