Colpi di scena, tensione e un mistero da svelare: i thriller polizieschi riescono a farci stare sulle spine fino al finale. Vediamo quali sono i cinque migliori film del genere
Il thriller è uno dei generi più amati a livello cinematografico: lo spettatore si ritrova proiettato all’interno di un mistero, sul quale deve scoprire la verità.
Uno dei filoni più importanti è il thriller poliziesco: si seguono le indagini, alla ricerca dell’assassino, del serial killer o del colpevole e spesso è presente un twist finale, che ci prende alla sprovvista.
Vediamo insieme quali sono i cinque thriller polizieschi da vedere assolutamente.
I migliori thriller polizieschi da vedere
Il silenzio degli innocenti (1991)
Partiamo con uno dei grandi classici del genere: Il silenzio degli innocenti è un film del 1991, diretto da Jonathan Demme. È basato sull’omonimo romanzo di Thomas Harris e si concentra sulla figura del serial killer Hannibal Lecter, interpretato da un impeccabile Anthony Hopkins.
Dopo alcuni omicidi, nei quali le vittime sono giovani donne che vengono uccise e scuoiate da un misterioso serial killer, l’FBI decide di coinvolgere il dottor Hannibal Lecter nell’indagine. L’uomo è un ex psichiatra, detenuto in manicomio, dopo aver ucciso e mangiato alcuni suoi pazienti. Il caso viene affidato alla giovane Clarice Starling, ma l’impresa sarà tutt’altro che facile: Clarice capisce fin da subito che, per poter collaborare con Lecter, dovrà assecondarlo, perciò si lascia psicanalizzare da lui. Tra i due nasce un rapporto sincero, seppur torbido.
La pellicola segue lo svolgersi di una difficile indagine poliziesca, per la quale si utilizzano espedienti poco ortodossi: per entrare nella mente di un serial killer, si chiede aiuto ad un altro assassino. Ma l’indagine fa solo da sfondo a quello che significa veramente la pellicola: al centro di tutto, infatti, troviamo il rapporto tra Lecter e Clarice, un gioco psicologico, nel quale rientrano temi come la morale e la giustizia. Entrambi sono sul filo del rasoio: Lecter è un killer spietato, ma mostra una gelida calma e un fascino che attrae l’interlocutore; d’altra parte, Clarice è un’attenta e preparata poliziotta, ma cerca di non cadere nel tunnel nel quale Lecter la vuole trascinare.
I due personaggi sono i poli principali sui quali ruota la pellicola, perfettamente interpretati da Anthony Hopkins e Jodie Foster.
I soliti sospetti (1995)
Un altro dei thriller polizieschi più classici è sicuramente I soliti sospetti, film del 1995, diretto da Bryan Singer. Viene considerato come uno dei migliori thriller nella storia del cinema, grazie soprattutto al colpo di scena finale, che rovescia tutte le supposizioni dello spettatore.
La pellicola si apre con l’interrogatorio della polizia all’unico superstite nell’esplosione di una nave sul molo di San Pedro: il claudicante Verbal Kint. L’uomo racconta come ha conosciuto alcuni criminali, poche settimane prima, durante un confronto all’americana. Il gruppo aveva deciso di vendicarsi, creando problemi alla polizia di New York, per incastrare alcuni poliziotti corrotti.
Grazie ad una regia asciutta e una sceneggiatura avvincente, Bryan Singer confeziona uno dei migliori thriller polizieschi di sempre.
I soliti sospetti si pone come una pellicola tutta da scoprire, che ci lascia spiazzati alla conclusione. Ma è anche un’opera che, ad ogni visione, acquisisce qualcosa di più, delle sfumature quasi impossibili da notare all’inizio.
Insomnia (2002)
Dopo il successo di Memento, Christopher Nolan confeziona uno dei thriller polizieschi più avvincenti degli anni Duemila: Insomnia è un film del 2002 ed è il remake dell’omonima versione norvegese, uscita nel 1997.
Ci troviamo in Alaska, durante i sei mesi di luce che interessano il territorio. Will Dormer (interpretato da Al Pacino) è un detective della squadra omicidi di Los Angeles, che viene inviato sul posto per risolvere il caso dell’omicidio di un’adolescente. Si reca sul posto insieme al suo collega e qui incontrano Ellie, una giovane detective appena entrata nella polizia locale. I due poliziotti di Los Angeles, però, stanno passando un periodo non roseo, a causa di un’indagine interna, riguardo un caso di alcuni anni prima.
Se facciamo riferimento al resto della filmografia di Nolan, sicuramente potremmo trovare Insomnia aderisce maggiormente ai canoni classici del thriller poliziesco, ma nasconde una doppia natura.
Il protagonista si trova in una situazione di massimo stress, a causa di un’insonnia prolungata, causata anche dalla luce perenne dell’Alaska. Andando avanti con l’indagine, aumenta anche la sua insonnia, facendo salire la tensione alle stelle.
Insomnia racconta di un protagonista sfiancato dalla mancanza di sonno, ma che dovrà scendere a patti con se stesso, con la sua morale e con la sua etica. Nolan riesce a mescolare il bene e il male, portando i protagonisti in una sorta di zona grigia, nel quale lo spettatore si troverà invischiato.
Mystic River (2003)
Tra i migliori film di Clint Eastwood, c’è sicuramente Mystic River, pellicola del 2003, tratta dal romanzo La morte non dimentica di Dennis Lehane.
Ci troviamo nel 1975 e tre amici, Sean, Jimmy e Dave, sono insperabili e giocano spesso in strada. Un giorno vengono avvicinati da un poliziotto, a bordo della sua volante, dove è presente anche un sacerdote: i due intimano a Dave di salire in macchina. In seguito a quella vicenda, Dave scompare per quattro giorni e non rivela a nessuno cos’è accaduto.
Facciamo un salto in avanti, 25 anni dopo: Sean è diventato un poliziotto, Jimmy si è infilato in giri loschi e Dave è ancora segnato da quello che è successo in passato. Quando la figlia di Jimmy viene assassinata, le loro vite s’intrecciano nuovamente.
In Mystic River l’indagine poliziesca, per la morte della figlia di Jimmy, riapre vecchie ferite e mostra come il dolore possa segnare un essere umano per sempre. Quando Dave sale su quella macchina, la vita dei tre ragazzini, poi diventati adulti, viene marchiata a fuoco per sempre. I tre protagonisti sono funestati dai fantasmi del passato: la natura umana viene segnata dagli eventi di cui è vittima e non può fare nulla per cambiare il proprio destino.
Prisoners (2013)
Terminiamo la nostra lista di thriller polizieschi con Prisoners, film del 2013, diretto da Denis Villeneuve.
Durante il Giorno del Ringraziamento, in un sobborgo della Pennsylvania, due bambine spariscono nel nulla, gettando nel panico i genitori. Interviene la polizia: a capo dell’indagine c’è il detective Loki, che inizia ad indagare sul proprietario di un camper sospetto. L’indagine si fa sempre più intricata, in una corsa contro il tempo, per ritrovare le bambine.
Prisoners è un thriller poliziesco con tutti gli elementi che richiede il genere. Il tutto dispiegato su una sceneggiatura asciutta e ben scritta e interpretazioni eccellenti, come quelle di Hugh Jackman, Jake Gyllenhaal e Paul Dano.
Lo spettatore si ritrova invischiato nell’indagine e vuole sapere chi sia il colpevole: Villeneuve riesce a calibrare perfettamente la suspense, fra sospetti e false piste. Non ci sono quasi indizi nel corso della narrazione: lo spettatore è, quindi, obbligato a seguire lo svolgimento degli eventi, per avere una risposta, fino al plot twist finale.
E voi quale di questi thriller polizieschi preferite?