Nick Drake – Songs in a Conversation recensione del documentario di Giorgio Testi con Roberto Angelini, Rodrigo D’Erasmo, Niccolò Fabi e Manuel Agnelli
Nick Drake – Songs in a conversation è un documentario diretto da Giorgio Testi e presentato alla Festa del Cinema di Roma in compagnia del cast, costituito dagli artisti che accompagnano lo spettatore in un tributo alla vita di una piccola e allo stesso tempo rilevante figura nel mondo della musica. Gli artisti principali sono Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo che durante il loro viaggio musicale sono affiancati da Manuel Agnelli, Niccolò Fabi, Andrea Appino, Piers Faccini e Adele Nigro.
Angelini e D’Erasmo attraversano delicatamente la produzione musicale del cantante inglese Nick Drake, artista dal piccolo successo in vita negli anni ’70 e dal grandissimo successo post-mortem. Con esibizioni dei suoi brani (come cover) e chiacchiere con vari artisti per mostrare l’universalità del linguaggio di Drake, l’opera di Giorgio Testi nella sua semplicità e purezza punta ad essere un umile tributo.
La pellicola, come notato anche durante la conferenza, è stata oggetto di posizioni contrastanti. Nick Drake – Songs in a conversation non è un documentario canonico che il pubblico potrebbe tendere ad aspettarsi. Questo anche perché in vita l’artista protagonista del tributo non ebbe molto successo e perciò i video di esibizioni a cui attingere sono inesistenti e le immagini sono ben poche. Il film non è una didascalica rappresentazione dell’artista, come affermato dallo stesso regista Giorgio Testi, ma un piccolo squarcio su quello che Nick Drake ha lasciato, sulla sua eredità musicale.
Attraverso quest’opera cinematografica va approfondita, o scoperta, la figura complessa di un artista in realtà molto semplice. Un uomo qualunque, immerso nella campagna inglese, giovane ma talentuoso, capace di scrivere pezzi indimenticabili. I suoi brani, attraverso i suoi unici tre album Five Leaves Left, Bryter Layter e Pink Moon, sono materiale carico di emozioni senza tempo. È proprio qiesto che Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo riescono a far passare attraverso le loro cover e con l’aiuto di sentimenti nudi e crudi di artisti che vedono in Nick Drake più di un semplice cantante.
Una camminata, carica di malinconia, al fianco di canzoni capaci di far venire i brividi a distanza di più di quaranta anni dalla loro nascita. Giorgio Testi ha firmato un’opera graziosa e delicata su un artista come Nick Drake, tanto fragile quanto talentuoso, tanto piccolo quanto capace di creare opere d’arte indimenticabili e sopravvivere in un futuro che lo rimpiange.
Valentina