Scissione recensione serie TV Apple TV+ di Dan Erickson e Ben Stiller con Adam Scott, John Turturro, Patricia Arquette, Christopher Walken, Britt Lower, Zach Cherry, Dichen Lachman e Jen Tullock
Mark Scout (interpretato da Adam Scott) si sveglia ogni mattina, fa colazione, va al lavoro, timbra il badge e terminato il suo turno torna a casa senza sapere cosa abbia fatto durante le ore lavorative. Questo avviene perché Mark, dipendente della compagnia biotech Lumon, si è volontariamente sottoposto al processo di “scissione”, un intervento chirurgico che scinde i ricordi della vita personale da quelli della vita lavorativa. Una volta fuori dall’azienda, anche se Mark incontrasse un suo collega, non lo riconoscerebbe, come allo stesso tempo, se in azienda incontrasse un suo familiare, non saprebbe chi possa essere.
Mark, come i suoi colleghi, si ritrova così a vivere con due personalità, poiché nel suo corpo convivono l’outie e l’innie, la personalità esterna e quella interna all’azienda. Ma se i suoi familiari mettono in discussione l’eticità di questo processo, a Mark la divisione sembra importare poco e anzi, sembra quasi arrecargli benefici, poiché è l’unico modo che l’uomo ha trovato per non pensare costantemente a sua moglie, scomparsa prematuramente. Per Mark le giornate nel dipartimento scorreranno tranquillamente fino a quando un’apparizione non metterà in crisi le sue convinzioni e quelle di tutti i suoi colleghi.
Fai un lavoro che non ricordi e non lavorerai neanche un giorno in tutta la tua vita
Come avvenuto per Squid Game, il percorso che ha portato Scissione sugli schermi è stato lungo e i risultati si vedono. Come ha affermato Ben Stiller, regista di ben sei episodi, il pilot firmato da Dan Erickson era già pronto circa cinque anni prima che lo show andasse in produzione.
In Scissione in effetti nulla è lasciato al caso, poiché è uno di quei prodotti in cui l’alto livello di sceneggiatura, regia, fotografia e interpretazioni convogliano per creare infine un’ottima serie da cui è difficile staccarsi per premere il tasto pausa. Proprio l’aspetto e l’ambientazione fatta di postazioni di lavoro asettiche, corridoi claustrofobici e tecnologia in stile anni ’80 contribuiscono a rendere la serie accattivante, stabilendo un’atmosfera minacciosa e misteriosa, in linea con la trama.
I misteri da risolvere sono in effetti tanti: cosa fa esattamente la Lumon? E qual è la storia dei personaggi al di fuori dell’azienda? Dopo otto episodi non è ancora ben chiaro, come non viene svelata quale sia veramente la mansione lavorativa dei protagonisti, i quali sono anche loro stessi all’oscuro di tutto. Per questo motivo qualcuno ha accusato la serie di un’eccessiva lentezza, critica eccessiva, che non valuta invece come in questo modo la serie prepari invece a grandi colpi di scena, mantenendo sempre alta la soglia d’attenzione.
Scissione inoltre può vantare un cast d’eccezione in cui figurano anche Christopher Walken, capo della divisione Ottica & Design, John Turturro che interpreta Irving, collega di Mark sostenitore della politica aziendale e Patricia Arquette, nei panni di Harmony Cobel, uno dei personaggi più inquietanti della serie. Inespressiva e quasi priva di emozioni, Harmony è il Grande Fratello, anzi la Grande Sorella della Lumon, il cui compito è quello di monitorare le prestazioni e il comportamento di ogni lavoratore. La serie in effetti, che sembra una fusione tra Black Mirror e The Office, seppur rappresentando una distopia, ha forse da una parte l’intento di criticare come nell’era capitalista moderna la vita di ognuno di noi sia completamente assorbita dal lavoro.
Scissione immagina un mondo in cui il lavoro può diventare un vero proprio incubo da cui è impossibile anche risvegliarsi perché è impossibile licenziarsi, un’opera che si prende gioco delle dinamiche aziendali e delle pratiche di lavoro tossiche. Non sorprende quindi che la serie sia già stata rinnovata una seconda stagione, la quale, come ha dichiarato Matt Cherniss, presidente della programmazione di Apple TV, “approfondirà questo mondo assolutamente unico, rivelando più strati di Lumon.“