Palm Springs – Vivi come se non ci fosse un domani recensione film di Max Barbakow con Andy Samberg, Cristin Milioti, J.K. Simmons, Meredith Hagner, Camila Mendes e Tyler Hoechlin
Chi non impazzirebbe nel rivivere sempre la stessa giornata, soprattutto se si trattasse del giorno del matrimonio della propria sorella nonché figlia prediletta? È quello che succede a Sarah (Cristin Milioti) e Nyles (Andy Samberg), i due strambi protagonisti di Palm Springs – Vivi come se non ci fosse un domani, surreale commedia diretta dal giovane regista Max Barbakow, che esordisce con il suo primo lungometraggio avvalendosi dell’aiuto di una brillante sceneggiatura scritta da Andy Siara, suo compagno di studi.
Coinvolgente sin dalle prime scene, la pellicola girata in California racconta la storia di due disillusi ragazzi che restano bloccati in un loop temporale che gli fa rivivere sempre la stessa giornata ma ogni volta con risvolti e sviluppi diversi. Quella che dovrebbe essere una giornata di festa si trasforma per i protagonisti in un incubo perenne ripetuto all’infinito che prende una piega diversa quando i due si conoscono durante il matrimonio. Condividere la stessa condizione porta la sorella della sposa e il fidanzato della migliore amica della stessa non solo a trascorrere insieme allegramente le giornate ma anche ad avvicinarsi sempre di più. Ben presto però entrambi si rendono conto che quello che stanno vivendo è falsato ed è urgente tornare al normale scorrere della realtà.
Pur conservando l’essenza della commedia romantica la pellicola di Barbakow riesce a scavare nelle frustrazioni dei personaggi descrivendole spesso con sarcasmo e ironia. I due protagonisti infatti non sono solo bloccati in una dimensione parallela ma vengono descritti come due persone irrisolte e irrequiete che paradossalmente incontrandosi riscoprono una sorta di stabilità emotiva.
Un ottimo cast composto da Andy Samberg, conosciuto soprattutto grazie alla serie Brooklyn Nine-Nine, Cristin Milioti, famosa per aver recitato nella sitcom How I Met Your Mother, e J.K. Simmons, premio Oscar come migliore attore non protagonista con Whiplash, e una sceneggiatura surreale che a tratti ricorda la serie targata Netflix Stranger Things, rendono l’opera prima di Barbakow un film che riesce a conquistare dai primi minuti, a strappare più di una risata e dare qualche spunto di riflessione.