Star Wars su Disney+: con il suo ottimismo militante e la sua capacità unica di portarci in altri mondi, potrebbe essere la migliore compagnia in quarantena
Dopo il grande successo del lancio a novembre negli USA, da pochi giorni è arrivato anche in Italia ed in altri Paesi Europei Disney+, l’esclusivo servizio di streaming proveniente da casa Disney. Fra film e serie TV originali, concepiti appositamente per questa nuova modalità di fruizione, e vecchi classici della Casa di Topolino, il catalogo si distingue soprattutto per la presenza di due delle saghe cinematografiche più amate e seguite nella storia del cinema: Star Wars e l’Universo Cinematografico Marvel.
In questo momento a gioire sono in particolare i fan di Guerre Stellari, dal momento che è finalmente disponibile anche da noi la prima stagione di The Mandalorian, la prima serie TV live action ambientata nell’universo creato da George Lucas nel 1977; gli appassionati dei cinecomic Marvel dovranno invece aspettare qualche mese per vedere The Falcon and The Winter Soldier, la cui storyline si incrocerà con quelle dei prossimi film rendendo la saga degli Avengers un’operazione crossmediale dalle dimensioni sempre più imponenti.
La quarantena causata dal Coronavirus potrebbe però rivelarsi come il momento migliore per esplorare o riscoprire queste due saghe cinematografiche, e in particolare quella di Star Wars, recentemente giunta a (temporanea?) conclusione con l’Episodio IX uscito nelle sale lo scorso dicembre. Davanti ai film della serie un neofita però può sentirsi confuso: con quale conviene iniziare? La realizzazione degli undici film che attualmente compongono il “canone” di Star Wars – ai quali si dovrebbero aggiungere per completezza anche serie animate come The Clone Wars e Rebels e appunto la new entry The Mandalorian – non è stata infatti delle più lineari.
Nel 1977 con il primo Star Wars (poi ribattezzato Una nuova speranza) George Lucas aveva sorpreso i botteghini di tutto il mondo allestendo un romanzo di formazione che mescolava la space opera degli anni cinquanta all’immaginario occidentale dei cavalieri e a quello orientale dei samurai; a seguito dell’immenso successo del film, ancora oggi fra i maggiori incassi della storia del cinema, Lucas scrisse e produsse i due successivi capitoli della cosiddetta “Trilogia Originale”: L’Impero colpisce ancora del 1980 e Il ritorno dello Jedi del 1983. Fulcro delle tre pellicole era l’incontro/scontro fra il giovane Luke Skywalker e Darth Vader, un tempo il più potente membro dell’Ordine dei Cavalieri Jedi, adesso asservito al male e al Lato Oscuro della Forza, ossia, nella mitologia di Star Wars, l’energia che unisce tutti gli esseri viventi della galassia.
Fra il finire degli anni novanta e i primi anni duemila, George Lucas tornò alla sua creatura, dapprima realizzando versioni rivedute e corrette dei tre film (le ‘Special Edition’), poi scrivendo e dirigendo i tre episodi della “Trilogia Prequel”, che esploravano la backstory di Darth Vader e di altri personaggi della saga originale, raccontando con La minaccia fantasma del 1999, L’attacco dei cloni del 2002 e La vendetta dei Sith del 2005 i tempi in cui il villain era considerato il prescelto per riportare l’equilibrio tra il Lato Chiaro e il Lato Oscuro della Forza.
Dopo aver tenuto per diversi anni a freno le speranze dei fan di poter gustare un settimo episodio, a fine 2012 Lucas vendette la Lucasfilm, la casa di produzione che deteneva i diritti delle sue opere, a Disney, che di lì a poco annunciò la realizzazione di nuovi episodi della saga degli Skywalker: i tre film della “Trilogia Sequel”, composta dagli episodi usciti nel 2015 (Il risveglio della Forza), nel 2017 (Gli ultimi Jedi) e nel 2019 (L’ascesa di Skywalker), mostrano di nuovo in scena i protagonisti dei primi film mentre si relazionano con una nuova generazione di eroi (e di villain).
Ma la fortuna degli appassionati non si limitava alla terza Trilogia: si iniziò infatti a parlare anche di una serie di “Star Wars Stories”, ossia “spin-off”, approfondimenti su singoli personaggi o episodi appena accennati nel corso dei film “principali”, alla quale appartengono Rogue One del 2016 e Solo del 2018, che si collocano nell’intervallo di una ventina d’anni fra gli eventi de La vendetta dei Sith e di Una nuova speranza.
Di fronte alle differenze tra la cronologia dell’uscita nelle sale e quella all’interno della storyline complessiva dei film, i fan di Star Wars di vecchia data tendono a consigliare di guardare gli episodi nell’ordine in cui sono stati realizzati: vedere insomma prima i tre film della Trilogia Originale, per poi esplorare il passato di Darth Vader ed infine il futuro di Luke e dei suoi, eventualmente intervallando con questi ultimi episodi gli spin-off.
L’alternativa consiste nel seguire la cronologia della storia, ma questo precluderebbe dal godere appieno dei richiami e dei colpi di scena che, giocoforza, si sono sviluppati secondo l’ordine di realizzazione dei film, a cominciare da quello arcinoto con il quale si chiudeva L’Impero colpisce ancora. In ogni caso, questa è la lista dei film di Star Wars secondo l’ordine delle vicende narrate, seguiti dall’anno di uscita e dal nome del regista.
Star Wars: la saga in ordine cronologico su Disney+
- Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma, 1999, regia di George Lucas
- Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni, 2002, regia di George Lucas
- Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith, 2005, regia di George Lucas
- Solo: A Star Wars Story, 2018, regia di Ron Howard
- Rogue One: A Star Wars Story, 2016, regia di Gareth Edwards
- Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza, 1977, regia di George Lucas
- Star Wars: Episodio V – L’Impero colpisce ancora, 1980, regia di Irvin Kershner
- Star Wars: Episodio VI – Il ritorno dello Jedi, 1983, regia di Richard Marquand
- Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della Forza, 2015, regia di J.J. Abrams
- Star Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi, 2017, regia di Rian Johnson
- Star Wars: Episodio IX – L’ascesa di Skywalker, 2019, regia di J.J. Abrams – prossimamente disponibile in home video e non ancora presente su Disney+.
Dopo aver guardato i film, c’è inoltre la possibilità di approfondire con le serie animate The Clone Wars (ambientata nei tre anni che intercorrono tra L’attacco dei cloni e La vendetta dei Sith), Star Wars Rebels (che ha luogo quattordici anni dopo La vendetta dei Sith) e Star Wars Resistance (che copre un lasso di tempo che va da qualche mese prima de Il risveglio della Forza a L’ascesa di Skywalker). Più, ovviamente, la già menzionata The Mandalorian, le cui vicende seguono quelle de Il ritorno dello Jedi).
Laddove i fan sono abbastanza divisi sulla Trilogia Prequel e ancor di più sulla Trilogia Sequel e sulle Stories, la Trilogia Originale rappresenta ormai un capitolo fondamentale della storia del cinema di fantascienza e del cinema tout court, capace di fecondare una miriade di storie parallele, fan fiction, spin-off, giocattoli, entrando nella cultura popolare come forse nessun’altra opera cinematografica ha mai fatto. Difficilmente ci sarà in futuro un momento migliore di questo per vedere una lunga serie di film, e Star Wars, con il suo ottimismo militante e la sua capacità unica di portarci in altri mondi, potrebbe essere la migliore compagnia in questi giorni di quarantena.
Ludovico