Minari recensione film di Lee Isaac Chung con Alan Kim, Yeri Han, Yoon Yeo-jeong, Alan S. Kim e Noel Cho candidato a 6 premi Oscar
Delicato family drama dal sapore malinconico ma allo stesso tempo positivo, Minari, candidato a 6 premi Oscar e 6 BAFTA, vincitore del Golden Globe come miglior film straniero, del Gran Premio della Giuria e del Premio del pubblico al Sundance Film Festival, è una vera e propria perla cinematografica, che in questo periodo di incertezze e precarietà riesce a scaldare il cuore.
Ispirato dalla sua stessa vita, il regista Lee Isaac Chung racconta con ritmi lenti e pagati il sogno americano di una famiglia coreana che si trasferisce dalla frenetica California al cuore campagnolo degli Stati Uniti, l’Arkansas. Jacob (Steven Yeun), padre premuroso e marito devoto, decide infatti di sconvolgere la vita dei sui bambini e di sua moglie, abituati ormai alle comodità della città, per realizzare il suo progetto di creare una fattoria e produrre verdura e ortaggi coreani, concretizzando il tanto aspirato american dream.
Dopo anni passati a lavorare nelle serre della costa occidentale dividendo i pulcini maschi dalle femmine, il coraggioso padre, interpretato dal bravo Steven Jeun, conosciuto soprattutto per il ruolo di Glenn Rhee nella serie televisiva The Walking Dead, abbandona una vita alienante per acquistare la tipica casa americana su ruote e un grande pezzo di terra, dove poter mettere le radici del futuro suo e della sua famiglia.
Una moglie (Yeri Han) contrariata e una suocera (Yoon Yeo-jeong) arrivata dalla Corea non facilitano di certo l’imponente lavoro che Jacob ha davanti a sé così come la patologia cardiaca del figlio più piccolo, David, interpretato dal piccolo ed espressivo Alan S. Kim, vera sorpresa di questa pellicola, contribuisce a mettere in cattiva luce le sue scelte.
Sarà solo grazie alla sua volontà e al suo impegno che Jacob inizierà a raccogliere i primi frutti del duro lavoro svolto solo coltivando e curando con attenzione la sua terra, una terra dove non è nato ma che ha iniziato ad amare come se fosse la sua da sempre.
Non è forse questo il sogno americano? Non importa da dove vieni ma dove vai, e Jacob ha le idee molte chiare su quali siano essere i suoi progetti e le sue prospettive per evolversi e non restare un semplice immigrato all’ombra della società.
Prodotto da Brad Pitt, Minari è una vera e propria ventata di freschezza e speranza, come la pianta da cui prende il nome che cresce in acque limpide ed è riscaldata dal sole che filtra tra gli alberi.