Non ho mai… 2

Non ho mai 2 recensione serie TV di Mindy Kaling con Maitreyi Ramakrishnan e Jaren Lewison [Netflix]

Non ho mai 2 recensione serie TV Netflix di Mindy Kaling con Maitreyi Ramakrishnan, Jaren Lewison, Richa Moorjani, Darren Barnet, Lee Rodriguez, Poorna Jagannathan, Megan Suri e John McEnroe

Non ho mai 2, serie tv Netflix ideata da Mindy Kaling e Lang Fisher, è una dramedy che ha per protagonista Devi (Maitreyi Ramakrishnan), irriverente adolescente indo-americana e le sue disavventure liceali, in compagnia delle migliori amiche Fabiola (Lee Rodriguez) ed Eleanor (Ramona Young) e sognando di conquistare l’amore di Paxton (Darren Barnet), atleta e sex symbol della scuola e gareggiando con Ben (Jaren Lewison) la sua nemesi scolastica, per il posto di più brava della classe.

Nella prima stagione, Devi si ritrovava ad affrontare la perdita del padre e a superare i conflitti con la madre, Nalini (Poorna Jagannathan), dermatologa severa e intransigente. Non ho mai… 2 riprende esattamente dal finale della prima stagione con Ben e Devi che si baciano in auto dopo che la ragazza, insieme alla madre e alla cugina Kamala (Richa Moorjani), ha sparso le ceneri del padre nell’oceano della California. Sembra, quindi, che Devi abbia trovato l’amore in Ben, peccato che nel frattempo Paxton le abbia lasciato un messaggio in segreteria e sembri deciso a frequentarla…Chi sceglierà Devi?

MAITREYI RAMAKRISHNAN è DEVI VISHWAKUMAR e DARREN BARNET è PAXTON-HALL YOSHIDA
MAITREYI RAMAKRISHNAN è DEVI VISHWAKUMAR e DARREN BARNET è PAXTON-HALL YOSHIDA (Credits: Isabella B. Vosmikova/Netflix)
RICHA MOORJANI è KAMALA
RICHA MOORJANI è KAMALA (Credits: Isabella B. Vosmikova/Netflix)

Non ho mai 2: irriverenza, triangoli amorosi e temi importanti

Con la voce narrante fuori campo del tennista di fama mondiale John McEnroe siamo di nuovo trasportati nei drammi adolescenziali di Devi. La ragazza ha finalmente accettato la perdita del padre e sembra pronta a iniziare una storia d’amore con Ben, peccato che le vecchie abitudini siano dure a morire e così Devi si ritrova coinvolta in un triangolo amoroso che rischia di esplodere a causa dei suoi comportamenti. Ciò che rende unica la serie è proprio Devi e, in generale, la rappresentazione degli adolescenti che popolano questa bizzarra dramedy. Devi è arrogante, autodistruttiva, a volte petulante ed egoista, non pensa prima di agire e ferisce gli altri senza volerlo. In poche parole, Devi è una di noi, è una personaggia estremamente ben caratterizzata e che, con tutti i suoi difetti, risulta reale e umana e in cui è facile identificarsi. La sua evoluzione, sebbene all’apparenza lenta, continua anche nella seconda stagione e nell’ultimo episodio ci regalerà un momento di autodeterminazione e amore per se stessa che ve la farà amare moltissimo.

In generale, tutto il microcosmo di personaggi di Non ho mai 2 è ben costruito: da Nalini, a cui la seconda stagione dedica finalmente più spazio, con il tropo “enemies to lovers” che la vede coinvolta insieme all’affascinante Dr. Jackson (Common) e che getta uno sguardo interessante e poco analizzato fino a ora sulla vita di una donna indiana adulta, vedova e con una figlia problematica. Anche a Kamala, la bellissima cugina di Devi, sembra che la seconda stagione offra la possibilità di uscire al di fuori della sfera romance e la vede protagonista di un arco narrativo in cui vengono mostrate tematiche come il sessismo sul lavoro e la difficoltà per le donne di far carriera negli ambiti STEM. Sul fronte delle amicizie di Devi, Fabiola ed Eleanor sono entrambe al centro di due relazioni che mettono a dura prova la loro autostima e che presentano, in un caso, anche evidenti gaslight manipolatori e tossici.

LEE RODRIGUEZ è FABIOLA TORRES e RAMONA YOUNG è ELEANOR WONG
LEE RODRIGUEZ è FABIOLA TORRES e RAMONA YOUNG è ELEANOR WONG (Credits: Isabella B. Vosmikova/Netflix)
Non ho mai 2 recensione serie TV Netflix di Mindy Kaling con Maitreyi Ramakrishnan
POORNA JAGANNATHAN è NALINI VISHWAKUMAR e COMMON è DR. JACKSON (Credits: Isabella B. Vosmikova/Netflix)

Ma, oltre a Devi, ad avere un interessante sviluppo in questa stagione è il personaggio di Paxton, a cui è dedicato un intero episodio, con la voce narrante di Gigi Hadid, che permette di far luce sulla vita di quello che è sempre stato considerato solo un sex symbol, ma che invece – proprio come Ben nella prima stagione – presenta dei lati nascosti e ha determinati ostacoli da affrontare, primo tra tutti la convinzione di essere solo un bel ragazzo e nulla più. Convinzione avvalorata dai suoi stessi genitori che non lo ritengono capace di frequentare l’università a causa del suo rendimento scolastico. E se all’inizio il suo cambiamento sembrerà avvenire grazie a Devi, la serie presto abbandonerà questo tropo per dare a Paxton la possibilità di esprimere da solo il suo vero potenziale.

Ciò che rende meritevole Non ho mai 2 è questa commistione di generi, di giochi narrativi e di personaggi fantastici. La serie gioca con gli stereotipi, li rovescia, in alcuni casi li riconferma e attraverso un genere come il teen drama scolastico permette di portare avanti temi importanti, come i disturbi alimentari – centrali per la personaggia di Aneesa (Megan Suri) – ma anche della salute mentale e dello stigma sociale che determinate parole portano con sé. Più volte, infatti, nel corso della stagione Devi viene definita “la pazza” per il suo atteggiamento estremamente turbolento e ogni volta per la ragazza si apre una piccola frattura, tanto che alla fine la ritroveremo a confrontarsi con la sua terapista e a chiedersi se davvero lei sia così come gli altri la dipingono. L’importanza delle parole e il loro peso divengono così centrali all’interno della seconda stagione, così come il valore della salute mentale e in generale il percorso di crescita in una società complessa e razzista come quella americana.

Non ho mai 2 è una serie irriverente, ironica e profonda, da divorare in pochi giorni, ma a cui tornerete spesso con il pensiero, soprattutto, dopo il finale (aperto) della seconda stagione.

Sintesi

Non ho mai… ritorna con la sua irriverenza e ironia per accompagnarci nel mondo di Devi e di un intero cast ben coeso e scritto, a cui Mindy Kaling, ideatrice della serie, dedica nuovi ed interessanti archi narrativi e con cui affronta tematiche complesse e difficili, quali salute mentale e disturbi dell'alimentazione, in maniera pregevole.

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