Esattamente 56 anni fa si teneva l’anteprima di uno dei film più iconici di sempre: Mary Poppins. Nel suo anniversario ricordiamo il classico con Julie Andrews
Il 27 agosto 1964 si tenne l’anteprima di Mary Poppins al Grauman’s Chinese Theatre di Los Angeles. Il film, diretto da Robert Stevenson, è basato sulla serie di romanzi della scrittrice australiana naturalizzata britannica, Pamela Lyndon Travers.
Mary Poppins fu un vero traguardo che Walt Disney raggiunse dopo aver passato anni a cercare di convincere la scrittrice a concedere i diritti alla casa di produzione. Si tratta inoltre di uno dei primi lungometraggi a mescolare personaggi reali ad animazione classica.
La storia è arcinota: ci troviamo nella Londra dei primi anni del Novecento, in Viale dei Ciliegi 17. Conosciamo subito la famiglia Banks: il padre George lavora in banca ed è un uomo integerrimo, soprattutto per quanto riguarda l’educazione dei suoi figli; Winifred è sua moglie, una giovane suffragetta che lotta per i diritti delle donne; infine ci sono Jane e Michael, i loro figli, piccole pesti che fanno scappare tutte le tate assunte dai genitori.
Dopo l’ennesima scappata via, arriva Mary Poppins con la sua magia. Mary Poppins è una tata “praticamente perfetta sotto ogni aspetto”, che educa i bambini, pur facendoli divertire. Così ecco i piccoli Banks riordinare la stanza magicamente cantando oppure entrare dentro un quadro nel bel mezzo di un parco pubblico.
Quella che, agli occhi di un bambino, potrebbe sembrare una storia divertente, ricca di canzoni e divertimento, sul senso della famiglia, nasconde un significato ancora più profondo. Quando si è piccoli si pensa che Mary Poppins sia arrivata per poter salvare i bambini da un padre troppo rigido e fin troppo assente per colpa del lavoro. In realtà, la verità è un’altra ed è stata raccontata nel film Saving Mr. Banks del 2013.
Nella pellicola assistiamo alla diatriba infinita tra Walt Disney e Pamela Lyndon Travers: il celebre papà di Topolino voleva assolutamente ottenere i diritti dei libri per poterne fare un film, mentre la Travers non voleva che la sua storia fosse banalizzata con animali parlanti e canzoni stupide e stucchevoli.
Da questo biopic che racconta la storia dei diritti di Mary Poppins, veniamo a conoscenza di un’altra chiave di lettura che ci fa aprire gli occhi sulla sua vera storia.
La celebre tata entra nella vita della famiglia Banks non tanto per salvare i due bambini dal padre assente, ma per salvare quest’ultimo da una vita troppo dedita al lavoro, riportandolo alla realtà e facendogli realizzare l’importanza di godersi la propria famiglia.
La storia raccontata nei libri della Travers ricalca la sua vita: quando la scrittrice era solo una bambina perse il padre tanto amato, per colpa dell’alcol.
I suoi romanzi sono stati una sorta di valvola per sfogare il suo dolore e immaginare una realtà alternativa nella quale una tata magica avrebbe potuto salvare la situazione. Proprio per questo la Travers non voleva che la sua storia fosse banalizzata da Walt Disney.
Walt Disney tentò per oltre vent’anni di ottenere i diritti di Mary Poppins, riuscendoci solo nel 1961, anche se la scrittrice s’impose per avere il potere di approvare o meno la sceneggiatura.
Così come vediamo in Saving Mr. Banks, la produzione del film fu tutt’altro che facile: la scrittrice era contraria all’addolcimento del carattere di Mary Poppins (che nei suoi libri era molto più dura e severa), criticò anche l’utilizzo delle canzoni (diventate ormai iconiche) e l’uso dell’animazione per alcune parti della pellicola.
Tutte le riprese del film sono state fatte negli Walt Disney Studios di Burbank, in California, dove sono stati ricostruiti i vari scenari di Londra.
Nelle vesti dei protagonisti sono stati scelti Julie Andrews, nel ruolo di Mary Poppins, e Dick Van Dyke per il ruolo di Bert, il simpatico spazzacamino, attore però considerato inadatto al ruolo dalla scrittrice.
Il cast è completato da David Tomlinson (George Banks), Glynis Johns (Winifred Banks), Karen Dotrice (Jane Banks) e Matthew Garber (Michael Banks).
All’anteprima del film la Travers non fu invitata ma, nonostante ciò, la scrittrice si presentò comunque e, nell’after-party, criticò duramente la parte animata del film.
Mary Poppins ebbe un grandissimo successo in tutto il mondo, incassando 31 milioni di dollari solo in Nord America nella sua edizione iniziale.
Agli Oscar del 1965 ottenne 13 nomination e vinse 5 Oscar: miglior attrice protagonista per Julie Andrews, miglior montaggio, migliori effetti speciali, migliore colonna sonora per i fratelli Sherman e miglior canzone per Chim Chim Cher-ee.
Mary Poppins ha significato tantissimo per la generazione cresciuta a “pane e Disney”
Se, con gli occhi di un bambino, rimaniamo affascinati da questa tata magica che riporta ordine e armonia nella famiglia Banks, non possiamo che pensare a Saving Mr. Banks e avere un quadro generale molto più commovente: un padre troppo impegnato con il lavoro, che si perde i suoi figli che crescono, una situazione che può essere familiare per molti di noi, toccando dei tasti delicati. Ed è così che un classico degli anni Sessanta assume un altro volto, dandoci un’interpretazione diversa da quella che avevamo in origine.
Vediamo alcune curiosità sul film
- La Travers, come visto, non è stata la persona più semplice del mondo con cui lavorare, ma su una cosa era categorica: il film non avrebbe dovuto insinuare nulla su una presunta storia d’amore tra Mary Poppins e Bert;
- Prima di scegliere Julie Andrews, il regista prese in considerazione Angela Lansbury, Mary Martin e Bette Davis;
- Walt Disney vedeva Mary Poppins come il massimo successo della sua carriera, per questo presenziò all’anteprima del film e ciò non avveniva dal 1937, quando venne presentato Biancaneve e i sette nani;
- I piccoli interpreti di Jane e Michael credevano veramente alla magia e il regista decise di mantenere il segreto, anche quando Mary Poppins tirava fuori oggetti di ogni tipo dalla sua borsa.
E voi, quanto amate e quali ricordi avete di Mary Poppins? Fatecelo sapere nei commenti e sui nostri canali social!