Per il mese del Pride scopriamo insieme dieci imperdibili serie TV a tema LGBTQ+, da Heartstopper a Pose, da Euphoria a Young Royals, ed ancora Our Flag Means Death, Semantic Error e Queer Eye
Giugno è il mese ufficiale in cui si festeggia il pride, in questa occasione si onorano gli eventi di Stonewall del 1969. È molto importante per la comunità LGBTQ, che in questo mese festeggia con parate, party, concerti e altre attività. Inoltre, è anche un momento per ricordare tutte le persone che hanno perso la battaglia contro l’AIDS o che ancora non possono vivere in libertà.
Dopo aver compreso l’importanza del pride month, si capisce anche quanto sia importante per i membri della comunità avere dei riferimenti nel mondo dell’audiovisivo. In questi anni si è parlato molto dell’importanza della rappresentazione in film e serie TV (ma in realtà in ogni forma di intrattenimento), perché, per quanto è vero che per i ragazzi il primo approccio alla diversità è probabilmente la scuola, la TV ha sempre avuto un ruolo centrale nell’educazione delle persone. Anche se giugno è finito, queste tematiche sono importanti tutto l’anno, quindi, oggi siamo qui per consigliarvi 10 serie TV LGBTQ+.
Le migliori 10 serie TV a tema LGBTQ+
Heartstopper (2022)
Serie britannica tratta dagli omonimi fumetti e webcomics di Alice Oseman firmata Netflix. Questa serie tratta dell’amore tra due adolescenti, Nick e Charlie, e dei loro amici. Hearstopper ha avuto molto successo nella comunità per via del suo modo genuino nel raccontare un amore adolescenziale e tutti i problemi che i ragazzi queer possono incontrare nel corso di questa fase della vita.
Pose (2018)
Serie televisiva statunitense ideata da Ryan Murphy, Brad Falchuk e Steven Canals per FX. Pose è un classico delle seri tv tema LGBTQ, ambientata tra gli anni ottanta e novanta racconta la vita di Blanca, una donna nera trans, e del panorama americano queer di quegli anni con particolare attenzione sulla scena dei “Ball”. Questa serie fa un ottimo lavoro nel raccontare un importante pezzo di storia della comunità e i suoi conflitti interni ed esterni. Gli autori inoltre hanno fatto una lunga ricerca di casting per trovare attrici trans per i ruoli principali, cosa che ha decisamente ripagato.
Arcane (2021)
Arcane è un prodotto televisivo animato firmato Netflix, creato da Christian Linke e Alex Yee per Riot Games. La serie è ispirata al gioco e all’universo di League of Legends, e si focalizza su Jinx e Vi. Arcane di per sé non ha grosse tematiche LGBTQ, ma di certo non è passata inosservata la storia amorosa tra Vi e Caitlyn. Arcane sviluppa questa relazione in modo naturale, senza incentrarsi su problematiche di omofobia. E anche se spesso è giusto rappresentare le difficoltà delle persone queer, avere uno show che introduce una coppia lesbica senza pregiudizi dei personaggi attorno è una boccata di aria fresca.
Euphoria (2019)
Euphoria è un teen drama creato da Sam Levinson per HBO, basato sull’omonima miniserie israeliana creata da Ron Leshem e Daphna Levin. La serie si focalizza su Rue Bennett, interpretata da Zendaya, una teenager con problemi di droga che fa fatica a trovare il suo posto nel mondo. Euphoria è un fenomeno mondiale, molto amata dai ragazzi per via delle varie problematiche affrontate nello show. Il personaggio di Rue ha una relazione travagliata e intensa con Jules, una ragazza trans. La rappresentazione di Euphoria non è sicuramente la più sana nel panorama delle serie TV, ma allo stesso tempo è molto realistica. Inoltre Hunter Schafer (Jules), ragazza trans, ha avuto modo di scrivere un episodio speciale su Jules, fornendo una visione della transessualità molto toccante.
Young Royals (2021)
Serie televisiva svedese prodotta da Netflix creata da Lisa Ambjorn, Lars Beckung e Camilla Holter. Si concentra sul principe Willem di Svezia e la sua relazione con il compagno di scuola Simon Eriksson. Per quanto il concept non sia super originale, Young Royals si distingue per la sua capacità di rappresentare i ragazzi teen in modo veritiero, con tutte le loro imperfezioni.
Our Flag Means Death (2022)
È una serie comedy americana creata da David Jenkins. Ambientata nel diciottesimo secolo durante la Golden Age della pirateria, seguiamo le avventure di Stede Bonnet e la sua ciurma a bordo della Revenge, finché non incroceranno la strada del famoso pirata Blackbeard e la sua mano destra Izzy Hands. Our Flag Means Death è una commedia super riuscita, riesce a toccare tematiche come razzismo, colonialismo, omosessualità con leggerezza ma senza sminuire la loro importanza. Stede e Blackbeard sono una coppia, da ogni punto di vista, che funziona malgrado le loro differenze.
Ratched (2020)
Creata da Evan Romansky e Ryan Murphy, è una serie thriller e prequel del famoso film Qualcuno volò sul nido del cuculo, con protagonista Sarah Paulson nei panni dell’infermiera Ratched. Ambientata nel 1947, seguiamo la storia di Mildred che ha appena iniziato a lavorare in un ospedale psichiatrico del Nord Carolina, dove si fanno nuovi sperimenti sulla mente umana. Mildred, si presenta come l’infermiera perfetta ma nasconde molti segreti. Ratched ci svela un nuovo lato della famosa infermiera e mentre la serie ha ricevuto opinioni contrastanti, abbiamo trovato la relazione tra Mildred e Gwendolyn la parte più solida.
RuPaul’s Drag Race (2009)
Questa lista sarebbe incompleta senza uno dei talent show pilastro della comunità. Da anni RuPaul è in cerca della America’s Next Drag Superstar, un concept che ricorda programmi come America’s Next Top Model. Il programma ha dato spazio a drag queen di grandissimo talento e aperto le porte all’arte del drag in tutto il mondo. Di fatto anche in Italia recentemente è andata in onda la versione nostrana del programma.
Semantic Error (2022)
Serie televisiva coreana basata sull’omonimo webtoon. Seguiamo le vicende di Chu Sang Woo uno studente di informatica che si ritrova a dover far un progetto universitario con Jang Jae Young, studente di design. I protagonisti non potrebbero essere più diversi, questo rende la serie divertente e leggera. Il panorama LGBTQ è ancora poco sviluppato in Corea e questa serie è sicuramente un progetto riuscito.
Queer Eye (2018)
Un altro reality show, produzione Netflix. Queer Eye è composto da Jonathan Van Ness, Antoni Porowski, Tan France, Karano Brown e Bobby Berk, tutti uomini gay che hanno come missione quella di aiutare le persone in difficoltà. È uno show molto divertente ma anche emozionante, perfetto per quando non si ha voglia di guardare serie o film impegnativi.