Pavarotti recensione del documentario diretto da Ron Howard sul celebre tenore Luciano Pavarotti, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma
Pavarotti narra la vita del simbolo dell’opera per eccellenza nel mondo, presentato per la prima volta alla Festa del cinema di Roma alla presenza dall’acclamatissimo regista ed attore Ron Howard. Pavarotti è un insieme di testimonianze, foto e video che raccontano alla perfezione la vita di colui che tutti hanno sempre chiamato Maestro.
La trama tratta minuziosamente, ma senza risultare prolissa, la vita del tenore fin dai suoi primi passi all’interno della sfera musicale. Attraversando ogni suo periodo, dal più fruttoso al più doloroso e complesso, viene mostrata non solo la sua capacità artistica spiccata fin dai suoi esordi ma anche la sua grande umanità.
Emozionante ed incredibilmente interessante. Sono queste le prime parole che affiorano nella mente al pensiero di Pavarotti. La vita del tenore viene mostrata con solenne delicatezza, senza mai sconfinare ove poco corretto nei suoi confronti o in quelli della sua famiglia. L’insieme di splendide fotografie, di filmati girati amatorialmente dalla sua seconda moglie o presi dalla scena e di divertentissime interviste girate per il mondo ha come risultato un trionfante miscuglio di emozioni e di curiosità. Sia per chi magari ha già qualche dato in più sulla figura di Pavarotti e sul mondo dell’opera, si per chi magari ha molto da scoprire. L’intento principale della pellicola non è mostrare la superiorità del tenore, in quanto uno dei simboli dell’opera più importanti al mondo, ma riuscire ad unire tale bravura, tale genio con la vita di uomo qualsiasi. Un uomo che come tutti, ha vissuto, amato, sofferto, ma con una grande peculiarità: il sorriso.
La conferenza ha poi dato ulteriore delucidazioni sul meraviglioso lavoro svolto da Ron Howard e da tutto il team che ha lavorato al film. Il regista ha affermato di aver trovato molto afffascinante la vita del personaggio di Pavarotti ed è per questo che l’ha scelto come soggetto per il suo film. Per questo ha ritenuto che la sua vita meritasse di essere celebrata in quanto il suo nome è sinonimo di opera e lo sarà sempre. Le persone coinvolte come “testimoni” per la pellicola hanno portato molto della vita reale del Maestro, senza alcuna remora. Il team che si è occupato di raccogliere e costruire tutte le tesimonianze ci ha impiegato più di un anno, come sostenuto da Howard. Inoltre il regista si è sbilanciato emotivamente sostenendo di invidiare molto l’approccio di Pavarotti alla vita.
Un trionfo di commozione e di genialità artistica, una combo vincente che sorprenderà sicuramente tutti.
Valentina