Super Mario Bros. – Il film recensione film di Aaron Horvath e Michael Jelenic con Chris Pratt, Anya Taylor-Joy, Charlie Day, Jack Black, Keegan-Michael Key e Seth Rogen
L’idraulico più famoso del mondo torna al cinema: la recensione in anteprima di Super Mario Bros. – Il film
Era il lontano 1981 quando Super Mario appariva per la prima volta. Il videogioco in questione era Donkey Kong e inizialmente il nostro eroe si chiamava Jumpman (“il saltatore”). Ci volle qualche anno per ottenere il nome di Super Mario: l’idraulico italiano, che scacciava gusci di tartaruga e che divenne ben presto un’icona. È stato protagonista di un film live action nel 1993 e di decine di giochi Nintendo, evolvendosi anno dopo anno, su diverse generazioni di console di gioco.
In un’era nella quale i videogiochi sono sempre più protagonisti di altri media (basti vedere il grande successo di The Last of Us), non poteva mancare una pellicola dedicata ad uno degli eroi che abbiamo più amato durante la nostra infanzia e adolescenza.
Super Mario Bros. – Il film, annunciato dalla Nintendo nel 2018, arriva nelle sale
Mario e Luigi sono due fratelli di Brooklyn, che sbarcano il lunario grazie al loro lavoro da idraulici. Dopo diversi guai, sembra giunta finalmente la loro occasione: Brooklyn è allagata a causa di una perdita d’acqua e i due fratelli decidono di salvare la situazione. I due, però, finiscono risucchiati nell’iconico tubo verde che li trasporta in un’altra dimensione.
Durante la caduta vengono separati: Luigi finisce nella Terra Oscura, un posto tetro e buio dominato dai Koopa, viene catturato e portato al cospetto del loro re Bowser. Mario, invece, giunge nel vivace e colorato Regno dei Funghi abitato dai Toad, un popolo di esseri a forma di fungo che vivono serenamente sotto il regno di Peach.
Il malvagio Bowser vuole conquistare il cuore della Principessa Peach, a costo di distruggere tutti gli altri mondi. Sarà compito della Principessa Peach, dei Toad e di Mario cercare di salvare Luigi e sconfiggere Bowser.
Il lungometraggio diretto da Aaron Horvath e Michael Jelenic si avvale dell’interpretazione di diverse voci famose. Troviamo infatti Chris Pratt (Mario), Anya Taylor-Joy (Principessa Peach), Charlie Day (Luigi), Jack Black (Bowser), Keegan-Michael Key (Toad) e Seth Rogen (Donkey Kong).
Super Mario Bros. – Il film si presenta come un vero e proprio “parco giochi” con numerosi easter egg che ritraggono i personaggi (anche secondari) del mondo di Super Mario, ma che rimandano anche a molteplici citazioni delle tante uscite videoludiche (basti pensare alla temibile pista arcobaleno di Mario Kart).
Gli appassionati rimarranno incantati e sorpresi nel ritrovare tutti quei piccoli particolari che tanto amano: sia nelle immagini che nella colonna sonora, ricchissima di riferimenti alla saga videoludica.
La trama è molto lineare e con poche pretese di complessità: Mario deve ritrovare suo fratello e, nel frattempo, cerca di salvare un mondo che ha scoperto da poco.
Nonostante sporadici e piccoli accenni a tematiche universali, come l’importanza della famiglia e dell’amicizia, si tratta di un’avventura abbastanza bidimensionale ma che funziona nella sua semplicità. Questa trasposizione è un’avventura a tutto tondo, che piacerà ai più piccoli ed entusiasmerà gli adulti che sono cresciuti con i famosi videogiochi.
Siamo ormai abituati ad un tipo di animazione che ha quasi dimenticato il concetto di puro intrattenimento dando più spazio al messaggio universale; basti pensare a Pinocchio di Guillermo del Toro Pinocchio o anche agli ultimi lavori di Disney e Pixar.
Nella produzione di Super Mario Bros. – Il film è fortemente riconoscibile la mano della Illumination Entertainment, casa di produzione di successi come Cattivissmo Me, Pets, Sing e Minions. Il comune denominatore è la voglia di divertire lo spettatore senza che ci sia necessariamente una morale o un messaggio importante da veicolare.
E’ proprio questo il punto di forza: il protagonista è l’eroe di diverse generazioni, che ha travalicato anni ed ere nel mondo dei videogame. E lo ha fatto in modo semplice e genuino con livelli a piattaforma, salti millimetrici da fare e tartarughe da sconfiggere.
Ricorda Detective Pikachu, il film che ci ha riportato nel mondo fantastico dei Pokémon, semplificando però ulteriormente la trama, alleggerendo i toni ed eliminando qualsiasi sovrastruttura. Ci troviamo di fronte alla pellicola che ci aspettavamo fin da quando è stata annunciata, il sogno per milioni di ammiratori – ormai adulti – che sono cresciuti con l’idraulico “saltellante”. In casi come questo, basta e avanza.
