Del sequel di Tango & Cash si è in realtà iniziato a parlare parecchi anni fa, durante le resurrezione artistica di Kurt Russell grazie al disaster movie Poseidon di Wolfgang Petersen e a Stuntman Mike, l’indelebile villain disegnato da Quentin Tarantino nel B-movie d’exploitation Grindhouse – A prova di morte. Come sicuramente saprete Tarantino e Russell sono nuovamente insieme al cinema con C’era una volta a… Hollywood, mentre Stallone è ritornato John Rambo in Rambo: Last Blood.
Tango & Cash rimane tuttavia il sequel che non ci aspettavamo proprio perché il 68enne Russell già in passato era stato “bocciato” dalla Hollywood che conta, contraria al suo ritorno nelle vesti della leggenda Snake Plissken (Jena in Italia) nel seguito di Fuga da Los Angeles e 1997: fuga da New York.
Attore feticcio del maestro John Carpenter, nel 1989 Kurt Russell era ormai un mito assoluto grazie a La Cosa, Grosso guaio a Chinatown, Tequila Connection con Mel Gibson e Michelle Pfeiffer e Una coppia alla deriva, insieme alla donna della sua vita e madre di suo figlio Goldie Hawn.
Come nelle più grandi sfide al titolo che si rispettino, Kurt Russell era pronto a salire sul ring contro il campione, per un trono in realtà conteso alla fine degli anni ’80 tra Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger, lo Stallone italiano vs. The Oak, amici sempre ma coprotagonisti mai (anche per motivi di cachet), entrambi all’apice della carriera prima che gli anni ’90 vedessero deragliare Stallone con tre clamorosi insuccessi di fila che ne mineranno la reputazione e la redditività, ossia Rocky V, Oscar – Un fidanzato per due figlie e Fermati, o mamma spara – alla disperata ricerca della vena comica di Schwarzenegger, laddove Sly avrebbe poi capito successivamente che poteva battere Arnold nel drammatico (Cop Land, 1997) ma non certamente nel comico – e ascendere il mito di Bruce Willis, reso celebre nel 1988 dal personaggio John McClane in Die Hard (Trappola di cristallo).
Quanto a Schwarzenegger, gli anni ’90 lo ergeranno a leggenda ineguagliabile del cinema d’azione moderno grazie a Atto di forza (Total Recall), Terminator 2 – Il giorno del giudizio e True Lies, con buona pace di Sly che aveva però primeggiato negli anni ’70 con Rocky e Rocky II, mentre Schwarzy era impegnato a conquistare sei dei suoi sette Mr. Olympia.
Tornando a Tango & Cash, rivedere insieme sul grande schermo i due migliori detective di Los Angeles Ray Tango (Sylvester Stallone) e Gabe Cash (Kurt Russell), serio, rigido e inappuntabile il primo, guascone, impulsivo e sbracato il secondo, sarebbe il sequel che non ci aspettavamo ma che certamente ci meritiamo, memori della meravigliosa scena dell’evasione dal carcere federale di massima sicurezza in cui il villain (Jack Palance) li aveva fatti rinchiudere per sbarazzarsi dei simboli incorruttibili della legge a Los Angeles.
Siamo sicuri che Stallone riuscirà a convincere Kurt Russell che questo sequel s’ha da fare.