Sandman di Neil Gaiman, una delle migliori saghe a fumetti mai stampata, sta finalmente arrivando su Netflix
Neil Gaiman, autore di American Gods e Good Omens, porta buone e cattive notizie sulla sua pagina Twitter. La buona riguarda i preparativi per Sandman, il fumetto DC che Netflix ha deciso di sviluppare. Le sceneggiature sono pronte, i registi sono stati scelti e i casting sono cominciati. La brutta, però, è che il coronavirus ha sospeso tutto e questo porterà a un inevitabile ritardo.
Lo stop alle produzioni non fa sconti e anche Sandman si è dovuto fermare. Non tutte le notizie sono, però, brutte notizie. Infatti, sul progetto tratto dal fumetto di Neil Gaiman, prima del suo tweet di questi giorni, si avevano ben poche notizie. Da molti anni i fan chiedevano un adattamento del fumetto che ha visto la luce nel lontano 1989, senza che però nessuno raccogliesse la sfida.
Bisognava aspettare il 2019 perché Netflix decidesse di lanciarsi nel progetto, contattando l’autore il quale è stato entusiasta di dare il suo consenso per la realizzazione.
Le origini del mito
Era il 1989 quando Neil Gaiman diede una nuova vita a uno dei protagonisti della Golden Age della DC Comics, ma la storia di come lo scrittore di origine britannica sia arrivato a questo personaggio comincia 5 anni prima.
Per puro caso, infatti, l’autore di American Gods, fino ad allora poco avvezzo al fumetto, scopre Swamp Thing, saga targata DC Comics che, a metà degli anni ’80, aveva fra i suoi autori Alan Moore. Ispirato da quella lettura, Gaiman si scambierà diverse lettere con l’autore di opere come Watchmen, V per Vendetta e The Killing Joke. Sarà proprio questo scambio epistolare a convincere lo scrittore a lanciarsi nel suo primo soggetto.
Violent Case è il primo lavoro fumettistico a firma Neil Gaiman e, grazie al successo riscosso, si può finalmente presentare alla DC Comics. Lì conoscerà Karen Berger, la quale gli affiderà il personaggio di Black Orchid che Gaiman trasformerà in un ibrido uomo-pianta e ricollegherà all’universo di quel fumetto che pochi anni prima lo aveva ispirato: Swamp Thing.
Il risultato finale però non convince a pieno il suo autore che pensa di poter fare molto di più. Sarà nuovamente Karen Berger a comprendere le potenzialità di Gaiman e a metterlo al lavoro su quella che sarà considerata una delle saghe a fumetti migliori mai stampate.
Il primo dei 75 albi di Sandman esce con la data gennaio 1989 sulla copertina e cambierà per sempre il modo di intendere il fumetto.
Sandman sta arrivando
Su quali eventi dell’universo degli Eterni la serie firmata Netflix ha deciso di soffermarsi non ci è ancora dato saperlo. La serie, del resto, è soltanto all’inizio della fase di pre-produzione e ancora nulla è stato ufficializzato. Quel che sappiamo è che, prima della pandemia, la sua uscita era prevista per l’estate 2021 e che adesso probabilmente non arriverà prima dell’inverno 2021.
L’antefatto della storia a fumetti parla di Dream, moderno Morfeo, che per errore viene imprigionato da un negromante a capo di una setta. Lo scopo di questa setta era, originariamente, intrappolare Death, sorella di Dream, per ottenere l’immortalità. L’incidente di percorso però non farà desistere i negromanti che, derubato l’Eterno degli oggetti del suo potere, sperano possa donar loro l’immortalità.
Resterà imprigionato per settant’anni, fino a quando, accidentalmente, il cerchio magico che lo tiene imprigionato non si romperà. Tornato in libertà troverà il suo mondo in rovina, ma prima di poterlo ricostruire, partirà alla ricerca dei tre oggetti sottratti dai negromanti.
Non sappiamo se in casa Netflix decideranno di partire dall’antefatto o se preferiranno partire da uno dei tanti altri archi narrativi della saga. Di certo, però, le aspettative per questa serie sono altissime e anche noi non vediamo l’ora che l’opera di Neil Gaiman veda la luce sul piccolo schermo.