Michael Jackson biopic: il produttore di Bohemian Rhapsody e del biopic sui Bee Gees Graham King si assicura i diritti del film biografico sul Re del Pop
Il successo di Bohemian Rhapsody sembra aver scoperchiato il vaso di Pandora dei biopic musicali liberando l’amore e l’attenzione sopita di Hollywood per i grandi divi della storia della musica. Il connubio tra cinema e musica ha risvegliato l’amore dei fan per Freddie Mercury e rinnovato quello per Elton John in Rocketman, e verosimilmente riporterà in auge il mito immortale di David Bowie con Stardust, per non parlare dei Bee Gees e di Baz Luhrmann che racconterà il Re del Rock and Roll Elvis Presley, interpretato da Austin Butler.
Con Freddie Mercury e Elvis Presley ormai già assicurati, a meno di improbabili sequel di Bohemian Rhapsody, e con la musica di Frank Sinatra non disponibile per volontà degli eredi che hanno fatto definitivamente tramontare il progetto di Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio, onestamente e non ce ne vogliano i fan di altre fazioni, manca soltanto un Re all’appello, o meglio il Re, il Re del Pop Michael Jackson.
L’artista che ha segnato il maggior successo commerciale di tutti i tempi vendendo oltre un miliardo di copie dei sui album in tutto il mondo, lasciando un’incommensurabile eredità musicale ed influenzando la cultura popolare per oltre quarant’anni in vita e continuando anche dopo la morte, ha iniziato ad esibirsi a soli cinque anni con i Jackson 5 fino al successo mondiale a soli 24 anni con l’album Thriller, per poi diventare il più grande mito della storia della musica, l’artista più premiato della storia, unica personalità a fare parte contemporaneamente della Rock and Roll Hall of Fame, della Songwriters Hall of Fame e della Dance Hall of Fame, unico solista nella storia a conquistare con 14 singoli il primo posto in classifica negli Stati Uniti.
Ucciso a soli cinquant’anni dal suo medico personale Conrad Murray, rinchiuso nella prigione dorata di Neverland in balia dell’avidità e della spietatezze della sua corte, l’infelice vita privata di Michael Jackson è un dramma dalle proporzioni sconfortanti, dalle violenze fisiche e i maltrattamenti subiti in tenera età dal padre violento ai problemi di salute che ne hanno minato l’aspetto, essenziale per una rockstar costantemente sotto i riflettori, fino alle famigerate false accuse di pedofilia e false dichiarazioni processuali dei suoi accusatori, disperati, truffatori e imbroglioni dei quali Jackson si circondava ingenuamente in maniera avventata, finendo comunque per essere completamente assolto.
A pochi mesi dal suo assassinio Sony distribuì This Is It, il documentario sulle prove dei concerti di MJ previsti a Londra che non hanno mai visto la luce, che ha incassato 261 milioni di dollari rivelandosi il più grande incasso di sempre per un documentario, il che fa intuire le proporzioni dell’evento mediatico che scatenerà il biopic su Michael Jackson, i cui diritti sono stati acquisiti da Graham King, già produttore di Bohemian Rhapsody e del prossimo biopic sui Bee Gees, e che sarà scritto da John Logan, 3 nomination agli Oscar per Il Gladiatore, The Aviator e Hugo.
La leggenda del Re del Pop sta per tornare sul grande schermo.