Noi recensione serie TV Rai di Luca Ribuoli e Sandro Petraglia con Lino Guanciale, Aurora Ruffino, Dario Aita, Claudia Marsicano, Livio Kone, Leonardo Lidi, Massimo Wertmüller e Timothy Martin
Io me la sono mangiata la mia vita.
(Claudia Marsicano in Noi)
LEGGI ANCORA: Noi, l’incontro con Lino Guanciale, Aurora Ruffino e gli autori della serie
Sulle note di Ancora, Ancora, Ancora di Mina si apre la saga familiare dei Peirò, che promette di raccontare le vicende e l’eredità di una famiglia attraverso quarant’anni di storia italiana, nella quale rivedersi e riscoprirsi tra emozioni e riflessioni, tra passato e futuro che riguardano tutti Noi.
Adattamento della celebre e pluripremiata serie statunitense This Is Us di Dan Fogelman con Milo Ventimiglia, Mandy Moore e Sterling K. Brown, Noi esordisce con una dichiarazione d’intenti brutale e spiazzante tra sogni infranti, promesse a se stessi mai mantenute, mancanza di coraggio e volontà, quasi a volersi subito sintonizzare con le corde emotive dello spettatore, prepararle e regolarne la sensibilità verso l’alto.
Come ci siamo ridotti così? Così irrisolti.
(Claudia Marsicano in Noi)
Se da una parte sarebbe ingeneroso proporre un paragone con l’opera originale, dall’altra Noi riesce ad avvolgerci con naturalezza tra le vicissitudini dei tre fratelli Peirò e la loro lotta contro il vuoto interiore di cui soffrono, sia esso causato dalla fame nervosa (Caterina), dall’abbandono (Daniele) o dall’insoddisfazione artistica (Claudio).
In un’interpretazione corale che vede gradatamente spiccare per coinvolgimento emotivo tutti i suoi protagonisti principali, con il piacevole bonus delle irriverenti incursioni di Leonardo Lidi, reduce dal grande successo de L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, Noi si prende il suo tempo per edificare solide linee narrative intergenerazionali, sfuggendo la retorica del sentimentalismo in favore della sincerità delle emozioni.
Nella vita non esiste un limone così aspro da non poterci fare una buona limonata.
(Massimo Wertmüller in Noi)
Noi racconta la vita e cerca di farlo con grande naturalezza, ed in questo il ruolo del regista Luca Ribuoli appare determinante nel trovare un equilibrio sul quale sintonizzare e distribuire le interpretazioni dei suoi protagonisti, tra i quali spiccano per intensità emotiva gli straordinari Claudia Marsicano e Timothy Martin.
Non solo la mancanza di un piano B nella vita per tutti coloro che non hanno avuto l’esistenza tracciata a tavolino da altri prima ancora di rendersene conto, ma anche la fortuna di potersi predeterminare seppur davanti a difficoltà, incognite e momenti difficili, tra coraggio e paure.
Non è successo niente. Semplicemente volevo farlo, e poi non l’ho più fatto.
(Claudia Marsicano in Noi)
Rilanciare e rinnovare il family drama italiano, affondato in passato dalla sua ostinatezza nel proporre sentimenti ostentati e sguaiati in contesti e storie rigidi e socialmente e politicamente delimitati, permette alla serialità made in Italy e a Rai Fiction di proporre un modello del tutto nuovo per il nostro panorama che, seppur basato su un’adattamento estero, si dimostra tremendamente attuale anche nel rappresentare gli stati d’animo di incertezza e fragilità di una generazione il cui ventaglio di opportunità, persino per i più fortunati sorretti da network familiari e associativi, si è drasticamente ridotto, mettendo a nudo difficoltà del tutto nuove, così come rinnovati devono essere gli stimoli per superarle.
Ma Noi rimane soprattutto una storia di opportunità da cogliere, non attraverso pretenziose lezioni di vita non richieste ma attraverso specchi nei quali rifletterci per rivederci e riscoprirci, attraverso una narrazione onesta e garbata, tanto inaspettata quanto vincente.
Noi: le frasi della serie TV Rai
Il padre è contento, è il marito che è in crisi.
(Lino Guanciale in Noi)
Il maestro Rocco se ne va. Da domani chiamate il supplente.
(Dario Aita in Noi)
Chi sono io, se non sono tua sorella?
(Claudia Marsicano in Noi)