Con l’arrivo di settembre, si ritorna fra i banchi. Riscopriamo insieme i migliori cinque film sulla scuola da vedere assolutamente
Settembre è arrivato, l’estate è ormai agli sgoccioli e l’autunno è alle porte. Cosa significa questo? Si ritorna a scuola.
Amata, odiata o solamente sopportata: tutti siamo stati studenti. Gli anni della scuola ci hanno forgiato per il futuro, sono stati quelli in cui abbiamo iniziato a definire la nostra personalità. Sono gli anni in cui ci leghiamo a tantissime persone e i più fortunati potranno dire di aver allacciato legami per sempre.
Poi ci sono i professori: quelli che ci prendevano di mira, quelli che sono stati una fonte d’ispirazione e quelli che hanno creduto in noi.
Gli anni della scuola sono essenziali nella nostra vita e, con l’arrivo di settembre, vogliamo omaggiarli con i migliori cinque film sulla scuola da recuperare assolutamente.
Breakfast Club (1985)
Partiamo da uno dei film sulla scuola più famosi: Breakfast club del 1985, diretto da John Hughes. È anche uno dei film di formazione più importanti degli anni Ottanta e vede, nei protagonisti, una delle icone di quegli anni: Molly Ringwald.
È un sabato della primavera del 1984, in Illinois: cinque adolescenti vengono messi in punizione e gli viene dato un tema da scrivere sulla propria identità. I cinque ragazzi non potrebbero essere più diversi l’uno dall’altra, ma quel momento di detenzione diventa un motivo per aprirsi e confidarsi. Tra chi viene messo sotto pressione dai genitori e ha tentato il suicidio e chi fa il ribelle, solo per attirare attenzioni, ne viene fuori una conversazione profonda e quel sabato pomeriggio diventerà importante per ognuno di loro.
Breakfast Club è sicuramente un cult degli anni Ottanta ed è una pietra miliare per il cinema di formazione.
L’opera, oltre a dare una fotografia della vita scolastica degli anni Ottanta negli Stati Uniti, riesce a dare agli spettatori la prospettiva dei più giovani sulla società, fra disincanto e illusione del sogno americano. In quell’aula di detenzione, i cinque protagonisti si troveranno al fianco di chi non avrebbero mai immaginato (appartenendo a cricche scolastiche molto diverse), ma soprattutto, avranno il tempo per conoscere qualcosa in più su loro stessi.
L’attimo fuggente (1989)
Tra i migliori film sulla scuola, non poteva di certo mancare L’attimo fuggente, pellicola del 1989, diretta da Peter Weir, con protagonista Robin Williams.
Il professore di letteratura John Keating viene trasferito in un college maschile nel Vermont. Col suo approccio didattico innovativo, riesce ad entrare subito nel cuore dei ragazzi che, per la prima volta, si sentono davvero spronati a fare qualcosa.
L’attimo fuggente è sicuramente uno dei film di formazione più amati. L’intera pellicola si incentra sulla figura di Keating (interpretato da un sempre eccellente Robin Williams). L’uomo decide di sfidare le rigide regole del college, cercando di penetrare nelle menti degli studenti, incoraggiando i loro sogni e aiutandoli a delineare il loro futuro.
Molti hanno rivisto in Keating un professore che li ha ispirati, durante gli anni della scuola; altri, invece, hanno sempre desiderato di averne uno così.
Il club degli imperatori (2001)
Il club degli imperatori è una pellicola del 2001, diretta da Michael Hoffman e tratta dal racconto The Palace Thief di Ethan Canin.
Il protagonista è William Hundert (interpretato da Kevin Kline), uno stimato professore di storia antica, che insegna in un prestigioso college in Virginia. La sua non è una semplice professione, ma una vocazione vera e propria e cerca d’ispirare continuamente i suoi studenti. I problemi arrivano quando arriva un nuovo studente, Sedgewick Bell, figlio di un importante senatore del West Virginia. Al giovane non importa studiare e il suo atteggiamento ribelle rischia di essere un cattivo esempio per gli altri studenti. Dopo aver presentato il problema a suo padre, Sedgewick cambia atteggiamento, iniziando a studiare e prendendo buoni voti. Il professore, perciò, decide di premiarlo e di farlo partecipare ad una gara, da lui organizzata, per assegnare il titolo di “Giulio Cesare”, un premio per lo studente con le migliori di conoscenze di storia classica. Ma la sua decisione si rivelerà sbagliata.
Il personaggio di William Hundert si rifà a quella del Professor Keating de L’attimo fuggente: la pellicola si concentra, infatti, sulla figura di un docente che è molto più una guida, che un semplice professore. La passione per la storia e il sapere di Hundert viene trasmessa appieno ai suoi studenti, ma arriva anche agli spettatori.
Nella pellicola viene messo l’accento sull’importanza della conoscenza e del sapere, due elementi essenziali per poter andare avanti nella vita, contrapponendoli alla furbizia e la tendenza ad aggirare le regole.
School of Rock (2003)
Interrompiamo la “linea seria”, per parlare di School of Rock, film del 2003, diretto da Richard Linklater.
Il protagonista è Dewey Finn, un musicista spiantato che è stato appena cacciato dalla sua band, obbligandolo ad accantonare temporaneamente il suo sogno di diventare una grande rockstar. A causa di un malinteso, Dewey viene scambiato per il suo coinquilino e viene assunto come nuovo insegnante in una delle scuole della sua città. Fin da subito, è evidente la sua incapacità ad insegnare, ma le cose cambiano quando assiste alle prove musicali della sua classe. I suoi studenti hanno davvero talento e decide di formare un gruppo, per poter partecipare ad un contest. Dewey decide, quindi, di accantonare tutte le altre materie, per dedicarsi esclusivamente alla musica, rompendo diverse regole dell’istituto.
School of Rock, nonostante sia una commedia leggera, ha tutti gli elementi per essere uno dei migliori film sulla scuola. Il personaggio di Dewey è stato costruito appositamente su Jack Black, che mostra anche le sue doti canore, all’interno della pellicola.
La regia di Linklater è semplice, ma essenziale, con dialoghi che arrivano direttamente allo spettatore, allontanandosi dai superflui virtuosismi. School of Rock è un misto tra film di formazione e commedia musicale, che riesce a divertire lo spettatore, senza mai diventare scontato o banale.
L’onda (2008)
Terminiamo la nostra lista di pellicole sulla scuola con L’onda, pellicola del 2008, diretto da Dennis Gansel. Tratto dall’omonimo romanzo di Todd Strasser che, a sua volta, è ispirato all’esperimento sociale, chiamato La Terza Onda, avvenuto nel 1967, in California.
Il professore Rainer Wanger, durante una settimana dedicata a laboratori scolastici sulle varie tipologie di governo, sta tenendo delle elezioni sull’autocrazia. I suoi studenti non credono che sia possibile instaurare una nuova dittatura nella Germania moderna, perché sono convinti che s’impara dagli errori fatti in passato. Il docente, allora, decide di organizzare un esperimento sociale, nel quale, per una settimana, viene instaurato un regime dittatoriale all’interno della classe. Il senso di unione e di appartenenza, però, sfocerà presto in violenze e atti discriminatori.
“La storia tende a ripetersi? L’uomo può compiere gli stessi sbagli a distanza di anni?”, è su queste domande che l’opera (così come l’esperimento sociale) si fondano.
Nella pellicola si riesce a dimostrare appieno il fenomeno del regime dittatoriale: prima coi suoi aspetti più “positivi”, come il senso di appartenenza e l’importanza del gruppo, per poi sfociare nella violenza più pura.
Tramite l’esperimento sociale, gli studenti diventano solamente dei singoli, senza personalità: è il gruppo ad essere importante, dimostrando come un regime dittatoriale appiattisca il singolo, spersonalizzandolo.
L’onda è un film a piccolo budget, con tutti i suoi pregi e difetti, ma riesce a rappresentare un fenomeno così grande, come la dittatura, in una realtà così piccola, come può essere una classe scolastica.
E voi quale di questi film sulla scuola preferite?