September 5

September 5 recensione film di Tim Fehlbaum con Peter Sarsgaard

Il film sul massacro di Monaco del 5 settembre 1972 e sulla storica diretta della ABC che cambiò per sempre il modo di raccontare gli eventi in tempo reale.

September 5 recensione film di Tim Fehlbaum con Peter Sarsgaard, John Magaro, Ben Chaplin e Leonie Benesch [Anteprima]

September 5 di Tim Fehlbaum (Credits: Paramount Pictures)
September 5 di Tim Fehlbaum (Credits: Paramount Pictures)

5 settembre 1972, tutto il mondo è incollato allo schermo del televisore sul canale della ABC per sapere quale sarà la prossima mossa, come si concluderà quella tragica giornata che ha segnato la storia durante le Olimpiadi di Monaco.

A differenza di Steven Spielberg, che in Munich racconta le conseguenze del tragico fatto che, nel corso delle Olimpiadi estive del 1972, videro l’organizzazione terroristica palestinese “Settembre Nero” prendere in ostaggio un gruppo di atleti israeliani, Tim Fehlbaum decide di far vivere allo spettatore il dietro le quinte della cronaca dell’intera giornata che l’emittente ABC Sports documentò in diretta mondiale attraverso uno sguardo inedito che ci catapulta direttamente nell’evento. 

In September 5 si ha la sensazione di essere uno dei membri della troupe che con convulsione e intensità ha seguito in diretta tutto lo svolgersi degli eventi mettendosi in discussione sia da un punto di vista professionale che umano. In molte occasioni i cronisti si trovano di fronte a dei dilemmi etici che li spingono a riconsiderare le loro scelte: cosa mandare in onda e cosa lasciare all’immaginazione del pubblico, fin dove si può spingere il limite dell’etica giornalistica.

Paura, tensione, terrore ma anche coraggio e tenacia. La regia di Fehlbaum trasmette tutto ciò attraverso una narrazione dinamica e particolareggiata nonché grazie all’uso della camera a mano che con prontezza, accompagna il fruitore direttamente nella cabina di regia. Tecnici e addetti alla messa in onda definiscono, passo dopo passo, la narrazione della tragedia che si sarebbe da lì a poco consumata dando voce alla disastrosa gestione della situazione da parte delle autorità tedesche mettendo in luce il peso simbolico della presenza israeliana in Germania a meno di trent’anni dalla fine dell’orrore nazista e dell’Olocausto.

September 5 di Tim Fehlbaum (Credits: Paramount Pictures)
September 5 di Tim Fehlbaum (Credits: Paramount Pictures)

Un altro elemento che favorisce l’immersione nella storia è l’uso di alcuni filmati e reportage dell’epoca che furono girati nello studio dell’emittente american. Parte dei servizi che vediamo in onda sono infatti delle testimonianze originali utilizzate con lo scopo di creare nello spettatore una riconoscibilità rispetto agli eventi realmente accaduti, riportandoli alla memoria di quanti li avevano vissuti il 5 settembre 1972.

Assistiamo con curiosità all’escalation che portò, dal primo vociferare di un presunto colpo terroristico, alla sparatoria all’aeroporto militare tedesco dove persero la vita atleti israeliani, membri della polizia tedesca e terroristi palestinesi. Lo sguardo resta sempre lì, lontano fisicamente dalla violenza ma così vicino al terrore.

September 5 non è solo un’opera che racconta il backstage di uno dei giorni più tragici della storia contemporanea degli ultimi anni, ma soprattutto un espediente per porci di fronte alla dualità della vita e di come le nostre scelte possano influenzare il corso degli eventi e, a volte, della storia come successo per la redazione della ABC in quella giornata del 1972, ma non solo. Come non leggere un collegamento tra quanto raccontato dal regista tedesco rispetto ai recenti fatti di cronaca politica attuale in merito al conflitto israelo-palestinese, portandoci ad aprire una riflessione sulla ciclicità della storia. 

“Stiamo seguendo la storia, in qualunque luogo ci condurrà” dice uno dei membri della troupe in uno dei momenti di massima tensione del film, ponendo l’attenzione sulla figura del giornalista e sull’etica messa in gioco quando la sete di verità e il dovere di cronaca sono l’unica cosa che conta.

Raccontare la verità a discapito dell’umanità, mostrare l’orrore oppure lasciare che sia qualcun altro a farlo per noi. 

September 5, presentato nella sezione Orizzonti Extra del Festival del Cinema di Venezia 2024 e candidato come Miglior sceneggiatura originale agli Oscar 2025, oltre ad essere un’opera che ci riporta indietro nella storia, è un mezzo che ci aiuta a considerare il peso della verità in relazione al piano della realtà in un mondo dove ormai autentico e fasullo sono difficoltosi da distinguere e, trovare una visione autentica, dipende solo dall’occhio di chi guarda.

September 5 di Tim Fehlbaum (Credits: Paramount Pictures)
September 5 di Tim Fehlbaum (Credits: Paramount Pictures)
September 5 di Tim Fehlbaum (Credits: Paramount Pictures)
September 5 di Tim Fehlbaum (Credits: Paramount Pictures)

Sintesi

September 5 del regista svizzero Tim Fehlbaum ci catapulta all’interno della redazione della ABC che fece la storia per essere stata la prima emittente televisiva a trasmettere in diretta mondiale l’attentato del 5 settembre 1972. Un regia dinamica e una sceneggiatura da Oscar rendono lo spettatore partecipe della cronaca attraverso una riflessione sul piano della realtà e della finzione. Da non perdere!

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