Nel 2019, possiamo probabilmente dividere i fan di Star Wars in due categorie: coloro che sono rimasti delusi da Gli Ultimi Jedi, spiazzati da un film che hanno percepito come troppo divergente dalla mitologia della serie, e coloro che sono rimasti delusi da Solo, infastiditi da un film che, documentando le favoleggiate imprese di Han Solo, ha finito per renderle meno leggendarie.
Disney ha evidentemente deciso di correre ai ripari.
Innanzitutto, ha sospeso la produzione di nuovi film: il prossimo Episodio IX: The Rise of Skywalker, già indicato come l’ultimo film dell’epopea dedicata alla famiglia nella quale più potente scorre la forza (e i midichlorian), sarà anche, per un po’, l’ultimo film di Guerre Stellari tout court. Le varie Star Wars Stories, che sarebbero dovute uscire con cadenza fissa (inclusi i rumoreggiati film su Boba Fett e Obi Wan Kenobi) sarebbero state messe da parte: probabilmente, il materiale originale Star Wars che darà lustro al nuovo servizio di streaming Disney+ sarà sufficiente ad accontentare i fan. Anche la prevista trilogia non-Skywalker attesa dalla firma di Rian Johnson arriverà in un futuro non ancora definito.
Poi, dopo la defezione di Colin Trevorrow, ha affidato la regia di Episodio IX di nuovo a J.J. Abrams, l’artefice del successo nostalgico alla base de Il Risveglio della Forza.
Chi, come noi, ha amato Gli Ultimi Jedi per la sua spinta iconoclasta ed il tentativo di portare una ventata di rivoluzione nella formula consolidata da George Lucas (seguita pedissequamente da Abrams nel suo primo film), ha temuto fin da subito che una sorta di restaurazione avrebbe animato il terzo episodio della terza trilogia.
Il primo teaser di The Rise of Skywalker non dissipa questi timori: la voce narrante di Luke Skywalker, l’abbraccio tra Rey e Leia, emozionante per loro e – per altri motivi – anche per noi, l’apparizione di Lando Calrissian col volto originale di Billy Dee Williams ricordano a tutti noi le atmosfere che ci fanno amare questa saga da ormai quarant’anni. Ma già i fotogrammi dell’elmetto di Kylo Ren in riparazione e l’aggiunta di ancora un altro droide carino sono già indizi di un tentativo di richiamare all’ovile i fan prodighi. E un po’ dubbia è la scelta di non mostrare nel trailer Rose Tico, co-protagonista del precedente film, forse per evitare di aizzare l’Anonima Bulletti che tanto ha abusato online la sua interprete: mostrare Kelly Marie Tran, che è confermata per il nuovo film, sarebbe stato un segnale forte. Infine, nel momento in cui Luke ci informa che ‘nessuno va davvero via per sempre’, già siamo percorsi da un brivido: non perché immaginiamo una versione zombie di Han Solo, ma perché è il segnale che tutto è possibile, soprattutto se il nostro scopo è restare ancorati al passato.
All’apparizione dei resti di una Morte Nera, non ci sarebbe neanche più bisogno di audio: la risata beffarda dell’imperatore Palpatine chiude il promo, drammatica specialmente per noi, che temiamo il ritorno alla consueta ricetta a base di tentazioni e redenzioni.
E se il solitamente restio J.J. Abrams concede così tanto nel primo trailer, vuole soltanto dire che dal film dovremmo aspettarci ben altre sorprese: pensate forse che si possa avere una trilogia di Star Wars senza Obi-Wan Kenobi, senza Darth Vader?
Ma speriamo, dopotutto, che questo teaser sia solo un specchietto per le allodole, e che The Rise of Skywalker ci sorprenderà per inventiva ed originalità, e che il titolo stesso del film, lungi dal voler rimettere in discussione le origini di Rey, abbia un significato non scontato: che J.J. Abrams voglia guardare avanti, e che, dopo La vendetta dei Sith e Il ritorno dello Jedi, la terza trilogia si chiuda con una (nuova) nuova speranza, un nuovo ordine che sorpassi la vecchia dicotomia lato chiaro/lato oscuro, non legato a vincoli di sangue ma battezzato in onore della famiglia che portò equilibrio nella forza: la nascita dei Cavalieri Skywalker.