In occasione della Festa della Liberazione, vediamo quali sono i migliori film che celebrano la vittoriosa resistenza militare e politica dei partigiani.
Oggi è 25 aprile, la Festa della Liberazione, giornata in cui si celebra la vittoriosa lotta di resistenza militare e politica delle forze partigiane durante la seconda guerra mondiale, contro l’occupazione nazista.
Ci sono diversi film che trattano questa tematica, vediamo quali.
Roma Città Aperta (1954)
Il film di Roberto Rossellini, con Anna Magnani e Aldo Fabrizi è uno dei migliori film appartenenti al cinema italiano, che trattano questa tematica.
Il film racconta del periodo di 9 mesi, nei quali i nazisti occuparono Roma. Il protagonista è un ingegnere, capo della resistenza, che si rifugia a casa di un parroco per sfuggire alla perquisizione.
La Magnani e Fabrizi sono i protagonisti di questo film, simbolo della corrente neorealista italiana. Il film racconta in maniera molto accurata un periodo nero come l’occupazione nazista di Roma.
Paisà (1946)
Film diretto sempre da Roberto Rossellini: la pellicola rappresenta il secondo capitolo della Trilogia della guerra antifascista ed è uno dei simboli del cinema neorealista italiano. I protagonisti sono prevalentemente attori non professionisti.
Il film rievoca l’avanzata delle truppe alleate dalla Sicilia al Nord Italia e si suddivide in sei episodi: Sicilia, Napoli, Roma, Firenze, Appennino Emiliano e Porto Tolle.
Il film è stato anche candidato agli Oscar, come miglior sceneggiatura originale.
Il partigiano Johnny (2000)
Il film è stato diretto da Guido Chiesa ed è tratto dall’omonimo romanzo di Beppe Fenoglio.
Il protagonista è Johnny, uno studente universitario appassionato di letteratura inglese che, dopo aver disertato la chiamata alle armi, si rifugia in una villa in collina, dove si dedica ai suoi studi. Dopo la morte di un suo amico, decide di unirsi ai partigiani, i “rossi”.
Il film è la trasposizione di uno dei romanzi più famosi sulla storia partigiana italiana.
Un giorno da leoni (1961)
Il film diretto da Nanny Loy racconta i sentimenti della Resistenza Italiana da un punto di vista popolare e più umano.
I protagonisti sono dei giovani che decidono di abbracciare la resistenza al nazismo, una lotta che, oltre ad essere importante per il Paese, è decisiva anche per la loro crescita personale.
Una vita difficile (1961)
Il film è stato diretto dal regista Dino Risi ed ha come protagonista Alberto Sordi.
Siamo in piena Seconda Guerra Mondiale ed il protagonista Silvio (Alberto Sordi) inizialmente si unisce alle forze partigiane, per poi abbandonarle.
Dopo la Liberazione, torna a Roma ed inizia a lavorare come giornalista.
Il film è uno spaccato di storia italiana che segue le vicende della Resistenza e del periodo successivo.