Di trasposizioni cinematografiche di romanzi e racconti è pieno il cinema: vediamo insieme le migliori trasposizioni dei grandi classici della letteratura
Il cinema ha sempre attinto a piene mani dalla letteratura, ma ancora di più dai grandi classici. Si sa, è sempre rischioso adattare un classico della letteratura, ci saranno sicuramente lettori che hanno immaginato i protagonisti in maniera diversa o che vorranno la copia carbone del romanzo che hanno letto. Ma alcune trasposizioni ci hanno fatto sognare e sono riuscite a farci rivivere nuovamente le pagine che abbiamo letto e amato.
Le migliori trasposizioni dei grandi classici della letteratura
Orgoglio e Pregiudizio (2005)
Tra le trasposizioni dei classici più amate c’è sicuramente Orgoglio e Pregiudizio, film del 2005, diretto da Joe Wright e tratto dall’omonimo romanzo di Jane Austen.
Al centro della narrazione abbiamo la famiglia Bennet, composta dai due genitori e dalle 5 figlie, tra queste spicca Elizabeth (Keira Knightley), la più anticonformista. Elizabeth non vuole sposarsi, finché l’incontro con il signor Darcy (Matthew Macfadyen) non sconvolge la sua vita: i due continueranno ad incontrarsi, alimentando il loro rapporto amore/odio.
Orgoglio e Pregiudizio è sicuramente uno dei classici della letteratura più amati di sempre e questa trasposizione di Wright riesce pienamente a comprendere le parole della Austen e a portarne lo spirito sulla pellicola, anche attraverso le numerose citazioni testuali.
Completano il cast Rosamund Pike, Donald Sutherland, Judi Dench, Jena Malone e Carey Mulligan.
Piccole Donne (2019)
Del romanzo di Louisa May Alcott sono state fatte veramente tante versioni: ci riferiamo adesso all’ultima, quella del 2019 diretta da Greta Gerwig. In un cast quasi totalmente al femminile vediamo: Saoirse Ronan, Emma Watson, Florence Pugh, Eliza Scanlen, Laura Dern, Meryl Streep, Timothée Chalamet e Louis Garrel.
Piccole Donne racconta la storia della famiglia March, che vive a Concord, nel Massachusetts. Nella famiglia March troviamo quattro sorelle che non potrebbero essere più diverse tra loro: Meg è vanitosa ma anche molto matura, sogna di trovare il vero amore; Amy è la più piccola di tutte, è viziata e spesso esuberante; Beth è la più timida e ha un talento per il pianoforte; Jo è il cuore pulsante della storia, è ribelle e anticonformista, con una grande passione per la scrittura. Le quattro sorelle fanno amicizia con Laurie, nipote del ricco vicino di casa e stringerà un legame molto forte con loro, specialmente con Jo.
Piccole Donne è un grande classico della letteratura americana e ha avuto diverse riletture da parte del cinema. Quella di Greta Gerwig è una versione pura e tenera che smuove lo spettatore, come se durante la visione si ritornasse indietro nel tempo (grazie anche alla meravigliosa colonna sonora di Alexandre Desplat).
La regia della Gerwig è magistrale nel bilanciare modernità e tocco classico, riuscendo a non stravolgere la storia del romanzo, ma anche a non farne una copia carbone.
Il grande Gatsby (2013)
Il capolavoro della letteratura americana, firmato da Francis Scott Fitzgerald, arriva al cinema per la quarta volta, qui diretto da Baz Luhrmann.
Gatsby è un uomo misterioso che organizza continuamente feste maestose, ma la sua vita continua ad essere avvolta da un mistero, che solo Nick Carraway, narratore della storia e presto amico di Gatsby, riuscirà a svelare.
Gatsby vive per poter ripetere il passato e questo lo porta a voler riconquistare un suo vecchio amore, Daisy, nonostante sia ormai sposata con un altro uomo.
Leonardo DiCaprio riesce ad interpretare magistralmente il Gatsby di Luhrmann in tutte le sue sfumature: siamo abituati da sempre a performance eccezionali da parte di DiCaprio e questa, nei panni di un importante personaggio della letteratura, non è da meno, anche se spesso sottovalutata. A condividere con lui lo schermo, c’è Carey Mulligan, la quale riesce ad esprimere tutta la vacuità della personalità di Daisy e a ricordarci perché la odiavamo dopo la lettura del romanzo.
Ovviamente, essendo un film di Luhrmann, sappiamo che è una versione modernizzata, a partire soprattutto dalla musica. La scenografia e la fotografia sono “esagerate” e barocche e creano un contrasto, più o meno piacevole, con la classicità della trama.
Oliver Twist (2005)
Cosa c’è di più classico di Charles Dickens? Ecco quindi la trasposizione di uno dei suoi romanzi più celebri: Oliver Twist, film del 2005 diretto da Roman Polanski.
In una Londra cupa, durante la seconda rivoluzione industriale, troviamo Oliver Twist (Barney Clark), orfano di entrambi i genitori che vive in un orfanotrofio dove viene sfruttato. Incontrerà un gruppo di ladruncoli comandati dal vecchio Fagin (Ben Kingsley).
L’ultima versione cinematografica del film era uscita una quarantina di anni prima, perciò Polanski, dopo Il Pianista, decide di girare un film che fosse adatto anche ai bambini. La trasposizione di Polanski è fatta a regola d’arte, oltre ad essere molto fedele al romanzo. La scenografia rende bene l’idea della Londra sporca e corrotta di quei tempi.
Les Misérables (2012)
Terminiamo con una delle trasposizioni cinematografiche più amate di sempre, stavolta proveniente dall’omonimo romanzo di Victor Hugo e diretto da Tom Hooper.
Hooper ha scelto di fare la trasposizione di uno dei più famosi romanzi storici di sempre, riprendendo la storica trasposizione in versione musical, presente sui palchi dal 1980.
Il protagonista è Jean Valjean, un uomo imprigionato per 19 anni per un piccolo furto, costretto a vivere con una falsa identità, per colpa della guardia carceraria Javert, che lo perseguiterà per tutta la vita. Sullo sfondo di questa vicenda personale, troviamo i moti rivoluzionari che sconvolsero la Francia nell’Ottocento.
Il cast è imponente: Hugh Jackman, Russell Crowe, Anne Hathaway, Amanda Seyfried, Eddie Redmayne, Sacha Baron Cohen ed Helena Bonham Carter.
Les Misérables è maestoso, a partire dalla scenografia fino alla musica, oltretutto tutte le canzoni sono state eseguite dal vivo durante le scene.
Les Misérables ci riporta indietro nel tempo ed è il film perfetto per chi ama i musical. L’opera di Hooper ha guadagnato 8 nomination agli Oscar, vincendone tre: miglior attrice non protagonista per Anne Hathaway, miglior trucco e miglior sonoro.
Non è mai facile confrontarsi con un grande classico, ma alcuni registi ce l’hanno fatta, riuscendo a trasporre degnamente sullo schermo storie immortali di memorabili autori.
Qual è la vostra trasposizione cinematografica preferita di un grande classico?