Messaggi da Elsewhere recensione serie TV Amazon Prime Video di Jason Segel con Jason Segel, Sally Field, Eve Lindley, Richard E. Grant e André Benjamin
Voi siete Peter. Peter è voi. Avrete il coraggio di abbandonare tutte le vostre certezze e immergervi nel mondo di Messaggi da Elsewhere? La serie disponibile su Amazon Prime Video è basata sul documentario The Institute che racconta la storia del JeJune Institute, un gioco di realtà aumentata svoltosi a San Francisco nel 2013 che ha visto il mondo reale utilizzato come scenario. La narrazione viene portata avanti attraverso più strumenti per fornire una storia che si snoda attraverso le azioni dei giocatori.
Messaggi da Elsewhere è una creazione di Jason Segel in quasi ogni sua parte: è uno dei quattro giocatori protagonisti, dirige alcuni episodi ed è anche produttore della serie. Oltre Segel, nel ruolo di Peter, i protagonisti sono interpretati da Sally Field, nel ruolo di Janice, Eve Lindley, che dà vita a Simone, e André Benjamin, nel ruolo di Fredwynn.
Ognuno di loro è protagonista di un episodio che ne racconta la personalità, permettendo così allo spettatore di farsi un’idea sul perché siano stati scelti per partecipare al gioco.
L’obiettivo è ritrovare Clara (Cecilia Balagot): non è ben chiaro all’inizio chi sia (verrà presentata più avanti), ma ai protagonisti è richiesto di trovarla, seguendo gli indizi e facendo attenzione ai possibili nemici che verranno incontrati sul cammino.
É tutto qui? O dietro la ricerca di Clara si nasconde la ricerca di ognuno di noi? La ricerca di qualcosa che ci faccia sentire vivi, che smuova il nostro cuore e la nostra mente. Un senso di creatività, di appartenenza, ma allo stesso tempo di distacco dalla quotidianità ripetitiva.
Ci viene chiesto di impersonarci in Peter, presentato come una persona triste che non riesce a smuovere la sua routine, che fatica a trovare un po’ di colore in quella vastità di grigio.
Messaggi da Elsewhere lancia un messaggio forte, di speranza, che viene confezionato in un pacchetto dall’estetica coinvolgente – meravigliosa la fotografia della serie curata da D.J. Stipsen, Glenn Brown e Jakob Ihre – e allo stesso tempo leggermente disturbante e curiosa. Non cercate di risolvere il mistero subito, lasciatevi trasportare, un episodio alla volta, e immergetevi completamente in questo mondo surreale, creativo e quasi magico.