Adelaide Wilson (Lupita Nyong’o – Premio Oscar per 12 Anni Schiavo e Nakia in Black Panther), arriva, assieme al marito Gabe (Winston Duke – M’Baku in Black Panther) ed ai figli Jason e Zora, alla casa dove ha trascorso la sua infanzia a Santa Cruz, per qualche giorno di vacanza. Dopo una giornata passata sulla spiaggia, la sera li aspetta una brutta sorpresa: un gruppo di quattro individui vestiti con una tuta da lavoro rossa si presenta sul viale d’accesso, in un silenzio che si fa presto minaccioso. Solo una volta che i quattro si saranno fatti strada nella casa, Adelaide e la sua famiglia capiranno di non trovarsi di fronte a sconosciuti: gli invasori sono molto simili a loro.
Noi (Us) è il secondo film diretto da Jordan Peele, autore ed attore comico televisivo che ha debuttato alla regia due anni fa con Scappa – Get Out, rivelazione di un suo inaspettato talento per il thriller. Quel film si guadagnò quattro candidature agli Oscar, vincendo per la Miglior Sceneggiatura Originale e facendo di Peele il primo autore afroamericano a ricevere la statuetta. Atteso al varco alla sua seconda opera, Peele dimostra che non si è trattato di un successo casuale, portando in sala un horror/thriller molto più serrato del precedente.
Laddove Get Out dichiarava il suo messaggio politico in maniera esplicita, Noi è più incisivo perché è permeato di significati, stratificati e lasciati trasparire senza essere urlati. Noi è una sorpresa: molto di più che l’home invasion horror suggerito dal trailer (che racconta comunque troppo), spiazza fin dalle prime scene, inquietanti e allo stesso tempo formalmente eleganti (si nota la fotografia di Mike Gioulakis, che ha affinato le sue arti con Split, Glass e It Follows).
Niente è casuale: l’attenzione al dettaglio traspare fin dall’inizio, e lo spettatore più smaliziato sarà pronto a cogliere gli indizi disseminati in ogni scena, e portato a prendere nota mentalmente di ogni conversazione, di ogni oggetto sul quale una scena si sofferma, immaginando quando e come sarà decisivo per gli sviluppi.
Con la grazia delle sceneggiature perfettamente oliate, Noi sfrutta magistralmente quegli elementi, usandoli al momento giusto per ottenere il massimo effetto, che sia drammatico, terrorizzante, sorprendente o comico (Jordan Peele non rinnega totalmente le sue radici, spezzando la tensione quando serve).
Le interpretazioni degli attori (non solo i nomi più quotati, ma anche i giovani Shahadi Wright Joseph ed Evan Alex) sono tutte straordinarie nella maniera di differenziare i membri della famiglia Wilson ed i loro doppelgänger. Eppure, quella della protagonista Lupita Nyong’o è assolutamente monumentale nell’incarnare Adelaide e il suo doppio, differenziandole per movenze, voce ed espressione.
Noi, spuntato quasi dal nulla, resterà con noi a lungo: all’uscita dal cinema, continuerà ad alimentare domande, inquietudini, riflessioni e la consapevolezza di aver assistito alla nascita di un grande classico.