Supernova recensione film di Harry Macqueen con Colin Firth, Stanley Tucci, Lori Campbell, James Dreyfus e Ian Drysdale presentato in anteprima allo Zurich Film Festival 2020
Colin Firth e Stanley Tucci interpretano una coppia di lunga data che affronta una tragedia nel commovente road movie Supernova, diretto da Harry Maqueen (Hinterland). Presentato in anteprima allo Zurich Film Festival 2020 e atteso alla 15° edizione della Festa del Cinema di Roma, questo dramma esistenziale racconta una storia d’amore tra due uomini uniti da una chimica naturale e forte.
Tusker è uno scrittore e Sam un musicista. Stanno insieme da decenni, ma le carriere di entrambi sono in sospeso a causa delle condizioni di salute di Tusker a cui è stata diagnosticata una demenza precoce. Così i due decidono di intraprendere un viaggio nel Nord dell’Inghilterra per ritrovare familiari e amici e passare del tempo insieme.
La sceneggiatura poetica di Supernova si sposa con paesaggi meravigliosi e due ottime interpretazioni principali. Un buon road movie mantiene sempre il ritmo dinamico e Maqueen riesce in questa impresa con umiltà e naturalezza. Tucci e Firth come una coppia di 60 anni che litiga e si muove nella pittoresca regione del Lake District in Inghilterra a bordo di un camper, è il cuore pulsante del film che emoziona e affronta temi desolanti e tristi come la demenza e la malattia in una età relativamente giovane.
Tusker (Tucci) soffre di una demenza a esordio precoce per cui le sue facoltà mentali si ritirano gradualmente e il suo compagno di una vita Sam (Firth) deve convivere con questa dura realtà. Il viaggio rappresenta un addio inespresso che li porta sui luoghi romantici che hanno segnato la loro storia, mentre incontrano vecchi amici e familiari.
In alcuni momenti del film si avverte l’ispirazione teatrale, ma è una storia commovente, avventurosa ed emotivamente coinvolgente. Tuttavia Maqueen non si lascia andare completamente, mantenendo quel freno tipicamente british in cui il dramma sembra smorzato e soffocato, o meglio moderato. Come se le emozioni possano essere educate e addomesticate. Facile il riferimento a I segreti di Brokeback Mountain anche se tono e storia sono molto diverse. Ma un film su una coppia gay che non fa della sessualità un tema chiave o un problema da risolvere è comunque originale nel panorama cinematografico attuale.
Come afferma il regista “i film devono essere onesti sulla tragedia” e Supernova risulta un ritratto sincero e toccante di due persone che accettano stoicamente la mortalità.