La casa dei fantasmi recensione film di Justin Simien con LaKeith Stanfield, Tiffany Haddish, Owen Wilson, Danny DeVito, Rosario Dawson, Dan Levy e Jamie Lee Curtis
L’intrattenimento per famiglie è da sempre il terreno di caccia della Walt Disney Company. Gli ultimi anni sembrano aver dimostrato che, dopo 100 anni di sostanziale monopolio, il mercato dell’audiovisivo potrebbe davvero essere entrato in un periodo di metamorfosi, in cui i vecchi cavalli di battaglia e, soprattutto, i polverosi sistemi narrativi per comunicare al grande pubblico, potrebbero essere giunti a un capolinea ideologico.
La casa dei fantasmi sembra essere un fulgido esempio di quanto appena detto.
Disney punta ancora una volta a convertire una propria attrazione, presente nei parchi divertimento, in una saga di successo. Oggigiorno, però, ci si chiede se questo approccio possa davvero ripagare in termini di qualità o, più pragmaticamente, di spettatori in sala.
Da quando il cinema ha perso il suo ruolo centrale all’interno degli equilibri dell’industria dell’audiovisivo questo tipo di operazione sembra inevitabilmente meno redditizia, e siamo davvero curiosi di scoprire quale riscontro commerciale la pellicola diretta da Justin Simien riuscirà ad ottenere.
A prescindere da discorsi di distribuzione, produzione e percorso editoriale, ciò che conta davvero è il prodotto che Simien e colleghi hanno portato in sala, la cui disamina deve necessariamente prescindere dai motivi per i quali Disney ha scelto di produrre il film e dagli eventuali insuccessi commerciali.
La trama è piuttosto semplice, tanto nelle premesse quanto negli esiti di una storia a dir poco prevedibile e di un percorso narrativo visto e rivisto: una donna e suo figlio si rivolgono ad esperti spirituali per liberare la loro casa da presenze soprannaturali.
La casa dei fantasmi, come accennato in precedenza, è ispirato alla classica attrazione presente nel parco divertimenti di Disneyland.
Viene offerta allo spettatore una costante successione di magnifiche location, convincenti effetti visivi e scenografie speciali, insieme a straordinarie attrazioni visive.
Tuttavia, proprio come in una classica casa dei fantasmi, al termine del percorso difficilmente si ricorda la storia narrata, che solitamente è stereotipata, banale e prevedibile… proprio come accade in questo caso.
A porre rimedio, spicca un cast di grande risonanza – tra cui Rosario Dawson, Owen Wilson e Danny DeVito – il cui contributo, tuttavia, serve unicamente a elevare ulteriormente l’eccezionale livello dell’aspetto formale.
Sul piano dei contenuti, della caratterizzazione dei personaggi e dello sviluppo narrativo, il film sembra stagnare in un’apparente mancanza di profondità, rischiando di passare inosservato e presto dimenticato una volta terminata la proiezione.
La casa dei fantasmi risulta quindi essere un film bello esteticamente ma carente di novità e coraggio nella proposta artistica.