La sesta giornata della Festa del Cinema di Roma è stata intensa tra nuove proiezioni e l’incontro speciale con un’icona maschile del cinema anni 80 e 90: John Travolta.
Incontro memorabile per la sua epicità e leggerezza, ha visto il mitico John Travolta presentarsi con un aspetto decisamente giovanile, completamente rasato e con un semplice ma affascinantissimo giacchetto di pelle nero. Il divo ha concesso una lunga conferenza stampa e più tardi un incontro anche con il pubblico. Tra chiacchiere, risate e grande gentilezza, l’attore ha parlato dei suoi successi, del suo rapporto con la fama e della felicità di aver preso parte ad una pellicola come The Fanatic che verrà proiettata l’ultimo giorno dell’evento. Dopo averlo visto rimanere a lungo per firmare autografi alla folla impazzita rimane poco da dire, Travolta è stata la vera attazione della giornata.
Judy di Rupert Goold è stato indubbiamente oggetto di molta curiosità, attirando molti sguardi su di sé ancora prima di essere visto. Sia perché vede il ritorno della tanto amata Renée Zellweger sullo schermo, sia perché il fulcro della storia è Judy Garland e la sua complessa quanto abbagliante figura di attrice e cantante.
Altra pellicola della selezione L’età giovane di Luc e Jean-Pierre Dardenne, da noi recensito in anteprima al Festival di Cannes; Nick Drake di Giorgio Testi, film tributo alla piccola ma altrettanto grande figura dell’omonimo artista inglese, ha piuttosto diviso la critica tra chi ha apprezzato l’opera e chi l’ha trovata poco chiara. La conferenza ha rivelato un grande trasporto emotivo da parte degli artisti coinvolti nel titolo cinematografico, un po’ a disagio durante la conferenza stampa in un ambiente che poco appartiene loro. A breve una nostra recensione.
Interdependence, diretto da undici registi di diverse nazioni, ha attirato l’attenzione su di sé per le capacità creative utilizzate al fine di parlare di un enorme tema mondiale: il cambiamento climatico.
Tra i titoli di Alice nella Città, Il suono della voce di Emanuela Giordano, One More Jump di Emanuela Gerosa e Apnea di Julien Trousselier.
Valentina