La classifica Top 10 dei migliori film e la Top 5 migliori serie TV del 2021 secondo la redazione di MadMass.it: i vincitori dei Maddy Awards 2021 5a Edizione
In un’annata che in termini di attese disilluse non si è purtroppo discostata come si sperava dal sentimento diffuso di smarrimento del 2020, mentre l’incertezza sembra aleggiare sui prossimi provvedimenti tesi a contenere l’epidemia che continua a divampare tra varianti sempre più contagiose e conta dei pass vaccinali, le sale stentano ancora a ripartire e il pubblico sembra sempre più ancorato al divano di casa e ai suoi compromessi artistici, giungiamo alla fine del 2021 con una stagione cinematografica e televisiva che ha comunque testimoniato un’ondata di rinnovamento sia attraverso nuovi volti che fenomeni mediatici e ripreso vigore grazie alle grandi vetrine festivaliere, dal Festival di Cannes alla Mostra del Cinema di Venezia.
Il 2021 è anche l’anno della conferma del nostro magazine MadMass.it, che con oltre mezzo milione di visitatori al mese si afferma come il primo magazine verticale ed indipendente di cinema in Italia e tra i più seguiti del nostro Paese.
Anche per i Maddy Awards è dunque tempo di riconferme: giunti alla quinta edizione, ben 51 tra critici cinematografici, giornalisti e redattori sono stati chiamati al voto per eleggere i migliori film e le migliori serie TV dell’anno, a coronamento di un percorso editoriale che ci permettiamo di definire virtuoso in termini di qualità dei contenuti e attenzione al settore e all’autorevolezza della cinesfera digitale che contribuiamo a ridefinire in meglio.
Nel ringraziarvi per la vostra sempre crescente attenzione e fiducia che speriamo possa aiutarci a scalare le montagne più impervie, scopriamo insieme chi succede nell’albo d’oro dei migliori film a La La Land (2017), Tre manifesti a Ebbing, Missouri (2018), The Irishman (2019) e Jojo Rabbit (2020), e delle migliori serie, miniserie o speciali TV a La regina degli scacchi (2020), con la classifica Top 10 dei migliori film e la Top 5 delle migliori serie TV del 2021 secondo la redazione di MadMass.it. Buon viaggio!
MIGLIORI FILM 2021
La classifica dei Maddy Awards 5a Edizione
10. Un altro giro (Movies Inspired/Medusa Film)
Miglior film internazionale agli Oscar e ai BAFTA 2020, miglior film europeo European Film Awards, un remake hollywoodiano già in cantiere con Leonardo DiCaprio produttore e magari interprete, l’ultima opera di Thomas Vinterberg, fondatore insieme a Lars Von Trier del Dogma 95, rafforza la superiorità della scuola cinematografica danese in Europa con un’opera autentica e trascinante tra filosofia e psicoanalisi, un inno alla libertà nella ricerca della decisione migliore e una celebrazione della vita pura, priva di retorica.
Un altro giro, di cui potete leggere la nostra recensione, è anche la consacrazione definitiva di Mads Mikkelsen, scritturato successivamente sia in Indiana Jones 5 che Animali fantastici – I segreti di Silente.
9. Una donna promettente (Universal Pictures)
La potente opera d’esordio di Emerald Fennell, premio Oscar alla migliore sceneggiatura originale, la magnetica e disturbante Carey Mulligan in un’interpretazione sontuosa – additata da Variety come non abbastanza “sensuale” in un articolo che ha suscitato scandalo e scalpore, avvalorandone se possibile ancor di più le tematiche – per un’opera che sovverte le regole del rape & revenge e denuncia la rape culture e il victim blaming.
Vi lasciamo alla recensione di Una donna promettente, un film che, per quanto non amiamo l’etichetta, definire “necessario” sembra apparire opportuno.
8. Qui rido io (01 Distribution)
La storia della commedia e il teatro da Scarpetta e De Filippo a Mario Martone: impregnato di arte e di storia, il cinema di Qui rido io è fatto di contaminazioni di linguaggio, innovazioni e devozione ai classici, impreziosito dall’eccelsa interpretazione di Toni Servillo, premiato come migliore attore alla 78esima Mostra del Cinema di Venezia.
La Napoli quanto mai presente di Mario Martone entra prepotentemente nella nostra classifica dei migliori film italiani dopo aver conquistato le tanto rare quanto ambite 5 stelle di MadMass.it.
7. The Last Duel (20th Century Studios)
Il maestro Ridley Scott realizza un’opera molto più cross-generazionale di quanto egli stesso pensi – il regista di Blade Runner e Aliens ha accusato i millennial di essere disinteressati a tutto ciò che non passi sul display dei loro smartphone, in seguito agli incassi tiepidi in sala del suo kolossal – tesa, potente, straordinariamente interpretata da Jodie Comer e Adam Driver, con un buon Matt Damon e un sorprendente Ben Affleck, che, non meno di Una donna promettente, denuncia ieri come oggi la cultura dello stupro, la visione maschilista e l’oggettificazione sessuale della donna.
Non un capolavoro come The Martian, ma The Last Duel – la recensione – si rivela un film ambizioso che, come accennato pocanzi, ha invece raggiunto un vasto pubblico trasversale grazie alla distribuzione quasi immediata su Disney+, tanto da dover far riflettere sull’efficacia degli sforzi profusi da 20th Century Studios e Walt Disney Pictures nell’accompagnarne la distribuzione in sala.
6. Il potere del cane (Netflix/Lucky Red)
Basandosi sul romanzo di Thomas Savage, Jane Campion scrive e dirige un melodramma western sontuoso, teso e ricco di sonorità avvolgenti, un enigmatico gioco al massacro tra personaggi in chiaroscuro e dai ruoli cangevoli, alternando e dosando sapientemente un cast brillante al suo meglio: Benedict Cumberbatch è quanto mai vibrante quando recita allontanandosi dal Marvel Cinematic Universe, Jesse Plemons è enorme nel reggere la prima parte del racconto, bene anche Kirsten Dunst e Kodi Smit-McPhee laddove invece ad essere assai sacrificata è Thomasin McKenzie.
Il potere del cane si afferma tra i pochi grandi film originali di sempre nell’ancor breve esperienza di Netflix come major, insieme a The Irishman e Roma, sinuoso nelle sue diramazioni narrative e graffiante nelle tematiche, dall’alcolismo all’omosessualità, dal machismo alla discriminazione di classe, genere e sesso. Eppure non a tutti è piaciuto.
5. The Father (BiM Distribuzione)
Al giro di boa, lo struggente e dirompente ritratto della senilità e dell’Alzheimer dipinto da Florian Zeller, scrittore e drammaturgo al suo esordio al cinema culminato con l’Oscar alla migliore sceneggiatura non originale, dove porta in scena la sua opera teatrale Le Père.
Attraverso un dramma da camera The Father – la recensione – racconta la famiglia, quella vera con le sue crisi e dinamiche, ed il ritratto vivido e devastante di un padre ammalato che perde il contatto con la realtà e si irrigidisce sgradevolmente nei suoi comportamenti, mostruosamente interpretato da Anthony Hopkins, nuovamente premio Oscar alla migliore interpretazione maschile a quasi trent’anni da Il silenzio degli innocenti.
4. Titane (I Wonder Pictures)
Vincitore della Palma d’Oro all’ultimo Festival di Cannes, la seconda opera cinematografica scritta e diretta da Julia Ducournau mostra un grande potenziale parzialmente inespresso nel tradursi compiutamente sullo schermo, partendo dall’oggettofilia e i rimandi a Jumbo di Zoé Wittock fino alla trasfigurazione fisica della protagonista Agathe Rousselle, con in mezzo un fantastico Vincent Lindon e una connessione sentimentale ed emozionale tra i due protagonisti che va oltre il sangue, la razionalità e la scienza.
Un’opera che, seppur non pienamente espressa né in perfetto equilibrio, si rivela audace e coraggiosa proprio come la sua visionaria autrice. Recensito in anteprima al Festival di Cannes, Titane sfiora il podio dei Maddy Awards 2021.
3. Drive My Car (Tucker Film)
C’è tanta vita nel capolavoro di Ryūsuke Hamaguchi, premiato a Cannes per la migliore sceneggiatura di Drive My Car e a Berlino con il Gran Premio della Giuria assegnato a Il gioco del destino e della fantasia.
Il nuovo maestro giapponese del realismo umanistico conquista il gradino più basso del podio dei Maddy Awards 2021 con un’opera dalla profondità assoluta, estremamente vera quanto misurata, matura ed elegante nella forma e nei contenuti, in grado di ammaliare tutti coloro che si sono donati la visione di Drive My Car grazie a Tucker Film, con la certezza che nei prossimi mesi anche il grande pubblico ne scoprirà l’assoluto valore.
La recensione di Drive My Car.
2. Dune (Warner Bros.)
Il miglior blockbuster della stagione, capace di attirare il grande pubblico sia in sala che in streaming, forte di un romanzo amatissimo e senza tempo, del cinema alto di Denis Villeneuve e di un cast strepitoso, a partire dal nuovo golden boy di Hollywood Timothée Chalamet passando poi per Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Zendaya, Javier Bardem, Josh Brolin, Stellan Skarsgård, Jason Momoa e Dave Bautista, in una coralità finalmente funzionale alla narrazione e in grado di donare valore aggiunto ad una pellicola sofisticata e dai toni elevati della narrazione, seppur misurata nell’impianto visivo, al servizio di un genere tanto affascinante quanto bistrattato.
Grazie alla sua maggiore visibilità Dune – la recensione – riesce in extremis a superare Drive My Car, conquistando così il secondo gradino del podio ai Maddy Awards 2021.
Il miglior film del 2021 che succede a La La Land (2017), Tre manifesti a Ebbing, Missouri (2018), The Irishman (2019) e Jojo Rabbit (2020) aggiudicandosi lo scettro dei Maddy Awards 2021 5a Edizione è…
1. È stata la mano di Dio (Netflix/Lucky Red)
Un autentico plebiscito per il regista napoletano Paolo Sorrentino, già premio Oscar per La grande bellezza, che con È stata la mano di Dio si aggiudica per no contest il titolo di miglior film del 2021 per la redazione di MadMass.it, per la prima volta in cinque edizioni assegnato ad un film italiano, votato da 51 tra critici cinematografici, giornalisti e redattori che ne hanno premiato l’opera forse più intima e personale, immersa nella sua Napoli tra sogni e speranze, bellezza ed immutabilità.
In una stagione cinematografica che a sensazione ha visto prevalere il grande cinema internazionale su quello statunitense, i Maddy Awards sembrano sostenere la predetta tesi non menzionando nessun filmmaker americano bensì premiando due registi italiani (Paolo Sorrentino e Mario Martone), un canadese (Denis Villeneuve), un giapponese (Ryūsuke Hamaguchi), due francesi (Julia Ducournau e Florian Zeller), due inglesi (Ridley Scott e Emerald Fennell), un neozelandese (Jane Campion) e un danese (Thomas Vinterberg), con tre registe donne su dieci.
Con la speranza che anche gli Oscar 2022 continuino a guardare all’estero, mentre, soltanto stavolta, il nostro magazine pare essersi dimenticato di Steven Spielberg – West Side Story è stato presentato tardi ai media digitali e il musical sembra non riuscire a farsi amare particolarmente nel nostro Paese – e Nomadland di Chloé Zhao non ha conquistato i cuori di molti, nonostante l’ampia distribuzione su Disney+.
MIGLIORI SERIE TV 2021
La classifica dei Maddy Awards 5a Edizione
5. Midnight Mass (Netflix)
La migliore serie dell’anno per alcuni, il peggior Mike Flanagan per altri, Midnight Mass riesce ad acciuffare l’ultima posizione disponibile in classifica – a scapito di altre meritevoli produzioni subito dietro come Scene da un matrimonio (Sky), Ted Lasso 2 (Apple TV+), It’s a Sin (StarzPlay) e Omicidio a Easttown (Sky) -, attraverso un’opera intima e personale dalla scrittura profondissima con cui Flanagan esplora con audacia i grandi temi della fede, del fanatismo e dell’interpretazione del male, tra orrore, morte e omaggi a Stephen King.
Immensa l’interpretazione di Hamish Linklater. Vi lasciamo alla recensione.
4. Maid (Netflix)
Molly Smith Metzler si ispira al caso letterario di Stephanie Land per raccontare la vita vera immersa nel ritratto spietato del Paese a Stelle e Strisce dove non esiste solo l’opulenza, na anche la povertà, fatta di dignità, forza e coraggio. Meravigliosa Margaret Qualley, interprete di quella che è diventata la miniserie più vista di sempre su Netflix, superando proprio la serie trionfatrice della prima edizione dei Maddy Awards dedicati anche alle serie, La regina degli scacchi. La recensione di Maid.
3. WandaVision (Disney+)
Aspettando Mephisto: tra fan service ed intrattenimento, spunti godibili e narrazione dilatata, l’origin story di Scarlet Witch creata da Jac Schaeffer fonde con coerenza vita da sitcom ed esigenze narrative dell’universo cinematografico di appartenenza puntando ancora una volta sulla forza e sulla percezione del brand Marvel, concludendosi nel più familiare dei modi tra scontri supereroistici e hype in pieno Marvel Cinematic Universe.
Sugli scudi i due deliziosi protagonisti, Elizabeth Olsen e Paul Bettany, e la strepitosa e amatissima Kathryn Hahn, in attesa della serie tutta sua. La recensione di WandaVision.
2. Strappare lungo i bordi (Netflix)
L’anima romana della redazione di MadMass.it serra i ranghi e porta fin quasi al trionfo Strappare lungo i bordi, la prima serie animata del fumettista italiano di origini francesi Zerocalcare che, nella sua naturale evoluzione artistica, porta sul piccolo schermo linguaggio, stile e personaggi del suo amatissimo universo narrativo, in grado di sdoganare ed aprire al grande pubblico italiano le graphic novel, prima di lui relegate alle nicchie di amanti dei maestri della letteratura illustrata come Alan Moore, Neil Gaiman e Frank Miller. Al di là del fenomeno popolare tutto italiano, a colpire è l’acume, la saggezza e l’amara, terribile verità con cui Zerocalcare ritrae la realtà della generazione perduta di oggi di adolescenti e giovani adulti, al cospetto di un futuro sempre più incerto e privo dei punti di riferimento di cui potevano godere le generazioni precedenti, che magari hanno goduto almeno a metà. La recensione di Strappare lungo i bordi.
Succedendo a La regina degli scacchi (Netflix), trionfa come migliore serie TV dell’anno ai Maddy Awards 2021 5a Edizione…
1. Squid Game (Netflix)
La serie TV Netflix più vista di sempre con 111 milioni di spettatori, enorme nel successo ma anche nelle intenzioni, derivativa ma con intelligenza, una miscela brutale di violenza e critica sociale elevata da una solida visione e un’estetica autoriale: show molto più maturo di quello che si potrebbe pensare dall’hype prevalentemente scaturito e diffuso dal target preadolescenziale preda delle challenge su TikTok, Squid Game riesce nell’ardua impresa di fare presa sull’Occidente, in molti Paesi come l’Italia addirittura senza alcun doppiaggio.
Battle Royale diverso dai suoi predecessori, più crudo e pessimista che grottesco o surreale, sicuramente derivativo per temi dalla corrente recente del cinema sudcoreano, da Parasite al meglio di Snowpiercer che viene ulteriormente elevato, Squid Game presenta un cast talentuoso – Lee Jung-jae, Lee Byung-hun, Park Hae-soo, HoYeon Jung e Oh Yeong-su – ed innesta elementi visionari più o meno intenzionali da The 100 piuttosto che La casa di carta, costruendo una narrazione appassionante che funziona al servizio dei personaggi e non viceversa, il che risulta la sua carta vincente insieme ad un’estetica ipnotica destinata a radicarsi nell’immaginario collettivo.
Con È stata la mano di Dio, miglior film del 2021, e Squid Game, migliore serie TV dell’anno, entrambi titoli Netflix, chiudiamo le nostre classifiche di fine anno della 5a Edizione dei Maddy Awards: fateci sapere via social, e-mail e commenti i vostri film e le vostre serie preferite. Buon anno nuovo!